Da qualche anno la Cy Twombly Foundation, nelle sedi di Roma e Gaeta e per volontà di Nicola del Roscio è impegnata nella raccolta, documentazione e conservazione presso i propri archivi delle composizioni musicali firmate da musicisti internazionali che si sono lasciati ispirare o hanno tentato di costruire un dialogo intimo con le opere di Cy Twombly. Da questo progetto nasce «Un/veiled – Cy Twombly, Music, Inspirations», a cura di Nicola Del Roscio ed Eleonora Di Erasmo programma multidisciplinare di sei serate di concerti live, video proiezioni, musica diffusa, e una serie di lavori del Maestro. «Un/veiled», è titolo ma anche condizione emotiva, quella che precede e segue il momento dello svelamento di qualcosa, e scandisce il progetto.
Il Maestro è celebrato nella sua vitalità e curiosità versatile, colte nella linea della musica, quella che lo ha ispirato, quella che ha ispirato. La linea musicale attraversa e connette disegni, pitture, sculture, tutta la vastissima cultura che ha nutrito la scrittura creativa di Twombly.
La vitalità che appartiene a questo particolare modo di raccogliere il mondo dentro i segni e che si sprigiona nel momento della creazione è portata letteralmente in vita in un progetto di contaminazioni incredibilmente vario ed attuale, qualcosa che va oltre la semplice celebrazione, memoria, mostra o performance e lo fa attraverso pochi e selezionati artisti e opere: due concerti registrati di Sudan Archives e di Devendra Banhart, le performance live di Eraldo Bernocchi con Nils Petter Molvær e le videoinstallazioni condotte in tempo reale di Petulia Mattioli, Isabella Summers e quattro opere su carta accompagnate dalla musica di Harold Budd.
Entrando nello spazio open-space, una sala discretamente appartata proietta le due performance musicali della violinista e cantante Sudan Archives e del poeta e artista Devendra Banhart. L’accostamento dei due artisti porta assieme due generi molto diversi tra loro, entrambi a loro volta ricchi di contaminazioni: ritmi dell’Africa occidentale e della musica elettronica, quelli di Sudan Archives (terza parte della serie LA Intersections: Music, Language, Movement), e sonorità folk di Devendra Banhart. Registrate nel 2020 nelle sale del Broad Museum di Los Angeles che ospitano i lavori del Maestro, e trasmesse online con il desiderio di riconnettere musica e cultura con il mondo durante il primo anno di pandemia, arrivano nello spazio fisico della Fondazione Del Roscio e si aprono a nuove e diverse contaminazioni, quelle che provengono dalle performance life ospitate al centro della sala dove si sono esibiti Eraldo Bernocchi e Nils Petter Molvaer, Isabella Summers e dove Nicolas Vérin condurrà due pezzi musicali di Pierre Henry, pioniere di sperimentazioni di tecniche e processi elettronici, che chiuderà la serie di concerti il 10 e 11 giugno.
Nelle serate del 20 e del 21 maggio Eraldo Bernocchi, autore della colonna sonora del film dedicato a Twombly, ha duettato con il trombettista e compositore jazzista norvegese Nils Petter Molvaer. Assieme hanno proposto un riadattamento live della colonna sonora del film documentario Cy Dear (2018), assieme ad una serie di brani inediti. La musica ha trovato ulteriore contaminazione con le video-installazioni condotte in tempo reale dell’artista Petulia Mattioli (Elogio dei chiaroscuri e del tempo sospeso. Un fluire percettivo per incontrare se stessi tra l’ombra, la luce, il buio).
Il 27 e 28 maggio 2022 è arrivata la volta di Isabella Summers, musicista, cantautrice e produttrice discografica inglese, conosciuta come The Machine della rock band Florence and The Machine, che si è esibita per la prima italiana di To Neptune, Ruler of the Seas Profound (2019), performance breve e intensa ispirata a Twombly, alla sua vita e ad alcuni dei molti autori che hanno a loro volta ispirato il Maestro. I segni dell’artista sono tradotti in musica, intessuti con citazioni tratte da poesie e testi letterari, come Omero, Stéphane Mallarmé, William Butler Yeats, muse e materia del suo lavoro.
Tra una performance e l’altra, il prima e il dopo spettacolo, quando lo spazio è vuoto, una luce e una musica soffuse attirano nell’ambiente in fondo all’open space. Qui, quattro opere su carta selezionate sono immerse nelle note Harold Budd, compositore statunitense recentemente scomparso, progenitore della musica d’ambiente che ha riconosciuto in Twombly una importante fonte di ispirazione.
Nelle opere Untitled (1970) e Untitled (1971) si ritrovano il ritmo e la modulazione di uno spartito di musica elettronica; nei due collage Study for Treatise on the Veil (1970), studi nati sulla scia dei dipinti Treatise on the Veil (1968) e Treatise on the Veil [Second Version] (1970 c’è tutta la musica di Pierre Henry. I dipinti di Twombly sono infatti ispirati al suo Le Voile d’Orphée (1953). Le linee interrotte e le iscrizioni numeriche ricalcano l’espansione sonora che segue i suoni manipolati da un pezzo di stoffa che viene strappato, narrazione della morte di Orfeo, fatto in pezzi dalle Baccanti.
Sempre più spesso sentiamo parlare di ‘era oscura’ di ‘viscosità’, della opacità che i nostri tempi ci mettono di fronte. Sempre più spesso sentiamo parlare della necessità di dover attraversare questa oscurità per svelare la realtà più prossima. Twombly avvolgeva gli oggetti e astraeva la realtà riavvicinandola quanto più possibile alla sua essenza. «A loro volta», spiega Eleonora Di Erasmo nel catalogo che accompagna il progetto, «gli occhi degli artisti invitati ad Un/veiled e le loro opere musicali, ispirate e dedicate all’opera di Cy Twombly, diventano degli ulteriori filtri, nuovi punti di vista da cui osservare le opere dell’artista ». A rivelarsi è la vitalità creativa che si sprigiona e si rinnova da queste contaminazioni, uno di tanti punti di vista e orizzonti possibili.
Un/veiled. Cy Twombly, Music, Inspirations, a cura di Nicola del Roscio e Eleonora Di Erasmo, Fondazione Nicola del Roscio, Roma, 20.05 – 11.06.2022
10-11 Giugno: Nicolas Vérin esegue i brani di Pierre Henry: Le Voile d’Orphée (1953) and Symphonie pour un homme seul (1950). Potete riservare qui il posto gratuitamente.
immagini: (cover 1-4) The Space Between, ph.Valerio Polici (2) Cy Twombly, Study for Treatise on the Veil, 1970, Private Collection, © Cy Twombly Foundation, foto: Mimmo Capone (3) Un/veiled, Sudan Archives. installation view, Marialaura Di Renzo (5) Isabella Summers, ph: Marialaura Di Renzo (6) «Un/veiled – Cy Twombly, Music, Inspirations», Fondazione del Roscio, Installation view, Cy Twombly, ph: Marialaura Di Renzo (7) «Un/veiled – Cy Twombly, Music, Inspirations», Devendra Banhart installation view, ph. Marialaura Di Renzo