Le idee zapatiste di trasformazione sociale percepite e applicate in contesti lontani dal Messico. Partendo da questa idea, il collettivo russo Chto Delat (What is to be done?), fondato nel 2003 in Russia da giovani artisti, filosofi, scrittori e critici, torna ad esporre negli spazi di The Gallery Apart con la mostra Nuove melodie cinetiche: su miracoli, disastri e mutazioni per il futuro.
Costruzioni in legno dipinte a mano, simili a carretti, ma anche a tavoli da scuola o tavoli per microfilm, occupano l’intero spazio.
I tre film, appartenenti al trittico Slow Learning by Zapatista, presenti all’interno delle strutture sono stati realizzati non per illustrare il metodo zapatista, sul quale il collettivo ha iniziato ad indagare nel 2017 in Messico durante una personale, ma per illustrare come il metodo zapatista possa essere capace di plasmare una nuova realtà all’interno di tre comunità lontane dal luogo di origine del movimento.
La prima è una comunità di giovani artisti russi in un villaggio vicino San Pietroburgo, la seconda è una comunità di migranti e rifugiati in Puglia, la terza è la Scuola di Solidarietà di Atene.
In una realtà in continua mutazione sociale, politica ed economica, i principi fondamentali del metodo zapatista riescono a far coesistere differenti realtà in un dialogo costante e prezioso.
Non a caso, infatti, attraverso la narrazione di fiabe e metafore, viene utilizzata la parola trasformandola in arte e arma principale che mina le strutture della società. Principi fondamentali come l’uguaglianza e la debolezza diventano, così, mezzi per conquistare una propria forza, che può contenere la giustizia, le opinioni e i pensieri di tutti.
In mostra anche l’ultimo film girato nel corso del 2021, Six Kinetic Melodies for a Required Future, che ci mostra un laboratorio utopico nel quale i personaggi sono contemporaneamente scienziati e cavie alle prese con la creazione di nuove forme di comportamento sociale automatico per la sopravvivenza. Attraverso pratiche corporee, dialoghi e discussioni, il film, quasi autobiografico, esplora l’adattamento ad una vita sociale che oltre ad essere minata dall’attuale repressione politica russa, ha subito un’ulteriore drammatica trasformazione dalla pandemia.
Accompagna il film, un’installazione che mostra tre tende retrattili, visibili anche negli sfondi delle ‘finestre’ dei sei protagonisti presenti nel film. Le tende sono mobili e mostrano fotografie virali che raffigurano momenti drammatici dello scorso anno, sulle quali è stato posto un testo ornamentale fatto di fiori che indica il numero di una nuova legge repressiva russa.
Un movimento cinetico passa da un lavoro all’altro, creando nuove melodie grazie al rumore di valori che parlano di appartenenza alla terra, di ospitalità e di miracolo.
Chto Delat, The Gallery Apart, Roma, 22.06.2021 – 24.09.2021
immagini: (cover 1) Chto Delat, «Wandering Earth, Version 1», (realizzata da Dmitry Vilensky, assistente grafico Evgeny Antonov), 2021, serie di collages, matita, inchiostro, pennarelli indelebili, pergamena, immagini trovate su mappe elaborate digitalmente e stampate, cm 60 x 83 ciascuna (non incorniciate), Courtesy The Gallery Apart Roma, Foto di Giorgio Benni (2) Chto Delat, «Nuove melodie cinetiche: su miracoli, disastri e mutazioni per il futuro», 2021, veduta della mostra presso The Gallery Apart, Roma (piano terra), Courtesy The Gallery Apart Roma, Foto di Giorgio Benni (3) Nikolay Oleynikov (Chto Delat), «Senza titolo (Compañero Los…), serie E l’ambasciata va / And the Embassy Sails On», 2021, serie di disegni, tecnica mista, 29,7 x 42 cm (ciascuno), Courtesy The Gallery Apart Roma, Foto di Michael Oleynikov (4) Chto Delat, «Nuove melodie cinetiche: su miracoli, disastri e mutazioni per il futuro», 2021, veduta della mostra presso The Gallery Apart, Roma (seminterrato), Courtesy The Gallery Apart Roma, Foto di Giorgio Benni (5) Chto Delat, «Behind our virtual background. Object #1», (realizzata da Dmitry Vilensky), 2021, installazione che accompagna il film «Six Kinetic Melodies for a Useful Future», legno, tessuti, foto e fiori artificiali, cm 160 x 220