Presso il Media Center a New York è in corso la dodicesima edizione del CYFEST, Festival dedicato alla media art, fondato a San Pietroburgo da artisti e curatori indipendenti nel 2006. Quest’anno il tema del Festival mette a fuoco le dinamiche d’identità nell’era digitale. Con E.V.O.D.E.V.O.R.E.V.O., Carla Gannis cura un’installazione realizzata con gli studenti del Pratt Digital Art Institute, per indagare l’ evoluzione genetica e memetica, la de-voluzione, e la re-voluzione della conoscenza umana.
Nell’ambito del Festival, la programmazione video di Victoria Ilyushkina affronta l’argomento sull’identità digitale da angolazioni diverse. Valentino Catricalà porta dall’Italia un contributo importante: Psychedelic Lock di Daniele Puppi, installazione multi-canale del 2016, che, ancora una volta, trasla l’immagine e lo schermo nello spazio fisico, contribuendo com la materializzazione dello spazio interstiziale tra i due schermi, restituito ad una sua fisicità, complice, sempre, anche la componente sonora.
Prosegue così la missione del CYFEST nel promuovere l’emergenza di nuove forme d’arte. Soprattutto, ancora più importante, prosegue l’intento di sviluppare connessioni tra artisti, curatori, ingegneri e programmatori.
CYFEST – CyberFest, a cura di Valentino Catricalà e Anna Frants, Media Art Laboratory, New York, 13 – 31.12. 2018
Immagini (cover 1) DEVO – promo (2) Daniele Puppi, «Psychedelic Lock», 2016, still from video installation