Classicone dalle sfaccettature più contemporanee che mai oggi, nello spazio analogicodigitale, Inside the White Cube ha segnato una svolta decisiva nella percezione dell’opera d’arte, e ci spiega, senza tanti fronzoli e in termini abbastanza critici, attraverso un’analisi, si potrebbe dire, scientifica, perché un estintore, nel white cube, si trasforma immediatamente in un enigma estetico.
Brian O’Doherty, medico, artista e critico (che, per gli interessati, ha un’affascinante casa-museo a Todi, vera e propria opera d’arte immersiva tra pittura e architettura) è di origini irlandesi e per decenni ha utilizzato lo pseudonimo Patrick Ireland, in segno di vicinanza alle questioni indipendentiste dell’Irlanda del Nord e in segno di protesta al Bloody Sundey del 1972. Questo per abbozzare l’attitudine dello scrittore, mantenuta inalterata anche quando ci parla della triangolazione spazio-opera-spettatore.
Nel saggio pubblicato da Johan & Levi troviamo i 4 saggi che O’Doherty ha scritto, tra il 1976 e il 1981, su Artforum, più un quinto rimasto inedito fino al 2007. Ognuno di essi ci apre la mente, attraverso una scrittura non convenzionale, a tratti quasi narrativa, che scopre il non-detto di un sistema artistico, con le sue ferree regole del passato, sull’orlo di crollare.
Si svela a noi una sorta di mitologia dell’esposizione: i pericoli dello «spazio esterno» al «cubo bianco», l’avvento del curatore, la parete come spazio delle ideologie, lo scontro intimo tra il nostro occhio e il nostro corpo, lo snobbismo delle gallerie postmoderne (identico a quello che c’è oggi tra l’altro), lo spazio del white cube, un po’ sala operatoria, un po’ chiesa medievale, un po’ stanza di design. E poi numerose storie sugli artisti d’avanguardia e contemporanei a questi saggi, alcune molto particolari.
Un testo invecchiato benissimo, tuttora una «bibbia sensoriale» dell’esposizione, seppur spesso sottovalutato in favore di altri libri più banali. Letto con gli occhi di oggi ci accorgiamo, poi, facilmente, di come le caratteristiche del white cube siano aderenti a quelle dello spazio digitale, una questione enorme e sfaccettata, ma questa è un’altra storia.
Brian O’Doherty, Inside the White Cube. L’ideologia dello spazio espositivo, Johan & Levi, 2012
( tit. orig. Inside the White Cube. The Ideology of the Gallery Space, 1999, Univ of California Press, Berkeley, Los Angeles London)