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Home News Focus

Mai come oggi abbiamo avuto bisogno d’Arte

Per una cura ecosistemica glocale: Iaconesi e Persico a Torino per Opera Barolo

Giorgio Cipolletta by Giorgio Cipolletta
21/01/2021
in Focus
Mai come oggi abbiamo avuto bisogno d’Arte

Mai come oggi abbiamo avuto bisogno d’Arte è il nuovo manifesto artistico di  Oriana Persico e Salvatore Iaconesi, fondatori di HER: She Loves Data – centro di ricerca che indaga le implicazioni psicologiche e sociali dei dati e della computazione – e di AOS, Art is Open Source, network internazionale dedicato alla collaborazione fra arte, scienza e tecnologie. Il distretto sociale Opera Barolo, accoglie Iaconesi e Persico in una residenza artistica nella capitale sabauda. Proprio qui, a Torino, nasce un intenso e sano dialogo con la cittadella della solidarietà attiva dal 1823, grazie al lavoro promosso da Giulia Colbert e Carlo Tancredi Falletti di Barolo a favore dei più vulnerabili, creando valore e traendo ispirazione dai poli educativi dell’Ente, dove l’arte si fa risorsa fondamentale per lo sviluppo delle persone e delle comunità.

L’anno 2020 si è concluso con l’augurio di un RESET da parte del duo artistico in una performance rituale-sciamanica (di 12 minuti) mandata in onda su Facebook allo scandire della mezzanotte del 31 dicembre 2020. Questo passaggio, dall’anno bisestile della pandemia all’anno 2021, l’anno del rilancio, del Recovery fund, del RESET, dove il bruciare la salvia bianca (smudge) – che cresce i nei deserti Mojave e Sonora della California meridionale – è stato l’atto performativo di purificazione  (quasi sublime) alla vita fatta di dati, sensibilità, cura e relazioni. In questo atto rivoluzionario e r(i)esistente si spalanca una buona dose di consapevolezza e responsabilità nelle pratiche estetiche contemporanee.

È proprio l’arte nel suo fabbisogno di salvezza ubiqua che ritroviamo una risoluzione curativa, una panacea per il pensiero. Iaconesi e Persico aprono orizzonti possibili immersi dentro un «Nuovo Abitare». Come cittadini temporanei nella città torinese, il duo artistico inietta una buona dose di vaccino contro la pandemia, attraverso l’arte che sorregge le relazioni, le empatie, le connessioni creando un ecosistema ubiquo dove società, tecnologia e immaginazione collidono dentro nuove alleanze fatte di comunità, desideri, conflitti e pluralità. I dati informazionali nel lavoro di Iaconesi e Persico conquistano la qualità, sottraendo la dimensione estrattiva, perché i dati non sono neutri, ma sono ovunque, sensibili, sensitivi, sensori e «sensatili».

Torino aveva già accolto una costellazione di opere sperimentali della coppia Iaconesi-Persico. A partire dal 2005 il loro percorso nella loro ricerca artistica (e di vita) inizia con Squatting Supermarkets, un opera di net art in cui vengono «raccontare storie» dentro ad un supermercato interattivo in «realtà aumentata», intrecciando relazioni tra utenti diversi oscillando tra vita virtuale e vita quotidiana. Un’altra opera di Iaconesi-Persico è Love VS Turin presentato per la prima volta al Piemonte Share Festival di Torino nel 2012.

Il duo artistico realizza una infoestetica interattiva e partecipativa per rappresentare conversazioni amorose che avvengono nella città piemontese in una giornata del Novembre 2011 attraverso i i social network per «parlare d’amore». Alla mappa della città di Torino viene sovrapposta una superficie tridimensionale dove vengono individuati i punti «sensibili» geo-localizzati delle discussioni sull’amore nei vari momenti della giornata. Nel 2017 con il progetto HOME (Human Observation Meta Environment),  realizzato con il DIST (Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio), Iaconesi-Persico presentano un sistema intelligente per monitorare il consumo energetico che trasforma il Castello del Valentino in un «poeta algoritmico», generatore di testi suggestivi sul caldo e sul freddo.  HOME studia nuove forme di interazione in grado di creare relazioni tra gli edifici “senzienti” e i suoi abitanti, in mod da comprendere i comportamenti energetici e migliorarli.

Nel 2018 con SAS – Smart Archive Search, Iaconesi-Persico realizzano le prime intelligenze artificiali applicate all’archivio del Polo del ‘900, sperimentando workshop in cui i cittadini addestrano collaborativamente le Intelligenze Artificiali.  Attraverso questa esperienza immersiva di data visualisation arte, scienza e tecnologie si uniscono in un connubio profondo di rel-azioni e immaginari ricreando nuove forme per poter fruire nel futuro prossimo conoscenze della memoria storica.

