La Nona conferenza di Arts and Society, che dal 2006 è tenuta in diverse località internazionali, ultima di queste Budapest, quest’anno avrà come cornice ospitante Roma, presso la Facoltà di Architettura dell’Università «La Sapienza». La conferenza affronta, attraverso l’incontro di professionalità provenienti da tutto il mondo, una varietà di tematiche legate all’arte e alla società ai tempi della tecnologia. L’emergere di nuove estetiche digitali, l’applicazione delle arti così come delle tecnologie digitali per finalità pedagogiche, le diverse sfaccettature dell’ intersezione tra arte e società, questioni relative all’archivio, la creazione di nuove tipologie di audience sono alcune delle tematiche su cui discutere. Già sono aperte le iscrizioni per la prossima edizione 2015 che si terrà presso l’Imperial College London a Londra e che sarà focalizzata nello specifico su: The Work of Art in the Age of Networked Society.
The International Conference on the Arts in Society (The Arts Conference) comprende dei journals associati, una collana di libri e dei forum e blog come piattaforma di discussione e di pubblicazione di teorie innovative nell’arte. In ciascuno di questi settori, la discussione e radicata nella necessità di una riflessione critica sulla natura e sui propositi dell’arte, specificamente quelli che sono situati nella vita di tutti i giorni, nell’economia e nella politica. «Con intensità crescente – si sostiene nel comunicato – in anni recenti le discussioni pubbliche hanno ruotato attorno a concetti antinomici, come pubblico e privato, cittadino-consumatore, collettivo – individuale. La creatività è chiamata a rispondere a questioni, imperative dei nostri tempi. Aree di libera espressione diventano requisiti sempre più pressanti nei contesti attuali della trasformazione sociale in atto. L’Arts Conference, il journal, il libro, e il blog hanno come obiettivo quello di creare spazi di dialogo aperto e di scambio in tutti gli aspetti delle arti con un taglio interdisciplinare. Lo spirito di questi dialoghi non è quello di creare una comunità di conoscenza riflessiva quando uno impegnato in prima persona spostando i lavori dallo studio al discorso pubblico, ispirando creatività dal palcoscenico pubblico e dallo spazio espositivo alle norme parlamentari così come fornendo un forum per il pensiero riflessivo sul ruolo dell’arte nella società.