La Serpentine Gallery di Londra dedica una retrospettiva all’artista inglese Martin Craig-Martin (1941), mentore della generazione degli Young British Artists. La passione e predisposizione verso il disegno di oggetti quotidiani ha guidato la creatività di Craig Craig-Martin alla ricerca del rapporto tra forma e funzione, diventato particolarmente interessante con l’avvento e il sopravvento informatico. Il numero di oggetti cresce, ci circonda, e agisce su di noi tanto sul piano individuale quanto sul modo in cui costruiamo nuove strutture sociali. Martin Craig leggeva Understanding Media di Marshall McLuhan poco dopo la sua uscita nel 1964. La sua visione sull’impatto della tecnologia sulla società, oggi per noi letteratura, era all’epoca inconcepibile, oscura, lontana dall’essere considerata una possibile realtà. L’artista la ritraeva attraverso la [naturale] selezione degli oggetti eletti come significativi del suo esistere quotidiano.
La mostra in corso presenta lavori dal 1981(anno in cui la Apple rende il personal computer strumento accessibile) al 2015. In questo lasso di tempo Craig-Martin non ha fatto altro che proseguire coerentemente la sua ricerca e il suo interesse per gli oggetti e per la loro relazione tra forma e funzione. Sono loro a diventare sempre più tecnologici, a raccontare di un cambiamento epocale, uno spostamento sismico. Le cassette, i televisori in bianco e nero iniziano ad essere sostituite da laptops, games consoles e quant’altro appartiene al quotidiano tecnologico e digitale.
Non è solo il crescente numero di oggetti tecnologici che si sostituiscono a quelli analogici, ma è anche il modo in cui questi sono concepiti e disegnati raccontando di una forma non più concepita per seguire una funzione:
Ho realizzato che i nuovi oggetti del mondo – racconta Craig-Martin – somigliavano sempre più gli uni agli altri, indipendentemente dalla loro funzione. Gli oggetti che ho ritratto quando ho iniziato a disegnare erano oggetti che tendevano ad essere la visualizzazione della loro funzione[1].
La crescente interconnessione tra dispositivi è visibile anche attraverso la perdita di specificità funzionale che il design comunica al suo fruitore. C’è di più. Gli oggetti di Craig-Martin sono anche i suoi strumenti quotidiani. Questi ci raccontano, quindi, di come la funzione tecnologica si è sostituita a quella analogica raggiungendo anche il pensiero creativo, a monte del lavoro finale. Anche le sue carte da parati, un tempo prodotte a mano e installate su muro con il nastro adesivo, sono ora concepite e stampate con il computer. La mostra in corso mette a confronto un wall paper del 1981 con uno disegnato appositamente per la galleria assieme alla nuova scultura Lightbulb (magenta) 2015 che si relaziona con il parco di Kensington in cui la galleria è ubicata. Una lampadina in grande scala trasmette l’incandescenza della luce, il pulsare della vita elettronica (per quanto la lampadina ci ricolleghi subito ad un oggetto antico, antecedente il digitale). La sua apparenza è una [esplicita] trappola percettiva: la tridimensionalità dell’oggetto è solo suggerita dalla forma piatta.
Per l’occasione Michael Craig-Martin ha anche creato un lavoro digitale, Lightbulb. Si tratta di un disegno con sei colori controllati da un algoritmo per creare immagini da salvare sul computer o sul telefonino.
Transience esplora quindi un passaggio, del un cambiamento epocale dall’analogico al digitale raccontato attraverso gli oggetti, raffigurazioni bidimensionali del mondo a quattro dimensioni, compresi in un allestimento che avvolge lo spazio, tanto quanto gli oggetti tecnologici la nostra vita.
Michael Craig-Martin. Trancience, Serpentine Galleries, Londra, 25.11.2015 – 14.02.2016. Potete visit are qui il sito realizzato per la mostra con Craig-Martin. Contiene anche una introduzione video dell’artista alls mostra, una sua conversazione con il curatore Hans Ulrich Obrist avvenuta durante la Map Marathon nel 2010 e molto più.
immagini (cover 1) Michael Craig-Martin; Untitled (xbox control), 2014; Acrylic on aluminium; © Michael-Craig Martin; Courtesy of Gagosian Gallery; Photo: Mike Bruce (2) Michael Craig-Martin: Transience; Installation view; Serpentine Gallery, 25 November 2015 – 14 February 2016; Photograph © 2015 Jerry Hardman-Jones (3) Michael Craig-Martin; Untitled (laptop turquoise), 2014; Acrylic on aluminium; © Michael-Craig Martin; Courtesy of Gagosian Gallery; Photo: Mike Bruce (4) Michael Craig-Martin: Transience; Installation view; Serpentine Gallery, 25 November 2015 – 14 February 2016; Photograph © 2015 Jerry Hardman-Jones (5) Michael Craig-Martin: Transience; Installation view; Serpentine Gallery, 25 November 2015 – 14 February 2016; Photograph © 2015 Jerry Hardman-Jones