Your browser does not support the video tag.
Your browser does not support the video tag.
Marco Cadioli - The Whirlpool
  • © ARSHAKE | ISSN 2283-3676
  • CONTATTI
  • Login
Arshake
  • ABOUT US
    • CHI SIAMO
    • ARSHAKE. IL PROGETTO
    • MEDIA/PARTNERSHIPS
    • CONTATTI
  • FOCUS
    • All
    • Focus
    • Interview
    • News dal Passato
    Summer in a Solitary Book #12

    Summer in a Solitary Book #12

    Summer in a Solitary Book #11

    Summer in a Solitary Book #11

    Summer in a Solitary Book #10

    Summer in a Solitary Book #10

    Summer in a Solitary Book #9

    Summer in a Solitary Book #9

    Summer in a Solitary Book #8

    Summer in a Solitary Book #8

    Summer in a Solitary Book #7

    Summer in a Solitary Book #7

  • FRAME
    FRAME > STARDUST

    FRAME > STARDUST

    FRAME > MOBILE

    FRAME > MOBILE

    FRAME > SUIT

    FRAME > SUIT

    FRAME >  Beach Day

    FRAME > Beach Day

    FRAME > Kellogs

    FRAME > Kellogs

    FRAME > Belonging

    FRAME > Belonging

    FRAME > Landscape Painting (Quarry day)

    FRAME > Landscape Painting (Quarry day)

    FRAME > Bee Colony Collaboration

    FRAME > Bee Colony Collaboration

    FRAME > Passport Photos

    FRAME > Passport Photos

  • VIDEO POST
    VIDEO POST > Moon Arrow

    VIDEO POST > Moon Arrow

    VIDEO POST > AIR

    VIDEO POST > AIR

    VIDEO POST > Sound Fossil III. Lines

    VIDEO POST > Sound Fossil III. Lines

    VIDEO POST > Wavescape for Walla

    VIDEO POST > Wavescape for Walla

    VIDEO POST > When the Sky Blooms with Sakur

    VIDEO POST > When the Sky Blooms with Sakur

    VIDEO POST > Oh my ( )

    VIDEO POST > Oh my ( )

    VIDEO POST > Unerasable Characters II

    VIDEO POST > Unerasable Characters II

    VIDEO POST > Second Self

    VIDEO POST > Second Self

    VIDEO POST > Sky light

    VIDEO POST > Sky light

  • SPECIAL PROJECTS
    • ARSHAKE’S BANNER
    • CRITICAL GROUNDS
    • YOUNG ITALIAN ARTISTS
    • GAME OVER
      • GAME OVER • LOADING
    • EXTERNAL PROJECTS
      • BACKSTAGE | ONSTAGE
      • PERCORSI • 6 anni con il premio Terna
      • TEMPO IMPERFETTO
  • RESOURCES
    • CALLS
    • ARCHIVIO
    • RISORSE ONLINE
  • it IT
  • en English
No Result
View All Result
  • ABOUT US
    • CHI SIAMO
    • ARSHAKE. IL PROGETTO
    • MEDIA/PARTNERSHIPS
    • CONTATTI
  • FOCUS
    • All
    • Focus
    • Interview
    • News dal Passato
    Summer in a Solitary Book #12

    Summer in a Solitary Book #12

    Summer in a Solitary Book #11

    Summer in a Solitary Book #11

    Summer in a Solitary Book #10

    Summer in a Solitary Book #10

    Summer in a Solitary Book #9

    Summer in a Solitary Book #9

    Summer in a Solitary Book #8

    Summer in a Solitary Book #8

    Summer in a Solitary Book #7

    Summer in a Solitary Book #7

  • FRAME
    FRAME > STARDUST

    FRAME > STARDUST

    FRAME > MOBILE

    FRAME > MOBILE

    FRAME > SUIT

    FRAME > SUIT

    FRAME >  Beach Day

    FRAME > Beach Day

    FRAME > Kellogs

    FRAME > Kellogs

    FRAME > Belonging

    FRAME > Belonging

    FRAME > Landscape Painting (Quarry day)

    FRAME > Landscape Painting (Quarry day)

    FRAME > Bee Colony Collaboration

    FRAME > Bee Colony Collaboration

    FRAME > Passport Photos

    FRAME > Passport Photos

  • VIDEO POST
    VIDEO POST > Moon Arrow

    VIDEO POST > Moon Arrow

    VIDEO POST > AIR

    VIDEO POST > AIR

    VIDEO POST > Sound Fossil III. Lines

    VIDEO POST > Sound Fossil III. Lines

    VIDEO POST > Wavescape for Walla

    VIDEO POST > Wavescape for Walla

    VIDEO POST > When the Sky Blooms with Sakur

    VIDEO POST > When the Sky Blooms with Sakur

    VIDEO POST > Oh my ( )

