La Galleria Nazionale d’arte moderna organizza una giornata di studi curata dalla professoressa Silvia Bordini dedicata a Mario Sasso, artista italiano pioniere nell’aver esplorato le potenzialità dei media per una ricerca rivolta a risvolti tutti pittorici.
Assumendo come punto di partenza il lavoro artistico di Mario Sasso su quella che egli stesso definisce pittura elettronica, si intende analizzare la complessità dei rapporti tra i molteplici processi dell’arte mediale e la tradizione del disegno e della pittura.
In tale orizzonte si riscontrano elementi di riferimento diretti e indiretti, che riguardano iconografie, rielaborazioni, citazioni e trasformazioni dei modelli di grandi capolavori del passato; e inoltre modalità di visione che rimandano al quadro o al dipinto murale, e alle stratificazioni immateriali delle loro interpretazioni. Si tratta di forme di attenzione e di invenzione riscontrabili soprattutto dagli anni novanta, anche in relazione all’espansione globalizzante dell’arte in rete; dunque un fitto e malleabile sistema di interrelazioni che porta, tra l’altro, a riconsiderare non solo il ruolo della pittura nell’immaterialità di dispositivi sempre più sofisticati e sempre più diffusi, ma anche il posto del corpo nella dimensione del digitale. Il discorso implica infine la messa a punto di alcuni concetti base per la gestione di questa ampia problematica, attraverso la proposta di un laboratorio artistico di tipo nuovo progettato da Mario Sasso (dal comunicato stampa).
«Pittura elettronica. Tracce per una storia e ipotesi per un laboratorio», giornata di studi a cura di Silvia Bordini, GNAM- Galleria Nazionale d’arte Moderna, Roma, giovedi 27 marzo, 15-19.00. Interventi di: Mario Sasso, Francesca Gallo, Pietro Montani, Maria Grazia Pontorno, Claudio Zambianchi.
Immagini
(cover) Mario Sasso, Telecamera su Roma, Galleria comunale d’arte moderna, 1999. ( (1) Mario Sasso, Grandi mostre, sigla per Raiuno, 1986. (2) Mario Sasso, Novecento, nell’ambito del progetto «Luci di Ancona», 2002. (3) Mario Sasso, «Collant. Dove si incrociano le città», a cura di Silvia Bordini, 2012, courtesy Galleria Mara Coccia.