Per la mostra «Polia» curata da Carla Subrizi, Carola Bonfili trasforma la Fondazione Baruchello in un portale verso dimensioni altre. Il progetto ideato specificamente per gli spazi della Fondazione nell’ambito del Grand Tour Contemporaneo unisce video, installazione, scultura e incisione in una narrazione onirica, visionaria e arcaica.
La mostra rivisita le xilografie e i simboli del romanzo quattrocentesco Hypnerotomachia Poliphili che narra il sogno erotico di Polifilo, personaggio in cerca di un amore spirituale piuttosto che sensuale.
«When activated, these things have been known to alter past events»: il viaggio nel tempo inizia con Portals, pannello che ricorda la schematicità di uno storyboard accostando monumenti antichi e fittizi a testi che rimandano all’immaginario del portale temporale. L’artista tratta il tempo come un flusso ibrido e inafferrabile che si dispiega in un continuo processo di ridefinizione. Questa operazione rispecchia la nozione di «lettura allegorica» di Benjamin per cui i resti del passato si animano e diventano percorribili in quanto costituiscono le fondamenta di nuovi monumenti.
Nell’opera Parallel Thoughts, alcune illustrazioni dell’Hypnerotomachia accompagnano il linguaggio contemporaneo della conversazione chat su quattro lastre di zinco la cui superficie riflette l’ambiente circostante e i corpi adiacenti. Il lavoro di Bonfili è particolarmente attento alla scenografia che diventa sede e soggetto di una particolare relazione con lo spettatore. Dagli ambienti rinascimentali di Parallel Thoughts alla prospettiva aerea di squarci terrestri osservabili nell’installazione Tre strade facili e una difficile, gli spazi generati dall’artista appaiono multipli e racchiudono in sé la tensione dialettica del dentro/fuori, reale/immaginario, tangibile/intangibile. Lo spazio diventa in tal modo protagonista dell’esperienza inter-temporale.
Una stanza è dedicata al video Polia che traspone elementi verbali e iconici dell’Hypnoteromachia in un viaggio iniziatico declinato al femminile. La narrazione filmica si espande nello spazio ‘reale’ dove sono riproposti elementi scenici quali le sacche di Body/Heads che fanno eco alla prescrizione dettata dalla voce narrante: «portati via la testa ma non toccare il corpo». Anche le sculture di maschere bifronte prendono corpo nel film, coprendo il viso delle tre ninfe che abitano lo schermo. La colonna sonora di Francesco Fonassi le accompagna nel loro percorso dall’ambiente etereo di una foresta innevata allo scenario carnale di una caverna pervasa da luce rossa. Esse indossano tuniche bianche su cui è ricamata un’altra xilografia del romanzo allegorico attribuito al frate domenicano Francesco Colonna, un simbolo a sua volta derivato dal prominente scrittore della Roma repubblicana Sallustio. Citazione su citazione, il palinsesto diventa sempre più complesso e stratificato.
Nello spazio interstiziale che separa un mondo dall’altro, le donne si spogliano, scoprono il loro volto nascosto e svelano in un gesto gli sguardi multipli di un’identità in disfacimento. La transizione da un paesaggio nitido all’ambiente grottesco della cerimonia orgiastica rimanda alla fase liminale dei riti di passaggio che scandiscono secondo Van Gennep la vita stessa: « vivere significa disgregarsi e ricostituirsi incessantemente, cambiare stato e forma, morire e rinascere» (Arnold Van Gennep, I Riti di Passaggio, 1909).
Lo sguardo mnemonico di Carola Bonfili coglie i reperti, le pathosformeln e gli archetipi dello sconfinamento. Dalla purezza dell’amore platonico alla primitività del corpo nudo, la macchina del tempo registra le tracce di un Altrove che spiazza i cardini del tempo e dello spazio.
Polia, a cura di Carla Subrizi, progetto di Carola Bonfili in collaborazione con Francesco Fonassi, Fondazione Baruchello, Roma, 16.04 – 07.06
immagini: (cover 1) Vista della mostra Polia, Fondazione Baruchello. Foto: Alessia Calzecchi(2) Carola Bonfili, «Portals», 2019. Stampa digitale su carta baritata, 40x80cm. Foto: Alessia Calzecchi (3) Carola Bonfili, «Parallel Thoughts», 2019. 4 lastre di zinco, inchiostro, 24x30cm.Foto: Alessia Calzecchi (4) Carola Bonfili, «Polia. Masks»2019. Lattice, dimensioni variabili. Foto: Alessia Calzecchi (5) Carola Bonfili, «Polia», 2019. Video still (6) Carola Bonfili, «Polia», 2019. Video still (7) Carola Bonfili, Polia, 2019. Video still.