«Moholy-Nagy: Future Present», l’importante retrospettiva sull’opera dell’artista ed educatore László Moholy-Nagy (1895–1946) è ora in corso al Guggenheim di New York, dove chiuderà a breve per proseguire in altre due tappe americane: l’ l’Art Institute di Chicago e il Los Angeles County Museum of Art, le altre due istituzioni coinvolte nell’organizzazione della mostra.
László Moholy-Nagy è celebrato per la sua utopia modernista capace di vedere le potenzialità della tecnologia a favore della trasformazione sociale. Più di trecento lavori, provenienti da collezioni americane ed Europee, private e pubbliche, attraversano la sua versatilità di sperimentatore, di visionario, di costruttore di metodologie multidisciplinari e interdisciplinari. Insegnante presso la Bauhaus School of Art and Design (invitato da Walter Gropius nel 1923), fondatore dell’Institute of Design di Chicago, è stato anche uno scrittore molto prolifico lasciandoci testi oggi più attuali che mai, come Painting, Photography and Film (1925), per citare uno dei tanti.
La capacità visionaria di Nagy lo ha portato a sperimentare con la fotografia e, in generale, con la tecnologia in maniera creativa e, per l’epoca, incredibilmente all’avanguardia. La Kamera era per lui una vera e propria interfaccia uomo-realtà. In pittura e scultura ha introdotto materiali industriali per l’epoca non convenzionali, così come non convenzionali erano le sue sperimentazioni con la luce. Moholy-Nagy ha dipinto direttamente, piuttosto che rappresentato, lo spazio impiegando tecnologia e arti applicate in maniera creativa: a questa serie di sperimentazioni appartengono i fotogrammi realizzati direttamente su pellicola, i modulatori di luce, i fotomontaggi.
In mostra è riprodotto il prototipo di «Room of the Present /Raum der Gegenwart» uno spazio espositivo concepito da Moholy-Nagy nel 1930 assieme al visionario direttore dell’epoca del Provincial Museum of Hannover Alexander Dorner, per rappresentare il potere delle immagini e della disseminazione delle informazioni. Il progetto, mai realizzato in vita per questioni finanziarie. Nel 2009 il progetto è stato riprodotto dai desginers Kai-Uwe Hemken e Jacok Genert per diverse locations europee, e ora per le mostre americane, su disegno di Kelly Cullinan, Senior Exhibition Designer che ha tratto ispirazione dai testi e dal pensiero di Moholy-Nagy sull’idea di spazio. La stanza contiene riproduzioni fotografiche, repliche di progetti di design e il suo «Lichtrequisit einer elektrischen Bühne /Light Prop for an Electric Stage», già rimesso in scena nel 2006.
Moholy-Nagy è stato un figura centrale nella storia del Guggenheim dove Solomon R. Guggenheim e il suo Advisor, l’artista Hilla Rebay, hanno iniziato a collezionare dipinti, lavori su carta e sculture già a partire dal 1929. Ultimi giorni per visitare la mostra al Guggeneheim, dove i lavori sono orchestrati con ordine cronologico lungo la spirale che caratterizza l’architettura del Museo. La retrospettiva viaggerà a breve all’ Art Institute di Chicago (2.10.2016–03.01. 2017) e al Los Angeles County Museum of Art (02. 12–06. 18.2017).
Il catalogo che accompagna la mostra è annunciato come il libro più esaustivo sul lavoro di Moholy-Nagy in lingua inglese, inclusivo di lavori realizzati con ogni media: pittura, scultura, fotografia, graphic design e film. Oltre alla presentazione della vita e delle opere i saggi si soffermano anche su tematiche specifiche come quelle della conservazione dei lavori di Moholy – Nagy e il suo impatto nella ridefinizione dell’artista in ambito sociale, dando – comprensibilmente – particolare attenzione agli anni americani e alla sua leadership quando all’Institute of Design di Chicago.
Moholy-Nagy: Future Present, Guggenheim Museum, New York, fino al 7 settembre, 2o16
The Art Institute di Chicago (2.10.2016–03.01. 2017) – Los Angeles County Museum of Art (02. 12–06. 18.2017)
immagini (cover 1) Installation view: Moholy-Nagy: Future Present, Solomon R. Guggenheim Museum, New York, May 27–September 7, 2016. Photo: David Heald © Solomon R. Guggenheim Foundation (2) Dual Form with Chromium Rods, 1946. Plexiglas and chrome-plated brass, 92.7 × 121.6 × 55.9 cm. Solomon R. Guggenheim Museum, New York, Solomon R. Guggenheim Founding Collection 48.1149 © 2016 Hattula Moholy-Nagy/VG Bild-Kunst, Bonn/Artists Rights Society (ARS), New York. Installation view: Moholy-Nagy: Future Present, Solomon R. Guggenheim Museum, New York, May 27–September 7, 2016. Photo: David Heald © Solomon R. Guggenheim Foundation (3) László Moholy-Nagy. A II (Construction A II), 1924 Oil and graphite on canvas, 115.8 × 136.5 cm. Solomon R. Guggenheim Museum, New York, Solomon R. Guggenheim Founding Collection 43.900 © 2016 Hattula Moholy-Nagy/VG Bild-Kunst, Bonn/Artists Rights Society (ARS), New York (4 -5) Installation view: Moholy-Nagy: Future Present, Solomon R. Guggenheim Museum, New York, May 27–September 7, 2016. Photo: David Heald © Solomon R. Guggenheim Foundation