Ero un macello eroso dal vento.
Oggi sono il castello contemporaneo:
baluardo di ricerca artistica e trasformazioni culturali.
(dallo statement della strategia di comunicazione)
[…]
Popolo del paese, popolo del pianeta!
Ecco cosa sarà: uomini e donne, entrate.
Campioni dell’arte, scienziati, spiriti liberi brulicano ora. Assemblee di genti decideranno il da farsi,
notti più di musica e mostre,
sarò accademia di tecniche nuove,
nessun padrone, condivideremo lo spazio e il tempo.
(dalla mission di MAUL!)
La sera del 9 settembre, 2021 la spettacolare struttura del Castello Angioino-Aragonese di Mola di Bari, illuminata da un progetto di laboratorio coordinato dal collettivo NONE, ha aperto le sue porte ad una mostra-evento di arti performative e mediali, tre giorni di presentazione a conclusione di un progetto ben più ampio e avvio di un biennio che vedrà susseguirsi una serie di eventi concepiti e organizzati dall’Associazione Officina dell’Arte.
Realizzare un evento in un Castello, riempirne gli spazi, non disperdersi all’interno ma anche nella forza della sua storia è una sfida per pochi coraggiosi. I ragazzi di Officina dell’Arte hanno sprigionato tutta l’energia accumulata nel corso di questi anni difficili di pandemia, hanno creato alleanze, complicità e collaborazioni con talenti individuali e realtà locali e nazionali. Soprattutto, sono partiti dal territorio e dalla storia. Nel territorio e nella storia hanno trovato le radici di tutto ciò da cui ha preso forma la mostra-evento, dalla strategia di comunicazione, allo sviluppo dei lavori attraverso gli workshop, alle installazioni e alle performance che si sono svolte nelle giornate dell’evento, a tutto ciò che seguirà nella programmazione Biennale del Castello che la Regione Puglia ha per una parte affidato ai giovani talenti di Officina dell’Arte.
Ma facciamo un passo indietro. L’iniziativa nasce da una serie di workshop che si sono svolti nei nove giorni precedenti portando assieme talenti di tutta Italia e gli artisti che dal 2012 hanno partecipato al progetto di residenze per talenti nazionali e internazionali Con.divisione (giunta alla sua decima edizione) con importanti voci e professionisti di varie discipline. Organizzati in gruppi, hanno lavorato ai laboratori di ricerca e co-progettazione XYZ, curati da La Scuola Open Source di Bari.
La serata dell’evento ha celebrato le produzioni multimediali e performative che sono nate da questi incontri, ma anche l’incredibile energia creativa che si è consolidata nel tempo. Si è liberata con tale forza da convincere e contagiare anche professionisti che si erano avvicinati con curiosità scettica, preparati ad archiviare l’ennesimo evento come improvvisato, pronto per essere celebrato nelle righe nella lista di eventi svolti nei curriculum delle associazioni coinvolte. Essere smentiti da una aspettata delusione è la più bella della sensazioni e alimenta ancora di più l’energia che si riceve.
«Interagire con l’ambiente ospite, partire dalle reciproche esperienze, utilizzare diversi media e con attitudine tesa a riconsiderare costantemente il presente in modo critico e costruttivo», sono alla base del progetto di residenze Con.divisione dal 2012 da dove tutto questo nasce. Oggi sono ideali quasi scontati, necessariamente inclusi in una missione che chiede considerazione e supporto finanziario. Va tenuto presente, però, che nel 2012 parlare di ibridazione dei linguaggi era argomento obsoleto, tanto meno era chiara la portata dell’importanza di partire dal territorio.
Oggi scopriamo come tutto ciò che in questi anni ci siamo impegnati a cancellare con grande zelo, la storia dallo spirito nazionalista degli individui, le più particolari tradizioni artigiane che ci hanno contraddistinti in tutto il mondo dall’orgoglio ma anche dall’economia nazionale. La pandemia ci ha costretto a rivalutarli proprio al tempo del loro funerale. Scopriamo che il territorio è importante, anche e soprattutto quando impegnati in operazioni tecnologiche di più avanzata natura.
Così i ragazzi sono partiti dalla storia dal Castello, dalle sue mura concepite per isolare il paese dal più terribile nemico, le hanno rese morbide, malleabili; le hanno piegate da dentro a fuori. Fuori è dove l’evento ha avuto inizio trascinando la popolazione locale, accogliendola all’interno con disciplina militare e con una capacità organizzativa che a volte si vede mancare nella più qualificata e specializzata delle organizzazioni ufficiali. Non era solo il Castello che sia apriva al pubblico, ma il territorio tutto.
La storia è entrata nel vortice delle operazioni artistiche che si sono svolte all’interno. Il contatto con il territorio e l’empatia sviluppata anche nei giorni di workshop, hanno trascinato al loro interno tutto ciò che di materiale e di immateriale appartiene al castello e alla storia di Mola di Bari, fino ai reperti derivanti dall’intervento di pulizia del fossato. La pesantezza della struttura militare si è trasformata in leggerezza. Pitture performative, danze, performance, video, fotografie e installazioni hanno volteggiato all’interno degli spazi monumentali al ritmo di un percorso agile che si è aperto al pubblico più diverso con grande empatia. Una celebrazione dello spazio, della vita, e della creatività in tutte le sue conflittualità, fino a quelle più vicine a noi che, volenti o nolenti, riguardano il rapporto tra uomo e macchina e ci costringono ad una ridefinizione di ‘natura’.
Tracce della memoria di questo evento e dei dieci anni del progetto Con.divisione vivranno nella documentazione artistica di Ivo Pisanti e le immaginiamo liberare nuovamente l’energia che avevano catturato per proiettarla negli eventi a venire. Al momento, da questa operazione è nato MAUL! (Il Castello Contemporaneo) con l’obiettivo di diventare un Centro di Ricerca e Produzione Culturale attivo sul territorio.
La programmazione biennale di parte del Castello è stata affidata ad Officina dell’Arte, Vincitori Luoghi Comuni – iniziativa promossa dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI finanziata con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 e del Fondo Nazionale Politiche Giovanili.
immagini: (cover 1) XYZ @ CON.DIVISIONE 10 Teaser 2021- Ivo Pisanti; (2-3-9) MAUL! – XYZ @ Con.divisione 10, 2021; (4) Sempre meglio di una partita di calcio * (Still better than a soccer game * ) – Antonio Pipolo, Nicola Pisanti, Coral Soffer, 2021; (5) Risacca (Rip Current) – Georgia Begbie, Peter Hinz, Maria Susca, Antonio Pipolo, 2021; (6) Amnesia – Cristian Rizzuti. Musiche di Julian Alvarez, 2021; (7) Tu sei Natura (You are Nature) – Georgia Begbie, Peter Hinz, Andrea Morsolin, Maria Susca, 2021; (8) Tragitt* (Route(s)) curato da Giovanni Cristino, in collaborazione con Rodolfo Surico, con la partecipazione di Emma Bartolini, Gianluca Bizzoca, Lucilla Fiorentino, Rada Koželj, Massimiliano Marino, Edoardo Partipilo, Alessandro Petrone, 2021.
Per maggiori informazioni su CON.DIVISIONE:
www.condivisioneresidenza.com
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