Il collettivo IOCOSE prosegue la sua ricerca sul fallimento del progresso tecnologico. Pointing at a New Planet, si rivolge al New Space, movimento nato nella Silicon Valley per rilanciare la corsa ai viaggi spaziali e alla conquista dello Spazio. Nella video animazione 3D, tutto ruota attorno alla reiterazione di una mano, modello tridimensionale di quella di Elon Musk, tra i principali promotori del movimento, con il dito puntato galleggia nello spazio marziano. “Attraverso il simulacro della mano di Musk che percorre nuovi territori da colonizzare, IOCOSE costruisce un legame tra il corpo, i suoi linguaggi e le narrazioni legate alla predizione del futuro, ai legami tra visione e conoscenza, tra esplorazione e comando”. La mano e il dito puntato compaiono spesso nella realtà virtuale come collegamento tra il corpo e il movimento all’interno della dimensione virtuale, diventano immagini ‘tangibili’ di ciò che si vuole raggiungere. L’anteprima di questo progetto è stata realizzata per una versione web recentemente presentata online nell’ambito di INBTWN-In Between, rassegna a cura di Claudia D’Alonzo dedicata al rapporto tra corpo e tecnologie, secondo capitolo di XL, nuovo formato di Centrale Fies.
«L’associazione tra corpo e narrazione del futuro – così va a fondo della questione IOCOSE rispondendo a Claudia d’Alonzo sulle motivazioni della scelta della prossemica di Elon Musk – si ritrova poi anche tra i transumanisti, prospettiva che trova nelle retoriche di innovazione e progresso tecnologico della Silicon Valley un terreno fertile in cui diffondersi e affermarsi. Per i transumanisti il corpo è un substrato biologico che limita l’evoluzione dell’essere umano e del quale, quindi, dovremmo sbarazzarci. Allo tempo stesso, secondo la visione transumanista, è solo tramite la conservazione criogenica del corpo, o parte di esso, che l’uomo può essere in grado di vincere la morte, in attesa della singolarità tecnologica. Non è un caso, quindi, che la mano di Musk che sorvola la superficie di Marte, sia una mano mozza, staccata dal suo corpo di appartenenza».
Le frasi più celebri pronunciate da Musk diventano colonna sonora del video in forma di karaoke e sfruttano tutto il potenziale che ogni gioco offre nel prestarsi ad una terapeutica immedesimazione. Cantare parole che raccontano di colonizzazioni spaziali senza nessuna etica o criterio può diventare estremamente imbarazzante.IOCOSE sfata così il mito della corsa allo spazio. In un video di pochi minuti ne sintetizza tutti quegli aspetti legati alla comunicazione, un momento che quasi precede, di tempo e di importanza, l’azione stessa.
«Se vogliamo tracciare un parallelo con la post-verità – così conclude IOCOSE una seconda parte dell’intervista che su cheFare si addentra nella New Space Economy – l’immaginario del NewSpace è slegato dal suo valore di verità. Non c’è bisogno di fare finta di essere atterrati su Marte. L’atterraggio diventa pressoché irrilevante. Ha importanza la sua promessa, il poterne parlare».
Questa post-verità dove anche il fallimento, in questo caso relativo a lanci annunciati e mai avvenuti, è strumentalizzato a favore di una autenticazione della missione. Senza dimenticare che tutto questo avviene in ambiti scientifici, per molto tempo assunti come riferimento di verità oggettiva, oggi più che mai inglobati nel potere del linguaggio e dei media.
Vedi anche: Claudia D’Alonzo, Lo slancio spaziale. Intervista a IOCOSE, Digicult, luglio 2020, e: Claudia D’Alonzo, Cos’è la New Space Economy, il colonialismo a matrioska del futuro. Intervista a IOCOSE, cheFare,16 luglio 2020
Il video di IOCOSE è stato recentemente presentato in versione web nell’ambito di INBTWN-In Between, rassegna a cura di Claudia D’Alonzo dedicata al rapporto tra corpo e tecnologie, secondo capitolo di XL, nuovo formato di Centrale Fies. E’ visibile nella sezione archivio di INBTWN-In Between, dove attualmente è in corso, fino al 10 settembre 2020 Ascoltare Attraverso (2020) di Elena Biserna e Anna Raimondo, «Interrogare i generi ‘attraverso’ l’ascolto».
immagini: (cover – 1-3) IOCOSE, «Pointing at a New Planet», 2020, Courtesy the Artist (4) IOCOSE, crew portrait, courtesy the Artist