Questioni legate alla conservazione e all’installazione di opere contemporanee, tecnologiche e non, sono sempre più – inevitabilmente – al centro dell’attenzione. Sempre più importante è il dialogo con gli artisti che rivelano segreti installativi ma anche volontà rispetto al destino dei loro lavori che diventano informazioni indispensabili ai fini della conservazione. L’Università di Salerno, in questi giorni, è teatro di incontri con artisti contemporanei individuati dalla Prof.ssa Stefania Zuliani tra coloro che nell’esprimere la loro creatività privilegiano formule installative. “Senza cornice”, questo il titolo del ciclo di incontri, ora giunto alla terza edizione, è attento a tutto ciò che ruota attorno a lavori che lasciano le pareti per vivere nello spazio, per esistere in una dimensione dove la componente mentale diventa più forte di quella materica.
Mariangela Levita (1972) racconta oggi della sua ricerca progettuale, attenta alla relazione dello spazio con le dinamiche percettive. In un incontro successivo, Diego Cibelli (1987) analizzerà le sue installazioni/azioni nel loro materializzarsi da processi di collaborazione di condivisione in una modalità tutta performativa. Perino&Vele (Emiliano Perino, 1973 e Luca Vele, 1975) racconteranno le loro sculture, approfondendone il rapporto con la tecnica, spesso eletta nell’utilizzo della cartapesta, e il loro relazionarsi con lo spazio espositivo. L’intreccio tra teoria e pratica, l’attenzione alle ragioni plurali del processo di creazione, l’analisi di aspetti più tecnici, rivelano segnali sintomatici di espressioni artistiche sempre più legate ad un esistenza temporale, nell’obsolescenza della materia e nella resistenza dell’idea al tempo.
Il proposito di Arshake di occuparsi della tecnologia nel più ampio contesto del contemporaneo, trova quindi anche qui – in argomenti apparentemente lontani – strumenti di indagine indispensabili a comprendere tutto ciò che si origina nel macro-ambiente tecno-ecologico e che evolve attraverso i suoi molteplici influssi. Tutti questi saranno tasselli indispensabili per ricostruire un mosaico di informazioni in continua espansione.
“Senza cornice” è la continuazione di un progetto iniziato nel 2011 con il coinvolgimento di artisti italiani come Bianco-Valente, Domenico Antonio Mancini, Rosy Rox e Ciro Vitale di cui proporremo più avanti una documentazione approfondita di questi incontri per portare le loro voci ed esperienze lungo le strade del network, dove proseguire il racconto.
18 ottobre 2013, Mariangela Levita (ore 15.00, aula 10) / 28 ottobre 2013, Diego Cibelli (ore 12.30, Aula 8) 15 novembre 2013, Perino&Vele (pre 15.00, Aula 10)
Università di Salerno, Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale
Immagini
1 (cover) e interno. Mariangela Levita, Powerful Definition, installation view, mostra “Radici”, a cura di Eugenio Viola, Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, Castelbasso, Teramo, Italy 2012
2. “Senza cornice”, poster