Il titolo potrebbe far pensare a questo libro come ad uno di quelli complottisti, che vanno tanto di moda ultimamente, con le loro buffe teorie sul “Nuovo Ordine Mondiale”. In realtà il titolo è perfettamente centrato sul tema del libro ed è un sinonimo di Nuovo Medioevo, l’età oscura per eccellenza, ma non diciamolo agli storici che tanto si impegnano ad eliminare questa cognizione semplicistica ad un periodo storico ricco di luce.
Il nostro presente come Nuova Era Oscura è una visione più drammatica di quello che ci ha presentato Salvia come Interregno. Questo libro ci mostra i fenomeni morbosi più svariati, sistematizzati tra le piaghe inconsistenti delle tecnologie digitali, e quel che è peggio è che Bridle, esperto di tecnologie, scrittore, giornalista e artista visivo, ci fa capire che il peggio deve ancora arrivare.
Il nostro Medioevo digitale, possiamo essere tutti d’accordo, è caratterizzato da disuguaglianze sempre più esasperate, una comprensione delle dinamiche della realtà sempre meno chiara, sorveglianza di massa onnipresente, Stati nazionali in avaria, fake news virali, flash crash finanziari, fallimenti scientifici, video disturbanti per bambini su YouTube, algoritmi che creano magliette in vendita su Amazon con la scritta “rape me”, e quante cose ancora si potrebbero dire.
Deprimente, non è vero? Ma cosa dovremmo pensare, a sapere che proprio Amazon acquistò un’azienda solo per poter utilizzare i suoi robot, con cui ha sostituito parte del suo personale e ha stravolto l’organizzazione dei suoi magazzini attraverso il cosiddetto immagazzinamento caotico, laddove il “caos” è da intendersi esclusivamente per gli umani, totalmente incapaci di orientarsi al suo interno?
Questo è, naturalmente, solo un granello di sabbia nell’universo presentato da Bridle, un universo basato in maniera ossessiva sui dati di fatto, mostrato e dimostrato amaro come appare, senza alcun tentativo zuccherino positivista.
Come scrive Bridle: «A dispetto di una visione sempre più universale, la nostra agentività è sempre più ridotta. Sappiamo sempre più del mondo, ma siamo sempre meno in grado di agire su di esso». Nel finale sembra apparire una sfumatura di ottimismo, «non siamo limitati dall’oscurità» si legge. Dato di fatto, come tutto il suo libro, o speranza inconsistente sfuggita nel finale? Buona lettura.
James Bridle, Nuova Era Oscura, Nero (traduzione F. Viola), 2019 (prima pubblicazione: New Dark Age, Verso, 2018)