Novembre, 1928. Un articolo di Radio News, Radio’s Greatest Magazine, riportava i progressi fatti rispetto al Giugno precedente circa l’invenzione del britannico John Logie Baird, la “Stereoscopic Television”, la quale “Produces Moving Images Which Are Given the Appearance of Solidity”.
Qualche mese prima, infatti, lo scienziato illustrava la trasmissione di immagini di persone illuminate dalla luce naturale, portando fuori dal suo laboratorio londinese sulla Long Acre, il televisore, che utilizzava in principio la luce al neon.
Baird fu di fatto il pioniere della TV, l’invenzione più popolare del secolo scorso e ancora uno dei più popolari strumenti mass mediatici. La tecnologia da lui messa a punto sfruttava, a sua volta, quelle della radio, del telegrafo e del cinema, sintetizzando in un unico apparecchio la possibilità di trasmettere a distanza delle immagini trasformate in impulsi elettromagnetici, verso un apparecchio ricevente.
Il soggetto illuminato, infatti, veniva ripreso dal disco di Nipkow: esso consentiva di trasformare in valori elettrici la luminosità dei singoli punti dell’immagine, trasmettendoli, sottoforma di righe, ad un ricevitore. Questo ‘visore’ era sincronizzato col primo ‘scanner’ ed era a sua volta costituito da un altro disco di Nipkow.
La dualità dei meccanismi non faceva altro che riprodurre il funzionamento della vista umana. E’ il nostro cervello, infatti, a sintetizzare col valore della profondità le immagini colte dagli occhi, la cui visuale somma quella di due punti diversi e leggermente scostati. Il mondo avrebbe ben presto visto il televisore stereoscopico dentro le case di molti: il prodotto venne infatti commercializzato tra il 1928 e il 1934 nel Regno Unito, gli Stati Uniti e la Russia.
John Logie Baird
immagini: (cover 1) John Logie Baird (2-4)Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Contenuti sviluppati con il contributo di Regione Lombardia e inseriti nel catalogo regionale Lombardia Beni Culturali. (3) Radio News staff