“Concept” Line è la mostra che aprirà a breve negli spazi della DAM Gallery, galleria pioniera per il suo interesse verso l’arte digitale, per indagare l’impatto delle macchine plotter sull’evoluzione dell’arte generativa.
La mostra trae ispirazione dal libro “Tracing the Line”, curato da Luca Bendandi e Pierre Paslier, pubblicato da Vetro Editions in collaborazione con Generative Hut, che presenta opere di 100 artisti di tutto il mondo. Concept Line esplora l’impatto delle macchine plotter sull’evoluzione dell’arte generativa. I disegni a plotter fungono da ponte tra il regno dell’arte digitale e quello dell’arte fisica, esemplificando un’ampia gamma di stili. L’opera pionieristica di oltre 4 metri di Roger Vilder del 1973 fa parte della mostra, che approfondisce lo sviluppo dell’arte generativa attraverso grandi formati generati da codici.
In attesa dell’apertura della mostra, e per chi non lo conoscesse ancora, può navigare online il Digital Art Museum, risorsa incredibile fondata nel 2000 e aggiornata nel 2020 con opere d’arte, biografie e testi selezionati degli artisti più influenti nella storia dell’arte digitale dagli anni ’60 al 2020, oltre a cronologie di eventi e pietre miliari della tecnologia degli ultimi sessant’anni.
Il DAM Museum è un lavoro in progress, che incorpora costantemente nuovi contenuti e documenti raramente visti che raccontano la storia di uno dei periodi più emozionanti della storia dell’arte. Un team di storici dell’arte e curatori, guidato da Wolf Lieser, supervisiona lo sviluppo del museo online nella sua nuova fase.
Concept Line, DAM Gallery, 04.02 – 28.03.2024
Artisti: Arno Beck, Jean-Pierre Hébert, Marcel Schwittlick, Roger Vilder e Mark Wilson
DAM Museum – Digital Art Museum
immagini: (cover 1) Marcel Schwittlick, «Composition #92», luminogramma, 2023 (2) Jean-Pierre Hébert, «Fractured Caustics», seppia, disegno con plotter a penna, inchiostro su carta