    VIDEO POST > Oh my ( )

    VIDEO POST > Unerasable Characters II

    VIDEO POST > Unerasable Characters II

    VIDEO POST > Second Self

    VIDEO POST > Second Self

    VIDEO POST > Sky light

    VIDEO POST > Sky light

  • SPECIAL PROJECTS
    • ARSHAKE’S BANNER
    • CRITICAL GROUNDS
    • YOUNG ITALIAN ARTISTS
    • GAME OVER
      • GAME OVER • LOADING
    • EXTERNAL PROJECTS
      • BACKSTAGE | ONSTAGE
      • PERCORSI • 6 anni con il premio Terna
      • TEMPO IMPERFETTO
  • RESOURCES
    • CALLS
    • ARCHIVIO
    • RISORSE ONLINE
No Result
View All Result
Arshake
No Result
View All Result
Home News Focus

How to Disappear

Il cortometraggio realizzato dal collettivo artistico Total Refusal - Robin Klengel, Leonhard Müller e Micheal Stumpf – affronta i limiti di un meccanismo chiuso su se stesso, di un quadro sociale già irreversibilmente compromesso, come quello di Battlefield V.

Jacopo de Blasio by Jacopo de Blasio
11/06/2021
in Focus
How to Disappear

È inutile negarlo: quasi chiunque, almeno una volta nella vita, ha trovato la propria valvola di sfogo negli sparatutto. Non c’è da andarne poi così fieri, ma sono videogiochi che soddisfano in modo chiassoso e confortevole il nostro bisogno di evadere. Provare sensazioni adrenaliniche, infatti, specie se da casa, in tuta e ciabatte, è sicuramente una delle risposte più comuni. Le ambientazioni belliche sembrano rappresentare una via di fuga dalla ruotine quotidiana. Ma allora, com’è possibile consolidare un presunto equilibrio e trovare un po’ di pace in un luogo che ne è la naturale antitesi? E può un videogame di guerra diventare terreno di resistenza e dissenso?

How to Disappear tenta di rispondere a queste domande. Il cortometraggio realizzato dal collettivo artistico Total Refusal – Robin Klengel, Leonhard Müller e Micheal Stumpf – affronta i limiti di un meccanismo chiuso su se stesso, di un quadro sociale già irreversibilmente compromesso, come quello di Battlefield V. Le immagini in CGI mostrano il rifiuto dei protagonisti di adempiere all’obbligo di uccidere. In questo modo, l’algoritmo su cui si regge il gioco stesso viene raggirato. Si aprono spazi critici e scenari inediti. La storia – a lungo taciuta – della diserzione accompagna l’insolito gameplay. La voce narrante instilla il dubbio. La defezione dell’utente rimette in discussione la percezione del conflitto.

Il cortometraggio si apre evidenziando il paradosso insito nel concetto stesso di «giocare» una guerra. Per definizione, si partecipa a un gioco solo su base volontaria, mentre il coinvolgimento in un conflitto armato, almeno nella maggior parte dei casi, non presenta nulla di spontaneo e deliberativo. Allo stesso tempo, i videogiochi sono regolati da condizioni ferree e inviolabili per volontà dei partecipanti stessi. Sono circoscritti nel tempo e nello spazio. L’incertezza del risultato va di pari passo con l’improduttività, poiché nessun risultato ottenuto ha un riscontro tangibile, un valore effettivo all’esterno. Sono quindi fittizi, perché il giocatore è consapevole di trovarsi al di fuori della realtà ordinaria[1].

In tal senso, Battlefield V non è da meno: pur essendo un videogame, una volta effettuato l’accesso, non è più possibile disertare, non si può abbandonare l’omonimo campo di battaglia, di «gioco». Il software esercita il suo potere, intimandoci di ritornare sui nostri passi. Qualora il nostro avatar non ubbidisse all’ordine, verrebbe colpito dall’algoritmo per mano di un esecutore invisibile. D’altronde siamo proprio noi ad accettare la guerra cosi com’è. Prendiamo parte a un conflitto perpetuo, senza ragione, senza un perché. Il mare è un’illusione, l’orizzonte è irraggiungibile, un’utopia. I soldati sono degli automi costretti a ripetere in continuazione gli stessi gesti. Non conoscono la fame, l’inquietudine, non hanno paura. Le molteplici armi a disposizione sono delle protesi di cui non è possibile liberarsi, neanche per un istante. Uccidere ed essere uccisi, non c’è alternativa. In fondo, la rigidità degli schemi narrativi rappresenta un investimento sicuro. La guerra diventa un bene di consumo, è divertente, un prodotto di cui poter usufruire. Per questo non possono esserci disertori: o si sta da una parte o dall’atra. Non sono ammesse incertezze.

