Per Digitalive19 Enrica Beccalli e Roula Gholmieh mettono in scena Complessità, performance che ribalta la tradizionale interazione uomo-macchina e che 2019 è risultata vincitrice della prima edizione di “Re:humanism”, premio dedicato al rapporto fra arte e intelligenza artificiale promosso da Alan Advantage.
Oltrepassando i confini tra arte, tecnologia, scienza e ingegneria Complessità immette i visitatori in un mondo nel quale il dispositivo tecnologico diventa regista del movimento. La danza della perfomer segue il fluire delle immagini che scorrono proiettate su uno schermo dietro di lei dove infiniti sciami di corpuscoli accompagnano i suoi movimenti.
Si tratta di dati relativi alla migrazione degli stormi trasmessi in tempo reale, gli stessi che controllano la danza della performer, che riceve gli impulsi attraverso un GVS (Galvanic Vestibular Simulator). Il GVS è il nome tecnico di un sistema il cui funzionamento è analogo a quello del sistema vestibolare dell’orecchio, processo biologico che nell’uomo controlla l’equilibrio del corpo. Tornando al GVS, mediante questo procedimento, gli impulsi traspongono il virtuale (i dati che mappano la migrazione degli uccelli) nel biologico, modificando la percezione della perfomer e il suo orientamento nello spazio. Il suo apparato vestibolare viene letteralmente hackerato e le sue posizioni del corpo nello spazio sono dirottate dal controllo della macchina. I movimenti della performer si armonizzano perfettamente con le immagini prodotte dall’algoritmo.
Il concetto di antropocentrismo viene rovesciato e il risultato è una performance dall’elevato impatto visivo ed emotivo. I due artisti propongono così una riflessione sulla posizione dell’uomo rispetto alla complessità del tutto e di come la tecnologia ne sia ormai parte integrante.
Silvia Forniti
Questo articolo è parte della sezione speciale che Arshake dedica a BACKSTAGE / ONSTAGE, il progetto che ha portato per due anni consecutivi (2018 – 2019) un gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma dietro le quinte del Romaeuropa Festival. Digitalive, nuovo format curato da Federica Patti e dedicato all’arte algoritmica in continuazione di un interesse per le arti digitali che il Romaeuropa Festival ha manifestato da diversi anni, tempi non sospetti. Anche quest’anno, pubblicati con cadenza settimanale, gli articoli costruiscono gradualmente la memoria delle opere e degli artisti che sono stati presenti, catturando i momenti salienti della ‘vitalità’ dei lavori performativi, ma anche dei loro protagonisti. Il tutto diventa parte di un archivio che approfondisce e ferma nel tempo il lavoro performativo degli artisti che nell’ambito del Digitalive si è consumato in una forma time-based; si riallaccia inoltre a temi e generi del Romaeuropa Festival e agli argomenti trattati all’ordine del giorno da Arshake. Crediti
Enrica Beccalli è interaction designer e ricercatrice presso il Programma Fulbright. Affascinata dall’interazione fra essere umano e nuove tecnologie, fra individuo e collettività, i suoi progetti riguardano la complessità, le emozioni e il comportamento. La sua carriera nell’insegnamento è iniziata presso l’ISIA Roma Design ed è proseguita a Parsons, dove ha tenuto il corso Design of the everyday Technology. Accanto alla sua carriera accademica, ha lavorato per diversi laboratori di ricerca nel campo del design e per ESPN+NYC Media Lab. Premiata con il visto americano per “Extraordinary Abilities in the Arts”, lavora da tre anni come Interaction Design Lead per una azienda tecnologica specializzata in verifica dell’identità online, visione computazionale e apprendimento automatico. Recentemente è entrata a far parte del Johnson&Johnson Design studio.
Roula Gholmieh è artista digitale, designer e architetto libanese; vive a Brooklyn. Il suo lavoro si basa sul rapporto fra arte e tecnologia e varia da installazioni per spazi fisici a oggetti interattivi e esperienze digitali. Gholmieh si concentra sul lato giocoso e inaspettato della cose, cercando di spezzare i confini delle tradizionali narrative attraverso l’unione di fisico e digitale. Ha conseguito un MFA in Design and Technology alla Parsons di New York e un BA in architettura all’American University of Beirut.
immagini: (cover 1) Enrica Beccalli e Roula Gholmieh- «Complessità: a human at the mercy of an algorithm», REF19, cover photo: Cosimo Trimboli (2-3-4) Marco Donnarumma e Margherita Pevere – «Humane Methods», DIGITALIVE19, photo: Giulia Blasi per il progetto BACKSTAGE /ONSTAGE, grafica: Chiara Coppola, Danila Domizi, Elisabetta Matonti.