La mostra di Augustin Maurs è il quinto appuntamento di «One Space/One Sound», il progetto espositivo della Fondazione Musica per Roma dedicato all’arte del suono per lo spazio AuditoriumArte. Per l’occasione, AuditoriumArte si trasforma durante tre giorni consecutivi nello studio dell’artista che invita musicisti provenienti da tradizioni diverse a sperimentare insieme sull’idea musicale di «tempo rubato».
Se la musica è tradizionalmente organizzata tramite parametri quantificabili, è evidente tuttavia che l’essenza stessa del tempo non è quantificabile. Emersa nel 19 secolo, la nozione di «tempo rubato» si riferisce proprio alla libertà ritmica di cui si appropria l’interprete, l’essenza transitoria e non misurabile dell’atto musicale. Come unione musicale tra tempo e spazio il «rubato» è intrinsecamente singolare e irriproducibile. Si oppone alla sincronizzazione che è proprio ciò che permette alla musica di essere riprodotta.
La verifica di quest’idea del «rubato» trasforma la sala espositiva in uno spazio vivo, luogo d’incontro e sperimentazione in movimento continuo attraverso la combinazione di tracce sonore elettroniche e musica live. Un insieme di partiture è a disposizione dei musicisti e del pubblico. Sono partiture di segni e parole inventate, quasi piccoli eventi poetici casuali, che smentiscono l’uso convenzionale della notazione musicale per indurre piuttosto a una riflessione sul tempo «dato» e rubato, sulla musica e sul suonare insieme. Il pubblico è invitato a partecipare alla serie di sessioni musicali e di attività si succederanno durante i tre giorni dell’evento in preparazione a un «concerto aperto» previsto per il giorno di chiusura della mostra, il 28 Novembre alle 19.00. (dal comunicato stampa)
«Augustin Maurs. Tempo Rubato», a cura di Anna Cestelli Guidi, AuditoriumArte, Roma, 26-28.11.2014
Augustin Maurs è un musicista e compositore francese residente a Berlino. Nel suo lavoro combina pratiche performative e collaborative con operazioni concettuali. Il suo è un lavoro situazionale sempre mirato all’idea stessa di fare musica. I suoi progetti recenti includono Found Melodies and Stains per la fiera d’arte di Ginevra 2014, Practice Files – una registrazione «casalinga» di lunga durata delle Cello Suites di Bach, alternata con concerti al buio (New York Goethe Institute 2013); Virtuosity, un concerto con artisti visivi nella Berlin Philarmonie nel 2013 (insieme a Saâdane Afif, Annika Larsson, Klara Lidén, Olaf Nicolai and Tino Sehgal, tra gli altri).
Immagini (tutte) «Augustin Maurs. Tempo Rubato», 2014