Formatosi nell’estate del 2018, il collettivo austriaco si propone di agire negli spazi pubblici virtuali. L’obiettivo è il ribaltamento strutturale del videogame e dei suoi rigidi schemi narrativi. Certo, verrebbe spontaneo dirgli «allora non giocateci», ma forse hanno ragione: è necessario riconsiderarne il potenziale culturale. Non a caso, lo strumento prediletto è il détournment, la deriva situazionista. Guy Debord, infatti, descrive lo spettacolo come <<un rapporto sociale tra persone, mediato dalle immagini>>[2]. I videogiochi – e i social network – sembrano rappresentarne la massima espressione: sono un’opportunità per inoltrarsi nello spettacolo stesso, per entrare a farne parte. Le misure restrittive adottate per affrontare l’emergenza epidemiologica non hanno fatto altro che evidenziarne gli esiti. Nel 2020, il mercato videoludico ha registrato una crescita del 20% rispetto all’anno precedente. Complici le chiusure forzate, gli introiti dell’industria di settore hanno superato – per la prima volta – quelli complessivi di sport e cinema. Eppure i videogiochi sembrano essere un’occasione mancata. Forse sono una risorsa ancora da esplorare.

[1] Caillois, Roger, I giochi e gli uomini, Milano, Bompiani, 2017 (1958), p.26

[2] Debord, Guy, La società dello spettacolo, Bolsena, Massari Editore, 2008 (1967), p. 44

How to Disappear – presentato in anteprima alla Berlinale del 2020 – è oggi disponibile gratuitamente sul canale Vimeo della Lemonade Films.

immagini: (all) Total Refusal (Robin Klengel, Leonhard Müller e Micheal Stumpf), «How to Disappear», 2021, still da video.

Tags: cortometraggiofilmHow do DisappearJacopo de BlasionarrativeschemeshortTotal Refusalvideo game
ShareTweetShareSend
Previous Post

Intervista | Adonay Bermúdez

Next Post

GAME OVER. Loading: Pier Luigi Capucci

Next Post
GAME OVER. Loading: Pier Luigi Capucci

GAME OVER. Loading: Pier Luigi Capucci

CALLS

Call for submissions> MUSAE OPEN CALL FOR ARTISTS S+T+ARTS Residency
Calls

Call for submissions> MUSAE OPEN CALL FOR ARTISTS S+T+ARTS Residency

29/05/2023
Premio Terna 2023
Calls

Premio Terna 2023

22/02/2023
S+T+ARTS Prize 2023
Calls

S+T+ARTS Prize 2023

04/02/2023
RE:HUMANISM Art Prize: SPARKS AND FRICTIONS
Calls

RE:HUMANISM Art Prize: SPARKS AND FRICTIONS

01/02/2023

CRITICAL GROUNDS

Critical Gounds #13 – Massimo Maiorino, l’Artista come Archeologo.
Critical Grounds

Critical Gounds #13 – Massimo Maiorino, l’Artista come Archeologo.

08/07/2020
Critical Gounds #12 – Filiberto Menna «PROGETTARE» IL FUTURO
Critical Grounds

Critical Gounds #12 – Filiberto Menna «PROGETTARE» IL FUTURO

26/11/2019
Facebook Twitter Instagram

Arshake is a collaborative artistic project, blurring the borders between art, science and technology, information and production.

  • Focus
  • Video post
  • Frame
  • Special Project
  • Interview
  • Calls
  • Exhibitions

One more step - Check your email and click the confirmation link

© 2012-2023 – ARSHAKE

No Result
View All Result
  • ABOUT US
    • CHI SIAMO
    • ARSHAKE. IL PROGETTO
    • MEDIA/PARTNERSHIPS
    • CONTATTI
  • FOCUS
  • FRAME
  • VIDEO POST
  • SPECIAL PROJECTS
    • ARSHAKE’S BANNER
    • CRITICAL GROUNDS
    • YOUNG ITALIAN ARTISTS
    • GAME OVER
      • GAME OVER • LOADING
    • EXTERNAL PROJECTS
      • BACKSTAGE | ONSTAGE
      • PERCORSI • 6 anni con il premio Terna
      • TEMPO IMPERFETTO
  • RESOURCES
    • CALLS
    • ARCHIVIO
    • RISORSE ONLINE

© 2012-2023 – ARSHAKE

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
This website uses cookies. By continuing to use this website you are giving consent to cookies being used. Visit our Privacy and Cookie Policy.