Dissent as an iPhone App, la mostra a cura di Àngels Miralda in corso da Arebyte Gallery a Londra, esplora il rapporto tra la critica come pratica basata su processi e l’intersezione tra contenuti generati dagli utenti, branding e spazi pubblicitari, e la psicologia comportamentale applicata all’economia. La app è immaginata come una soluzione a più livelli ideale per il formato online della mostra. Tenta di offrire una piattaforma critica partecipativa dove il pubblico possa interagire. Esiste online, ma attraverso uno spazio fisico e una serie di eventi, in modo tale che la piattaforma virtuale si sovrappone allo spazio fisico. Dipende da contenuti generati dagli utenti che completano l’esposizione. L’inaugurazione della mostra serve a lanciare la fase iniziale di un progetto, al termine del quale tutti i partecipanti verranno riconosciuti per il loro contributo.
Il titolo della mostra deriva dall’opera di Joshua Decter, Art is a Problem. La mostra tenta inoltre di affrontare il tema della posizione che gli artisti occupano all’interno della critica del sistema dell’arte, pur continuando a farne parte, e di come le sue contraddizioni offrano uno spazio unico per dubbio e dissenso.”Dubbio e scetticismo sono rivendibili all’infinito. È lapalissiano affermare che critica e/o giudizio critico siano perennemente in crisi, e che il dissenso possa essere recuperato ai fini di altre applicazioni; ad esempio Dissent as an iPhone app – Joshua Decter, Art is a Problem, JRP Ringier & Les Presses du Reel, 2013. (dal comunicato stampa)
Dissent as an iPhone App/, curated by Àngels Miralda. Artists: Débora Delmar Corp, Daniel Keller, Saemundur Thor Helgason, Ella Plevin, Arebyte Gallery, London, 19.03 – 16.04, 6-9p.m.
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(cover 1) Dissent as an iPhone App, Samundur, courtesy Arebyte Gallery (2) Dissent as an iPhone App, courtesy Arebyte Gallery