NOME presenta il lavoro satellitare di Ingrid Burrington. L’artista, scrittrice e ricercatrice mostra una serie di stampe lenticolari su larga scala raffiguranti siti rilevanti sotto il profilo politico e tecnologico – centri dati, basi aeree, stazioni spaziali, downlink – catturati tramite foto aeree ad alta risoluzione. Le immagini lenticolari mostrano due differenti versioni di uno stesso luogo in momenti diversi, con l’obiettivo di svelare l’instabilità e le realtà mutevoli degli scatti satellitari.
Ripercorrendo la storia degli sguardi dall’alto, dalle invenzioni panoramiche del XIX secolo alle foto aeree che consultiamo oggi sui nostri schermi contemporanei, Reconnaissance mette in discussione l’idea dell’onniscienza delle immagini in grado di «vedere tutto». Le fluttuazioni delle immagini lenticolari, che seguono gli spostamenti dell’osservatore nello spazio, mostrano come le mappe aeree siano tutt’altro che fisse, ma piuttosto composite, e digitalmente modificate. In queste immagini, i dettagli delle costruzioni sono cristallizzati e camuffati dai filtri, intere location sono offuscate da interventi di censura, e possiamo vedere i siti prima e dopo la costruzione di centri dati. Le rappresentazioni visive, catturate da occhi meccanici, vengono integrate nelle infrastrutture e nei processi che le hanno create. Ci viene nuovamente ricordato che la mappa non è il territorio, e che quello che vediamo dall’alto potrebbe non corrispondere alla realtà a livello del suolo. (dal comunicato stampa inglese)
Ingrid Burrington, Reconnaisance, 17.09 – 11.11.2016, NOME Gallery, Berlino
Il lavoro di Ingrid Burrington è incentrato sulla mappatura e la documentazione degli elementi dell’infrastruttura di rete e sull’analisi dei suoi contesti geografici e realtà materiali, allo scopo di spiegare le tecnologie e le loro politiche. Ha ottenuto la residenza artistica al Lower Manhattan Cultural Council, all’Eyebeam, e al Center for Land Use Interpretation, ed ha inoltre partecipato al programma di fellowship di Data & Society. Scrive per San Francisco Art Quarterly, Creative Time Reports, The Nation, e The Atlantic. È intervenuta come relatrice a FutureEverything, Eyeo, Dconstruct e Theorizing the Web, e partecipa al progetto Deep Lab, un collettivo di ricercatori, artisti, scrittori e ingegneri che esplora le tematiche afferenti a controllo, potere, tecnologia e società.
immagini
(cover 1) Edwards Air Force Base (34.8190015, -117.853113), 2015 – Ingrid Burrington. Lenticular print, 100 x 100 cm (2) Lithia Springs (33.749734,-84.5870278), 2015. Ingrid Burrington. Lenticular print, 100 x 100 cm (3) Title: Stennis Space Station (30.386088, -89.628402), 2015. Ingrid BurringtonLenticular print, 100 x 100 cm