Che la fotografia sia, in molti casi, uno strumento tecnologico incline (volontariamente o involontariamente) a farsi specchio del tessuto antropologico, lo testimoniano, sin dalla sua nascita, una luminosa galassia di immagini e una costellazione di fotografi – come non pensare agli scatti lasciati da Henri Cartier-Bresson o agli importanti antroposguardi di Franco Pinna, serviti a De Martino nella stesura di celebri saggi? – che, rapiti dal sentimento del viaggio, hanno proposto (e propongono ancora) vivaci testimonianze, chiari taccuini visivi legati a abitanti di paesi lontani, a usi e costumi di terre innocenti.
Zambian Portraits, l’ultimo libro di Paolo Solari Bozzi pubblicato in una elegante edizione bilingue dall’editore Skira, segue questa scia per presentare allo spettatore una serie di eccezionali antropografie che aprono, come giustamente evidenzia Mirella Riccardi nella concisa introduzione (in questo volume sono le immagini a parlare dal loro potente silenzio!), una finestra sullo Zambia d’oggi.
Dopo una prima avventura che ha portato alla nascita di Nambia Sun Pictures (Tecklenborg 2013), Paolo Solari Bozzi presenta, dunque, nuovi appunti di viaggio, memorie visive, pensieri e riflessioni su un popolo e sulla sua terra, su un continente – quello africano – che oscilla tra ieri e oggi, tra antiche tradizioni e sempre più pericolosi (spietati) conformismi planetari dettati dalla politica economica mondiale.
Una ragazza che guarda e sorride da un treno (On the train from Mazabuka to Kitwe), una serie di bambini che si divertono tra le balle di fieno in un campo di grano (Near Lusaka), il lavoro di figure impavide o tutta una serie di volti che rispecchiano la forza e la fierezza atavica del popolo africano. Pungenti e morbidi, questi nuovi scatti proposti da Solari Bozzi, restituiscono l’atmosfera di una quiete umana. Ma anche, e soprattutto, l’energica visione di una razza che sa ancora sorridere e illuminare i propri occhi, l’ospitalità di una popolazione «il cui atteggiamento amichevole, umano, pacifico e accogliente ha permeato in innumerevoli maniere questo progetto fotografico» (Solari Bozzi), questo dono che l’uomo e l’artista ci offre per riflettere sulla natura dell’uomo, e sulla vita.
immagini (cover 1) Near Lusaka, Zambia, 2014. silver gelatin print. Paolo Solari Bozzi© (2) Lukulu, Zambia, 2014. silver gelatin print. Paolo Solari Bozzi© (3) Zambian Portraits (4) Kafwinta Village (Mwita, Chongo), Zambia, 2014. silver gelatin print. Paolo Solari Bozzi© (5) Great East Road # 1, Zambia, 2009. silver gelatin print. Paolo Solari Bozzi©