Un’umanità senza nome, sospesa nel tempo, è l’Allegoria Sacra del collettivo russo AES+F, un Purgatorio ambientato nella sala d’attesa di un aeroporto internazionale. L’opera-video, attualmente a Venezia, tra gli eventi collaterali alla Biennale d’arte, e parallelamente vincitrice della XVIII Edizione del Premio Pascali indetto dall’omonima Fondazione, offre una riflessione sullo spaccato socio-culturale attuale e sulle difficoltà di integrazione.
E difatti uomini e donne, in aeroporto, vivono automaticamente lo stesso nonluogo, compiendo azioni quasi rituali. Gesti ripetuti meccanicamente nella realtà, come osservare gli stessi tabelloni su prossime partenze e arrivi o sostare nelle stesse aree, l’uno accanto all’altro senza alcuna interazione, diventano movimenti ossessivi nei corpi messi in scena dagli AES+F. Tali gesti implicano un «eterno» in-compiuto, giacché ogni azione ha un inizio, ma non una fine. Siamo nell’indistinzione del nonluogo teorizzato da Marc Augè – o nell’illusione del Purgatorio di Giovanni Bellini, da cui il video trae molteplici suggestioni – nel quale sono contenute e cucite insieme, a fil di omologazione, tutte le diversità del mondo.
Così il nonluogo, privo di storia e di anima, si trasforma – nel video – in luogo d’elezione di una metafora artistica, per la quale la società è osservata con gli occhi lucidi di una critica sagace, che fa palesare un’umanità priva di emozione, ma che al contempo trasmette un inequivocabile pathos nel fruitore. È forse il sentimento di com-passione che assale chi guarda se stesso dall’esterno, di chi comprende i propri limiti ed i propri errori, riconoscendoli in un impersonale alterità.
Ciò introduce il paradosso della duplicità, poiché in mostra vi è una civiltà disumanizzata e tutta umana, proprio come quella raccontata nella Cantica del Purgatorio dantesco, che adopera e contempla una morte senza morte, senza sangue, né dolore.
L’assenza di emozione nei personaggi – uomini di tutti i giorni che trionfano con la loro presenza sugli eroi classici, sui martiri o i santi della religione – evidente in Allegoria Sacra (2011), caratterizza tutta la trilogia pensata dagli AES+F. Completato dai precedenti Last Riot (2007) ovvero un Inferno virtuale e The Feast of Trimalchio (2009) ovvero un Paradiso turistico, l’intero progetto “di umanità rivisitata” è visibile al Museo Pino Pascali di Polignano a Mare (con un allestimento che prevede un’opera video e dodici scatti fotografici, dal 19 settembre 2015 al 24 gennaio 2016).
E per lo stesso paradosso di duplicità, nelle opere ogni elemento volutamente desacralizzato invoca spiritualità e soggezione, quasi sacrale; ogni citazione colta, omaggio alla Storia dell’Arte, ai suoi grandi temi, è stravolta e rimaneggiata, tale che restino immutate eleganza, plasticità, forma e bellezza – i princìpi classici -, ma attraverso affascinanti animazioni 3D, ottenute tramite sofisticati software che legittimano a pensare ad un Neo-Barocco tecnologico.
Una tecnologia palesata, quale misura e filtro del contemporaneo, a partire dalla quale interrogarsi su quesiti eterni quale finzione-realtà, bene-male, libero o servo arbitrio, come – tra tutti, e più di tutti – l’emblematico Allegoria Sacra ci invita a fare, fin nella versione originale belliniana. Una tecnologia non fotorealistica, che mette in evidenza come la manipolazione e la simulazione, talvolta fini a se stesse, siano pratiche standardizzate nella società attuale. Una tecnologia che endemicamente si de-costruisce, che de-costruisce il passato per ridefinire la portata della svolta antropo-tecnologica a cui stiamo assistendo.
AES+F, Allegoria: 1) Fondazione Pino Pascali, Polignano a Mare (BA), 19.09.2015 -24.01.2016 2) Biennale di Venezia 2015, Evento collaterale per 56a Esposizione internazionale, 06.05 – 20.11.2015, Magazzini del Sale & Vitraria Glass + A Museum, Palazzo Nani Mocenigo, Venezia
immagini (1) Allegoria Sacra, Still #3-1-09, AES+F, 2011, still from 1-ch video, c-print on Fine Barita paper, 32×57 cm © AES+F. Courtesy Triumph Gallery, Moscow (02) Allegoria Sacra, Still 1-02, AES+F, 2011, still from 1-ch video, c-print on Fine Barita paper, 32×57 cm © AES+F. Courtesy Triumph Gallery, Moscow (03) – AES+F Allegoria Sacra Freeze №1 -30. 2011 Snapshot of 1 -channel version of the video Digital print on barite paper 32 x 57 cm © AES+F. Courtesy Triumph Gallery, Moscow (04) AES+F Allegoria Sacra Freeze №1-14. 2011 Snapshot of 1 -channel version of the video Digital print on barite paper 32 x 57 cm © AES+F Courtesy Triumph Gallery, Moscow.