Valeriana Berchicci si presenta nel suo ruolo di ‘Artista, Artista Ricercatore, Ricercatore Artista, Ricercatore’. Entra così a far parte, con il suo lavoro, di «Young Italian Artists. Racconti dall’arte contemporanea», spazio dedicato ai protagonisti dell’arte under 35, concepito da Antonello Tolve e curato con Elena Giulia Rossi.
Sconosciuto: Signorina, mi scusi, lei è in fila per la Banca?
Val: Salve, dice a me? No, sono in fila per la gelateria.
Capisco. Lei ha capito cosa sta accadendo qui?
Scusi? In che senso?
Beh? Non lo vede? ci controllano
Mi scusi, ma non la seguo. Io vedo persone che fanno la fila per qualche motivo.
Questa situazione di emergenza è controllata dall’alto al fine di cambiare e rendere tutti tracciabili… per studiarci come cavie. La vede questa penna, io con questa penna ci lavoro dalle prime luci dell’alba, per tutto il giorno, sono uno studioso.
V:…
E lei, invece, che cosa fa?
… io? Io sono Artista.
Ahhhhhh! Artista! E cosa fa, dipinge, scolpisce?
In realtà posso utilizzare queste tecniche, ma anche altre, ma non è quello che fa di me un’Artista. Posso dirle che studio, faccio delle ricerche su concetti diversi che attraverso il mezzo artistico mi permettono d’indagare alcuni aspetti dell’essere umano.
Cioè? … anzi scusi, lei che scuole ha fatto?
Ho studiato all’Accademia di Belle Arti.
Ah! Quindi lei non ha fatto l’Università?
No scusi, ormai i Titoli sono…
Si, ma quindi lei non ha fatto l’Università?
Le sto dicend…
Vabbè, quindi lei non ha fatto l’Università.
Mi scusi, lei ha fatto l’Università?
Vabbè… quindi lei che fa?
V: …
non le sto chiedendo chissà cosa, si spieghi?
Ok. Certo, sarò sintetica ed efficace: Io sono un individuo stolto che vede un abisso e ci cade dentro. Ma sono anche un individuo che sente cadere lo stolto, prende la tesa, misura la distanza, fa una scala, scende, risale e si sfrega le mani.
E così, la saluto cordialmente! Arrivederci.
Questo è un estratto dal testo ancora in fase di pubblicazione a cui ho lavorato in questi mesi di Emergenza Sanitaria (Dialogo 103: Scena in esterno). La forzatura nel restare a casa mi ha permesso di studiare molto e di usufruire di un tempo “dilatato” per le mie ricerche. Una mattina mi sono svegliata e ho pensato di poter essere in grado di scrivere un testo sulla base di una serie di ricordi, di informazioni, di esperienze con cui inconsciamente, durante la notte, avevo intrattenuto il mio tempo.
La prima cosa che mi è balenata nella mente è tutte le volte che qualcuno mi ha chiesto: Cosa fai per vivere? E di conseguenza, i miei destreggiamenti di parole nel tentativo di spiegarlo nel modo più efficace possibile in base alla persona che avevo difronte, di qualsiasi natura e cultura sociale. Artista e Ricercatore sono due parole diverse che implicano due soggetti che compiono azioni diverse nello spazio: chi pensa che siano così divise sta contribuendo ad infestare la condizione attuale del sistema dell’Arte.
La ricerca non è appannaggio di chi sa, ma di chi non sa. Dal momento in cui rivolgiamo la nostra attenzione a qualcosa che ora non conosciamo, facciamo ricerca. Questa deve essere la prerogativa di ogni Artista. Una delle caratteristiche del mio lavoro è che non mi piace chiamare ciò che produco “Opera”, ma preferisco molto di più la parola “Progetto”, come mi ha insegnato il mio Maestro.
Il progetto si compone di una fase fondamentale, quella del processo in cui si struttura la ricerca. Verso la fase finale del processo arrivo a definire il «mezzo» o il «come» lo rappresento: può essere una tela, una cartolina, un’immagine fotografica, un’installazione video, una poesia, o essere di natura performativa o sonora.
Il testo «Artista, Artista Ricercatore, Ricercatore artistico, Ricercatore» ruota intorno alle seguenti parole chiave: artista, ricercatore, campo, processo, metodi di ricerca, sperimentazione, strategia, legittimità, riconoscimento. Nella forma si compone di 9 sezioni e di un apparato chiamato: Dialoghi.
Valeriana Berchicci, Giugno 2020
Bibliografia estratta:
Bourdieu, Pierre. La distinzione. Critica sociale del gusto. 2001, ed. Il Mulino;
Danto, Arthur C. La trasfigurazione del banale. 2018 Ed. Laterza;
De Duve, Thierry Au nom de l’Art. Pour une archéologie de la modernité. 1989 Minuit, Parigi;
Eco, Umberto Opera aperta. Forma e indeterminazione nelle poetiche contemporanee, Milano, Bompiani, 1962;
Balzac Honoré de. Teoria dell’andatura. 2015 Ed. Moretti & Vitali.