«Occuparmi di generi artistici differenti era per me un bisogno artistico. La ragione di questo non consisteva nella pulsione di voler allargare il campo delle mie attività, bensì nell’aspirazione di non essere specialista di nessun genere artistico, ma di essere artista. Il mio scopo è l’opera d’arte totale Merz che riassume tutti i generi in un’unità artistica»[1].
L’acclarata versatilità che Schwitters dichiara ed esibisce all’interno del proprio operato risulta essere totemica nell’indagine artistica di Enrico Pulsoni, artista avezzanese classe ’56, protagonista della mostra Sentimento del Tempo, a cura di Antonello Tolve, allestita al Lavatoio Contumaciale di Roma dal 14 al 30 aprile, in collaborazione con la Fondazione Filiberto Menna di Salerno. Qui Pulsoni coglie l’opportunità di coniugare sensibilità estetica e singolarità dello spazio, attraverso la costruzione di una griglia, abitata, con misurata dose di ironia, da continui slittamenti verso l’illogico, l’irregolare, il disarmonico, l’asimmetrico, un continuo oscillare tra rappresentazione ed astrazione, attraverso un dialogo serrato tra l’espressione pittorica e quella scultorea.
Il sentimento del tempo di Pulsoni è ricerca di escamotages, costruzione di vie di fuga, bisticci semantici, consonanze, spostamenti, cortocircuiti linguistici, che si concretano in un autentico attraversamento della realtà, mediante l’espediente tecnico e materico che riflette acutamente sul concetto di spazio e di composizione. «È una mostra concepita come opera d’arte totale, è wagneriana», afferma Tolve. E d’altronde è lo stesso Wagner, che nel 1850 sviluppa la sua idea di Gesamtkunstwerk (opera d’arte totale), a rappresentare un solido punto di attracco per il sopracitato Schwitters, cui Pulsoni dedica la tesi di laurea in Architettura. Sentimento del Tempo propone un gruppo di lavori degli ultimi due decenni – Terrabianca (1993-1994), Quarti e Quattro (2001), Biancottone (2004-2005), Ottone (2006-2007), e una classe di VOLTItraVOLTI – che rappresentano gli esiti ultimi di un percorso in cui l’artista dimostra di saper trattare con sapienza ceramica, lamiera, ottone, ferro e ready-made.
Images (all): Enrico Pulsoni, Sentimento del Tempo, Lavatoio Contumaciale, exhibition view, 2014.
[1] E. Grazioli (a cura di), Kurt Schwitters, Milano, Marcos y Marcos, 2009, p. 30.