Mauro Stagi presenta «SHARE», un progetto scritto e realizzato per «PIECE», con la collaborazione e la presenza in scena di Alessandra Maoggi. «SHARE» chiama in causa i temi della cittadinanza marginale, del contrasto tra il singolo e il sistema, tra la volontà individuale e i comportamenti eterodiretti. Elaborando la propria originale estetica, Stagi elabora testi classici e del Novecento in una azione sincopata e irta di variazioni, dove i codici del linguaggio urbano si incontrano con la parola poetica, il corpo esibito, la relazione conflittuale con il pubblico e con lo spazio. Il progetto di Stagi indaga il concetto dello ‘share’, inteso come «parte, porzione, contributo, quota, consenso, titolo azionario, indice auditel, condivisione». Immersi assieme agli spettatori in un sottopassaggio di una città troppo grande, i due artisti cercano una direzione, un senso alle parole, una via di fuga all’ansia della condizione contemporanea. « SHARE» è un rito urbano: «è un mantra che cerca di liberarsi, fare spazio, e nell’azione vuole liberare il concetto (share), lo vuole alleggerire da forme eccessive, per riportarlo a una collocazione più autentica». Nel foyer del Teatro Studio verranno presentati video di Mauro Stagi e Alessandra Maoggi (compresi alcuni passaggi che hanno preceduto la concezione di SHARE). La collaborazione tra i due artisti, di lunga data e tutt’ora in corso, ha prodotto lavori performativi, teatrali e video. Visibili in occasione di «SHARE» tra gli altri Carlo all’Ipercoop, di Alessandra Maoggi, con Mauro Stagi; Roby’s Scratch di Alessandra Maoggi e Mauro Stagi; Roby Succo sul tetto che scotta di Alessandra Maoggi e Mauro Stagi; Noise Mala Educaciòn di Mauro Stagi; «SHARE» di Mauro Stagi (dal comunicato stampa).
«PIECE» è il «pezzo», l’azione concepita e realizzata attraverso le variabili del contesto, del pubblico, della resistenza degli interpreti, della visione degli autori della performance, delle condizioni del corpo fisico, elemento primario, che entra in gioco, spinto fino a tensioni inaudite o ramificato in significazioni inedite. «PIECE» propone un percorso lungo le possibili applicazioni di questo linguaggio da parte di artisti di recente generazione, che la interpretano secondo estetiche originali, contribuendo a definire una linea italiana dell’estetica della performance. Gli artisti protagonisti, Francesca Grilli, Luigi Presicce, Ruben Montini e Alexander Pohnert, Mauro Stagi, Virginia Zanetti, sono stati scelti in base alla singolarità con cui concepiscono la propria ricerca nelle forme e secondo i processi della performance, intesa non come veicolo accessorio del loro lavoro ma come strumento principale. Parallelo e complementare a questo programma si sviluppa un progetto formativo per i giovani dell’area fiorentina: quindici tra artisti e studenti delle facoltà di formazione artistica (sotto i 30 anni), sono stati selezionati per un percorso in cui potranno confrontarsi direttamente con nomi di «PIECE» e seguire specifici seminari con altri artisti e studiosi, tra questi Pappi Corsicato che ha tenuto un workshop nel mese di febbraio. A giugno verrà presentato «pieces», una serata con le perfomance maturate dai giovani artisti nell’ambito di questo percorso.
Mauro Stagi, «SHARE», 26 marzo, 2014 Teatro Studio Firenze, via Donizetti 58, Scandicci – Firenze, ore 21.00. Questo progetto è parte di «PIECE», percorsi della performance, direzione artistica Giancarlo Cauteruccio, a cura di Pietro Gaglianò, febbraio-giugno 2014. Prossimi appuntamenti: Virginia Zanetti, «Il corpo chiede», mercoledi 2 aprile, ore 21.00, Luigi Presicce, «Allegoria astratta dell’atelier del pittore all’inferno tra le punte gemelle», 21 maggio, Francesca Grilli, «Arriverà e ci coglierà di sorpresa», 28 maggio.
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(cover) Mauro Stagi, «SHARE», photo by Mauro Stagi and Alessandra Maoggi. (2) Mauro Stagi, «SHARE», photo by Mauro Stagi