Nel 2019 arriva Datapoiesis, progetto finanziato dalla Compagnia di San Paolo, dove Intelligenza Artificiale e computazione si uniscono per renderci sensibili alle grandi sfide del pianeta, a partire dalla povertà. Da questo progetto nasce OBIETTIVO, la prima opera d’arte datapo(i)etica che sarà acquisita dalla Collezione Farnesina. L’opera Obiettivo rappresenta il primo esempio di oggetto «datapoietico», un’installazione luminosa la cui intensità viene modulata da un algoritmo di intelligenza artificiale che analizza i dati planetari relativi alla povertà assoluta nel mondo. Trasparenza, sensibilità, cura, immaginazione sono gli ingredienti di queste oper-Azioni artistiche dove il processo creativo delle strategie si trasformano in tattiche che Iaconesi e Persico racchiudono dentro una magnifica costellazione ubiqua di relazioni, psicologie, diritti, desideri, sogni, paure e libertà.

L’arte riesce a commutare la complessità dei problemi a partire dalla pandemia, dal cambiamento climatico, in stretta relazione arte e scienza condividono problematiche e sfide planetarie. Nel generare queste pratiche «sensatili» esperienziali Iaconesi e Persico si s-misurano nella dimensione irriducibile dell’esistenza del vivente (e non) arricchendola all’interno di un grande ecosistema dinamico e relazionale. Nel percorso artistico di Iaconesi e Persico il DNA della Cura è, ed è stato sempre il salto «quantico e quantistico» di ogni performance partecipativa che ha toccato i corpi, la vita sia dei protagonisti (Salvatore e Oriana) per poi coinvolgere globalmente milioni di persone. Il processo della Cura è la rappresentazione autentica del rapporto intimo e connesso tra arte e vita, tra tragedia e salvezza.

Nel gesto artistico del prendersi cura, l’artista diviene il «cur(A)ttore» di una performance ecosistemica plurale. La A recintata tra le parentesi esplode nel finale potente della vocale della curA con il suo sintomo polifonico, contenente in sé la necessità della relazione con l’Altro, il suo riconoscimento (agnizione). In questo trittico si inserisce anche l’A dell’artista-attore (sociale, privato, pubblico) come attivatore di performance e di azioni dinamiche nella vita. L’artista è il curatore a(r)ttivista del pensiero ecologico, dove etica, estetica, politica coincidono in un’esplosione sensibile di immaginari. In questa triangolo di incroci e segmenti, che compongono la lettera A si nasconde il velo della bellezza autentica dell’esistenze nell’ascolto emozionale delle espressioni ubique e nel flusso indisciplinato delle informazioni generate in uno scenario di geografie autobiografiche. I progetti di Iaconesi-Persico qui raccontati e realizzati nella città di Torino attivano processi di pensiero ecosistemici per un Nuovo Abitare dentro a nuovi mondi, suggerendoci una riflessione sulle opportunità di “indossare” queste metodologie e tecnologie per promuovere nuove forme di pratiche performative nello spazio delle esistenze ubique e glocali. Mai come oggi abbiamo avuto bisogno d’Arte.

 immagini:(cover 1 )Art is Open Source, «Datapoiesis». Torino, Circolo dei Lettori: l’inizio della passeggiata rituale (2) Art is Open Source, «Love VS Turin, Piemonte Share Festival di Torino», 2012 (3)  Art is Open Source, «SAS – Smart Archive Search (leggere l’archivio attraverso i colori)», (4) Art is Open Source, OBIETTIVO, Torino, galleria Wile MAzzini: il primo rituale datapoiesico (5) Art is Open Source, «Squatting Supermarkets», 2005

Links
www.he-r.it
www.artisopensource.net
https://oriana-persico.medium.com/reset-rituale-scimanico-opensource-di-fine-anno-d1f30bbe330
https://www.artisopensource.net/2009/10/25/squatting-supermarkets-italiano/
https://www.artisopensource.net/2011/10/23/versus-love-vs-turin-visualizing-the-realtime-lives-of-cities/
http://www.green.unito.it/it/home
https://www.polodel900.it/s-a-s-smart-archive-search/
https://datapoiesis.com/home/
https://www.chirale.it/obiettivo-lopera-datapoietica-di-salvatore-iaconesi-dallo-spazio-chirale-alla-collezione-farnesina/
www.operabarolo.it

 

 

Tags: arsarshakeArt is Open Sourcedatadata visualisationGiorgio CipollettaOpera baroloOriana PersicoRESETresidenzaSalvatore IaconesiTorino
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