MoRE Museum of Refused and Unrealised Art Projects, museo digitale che da quasi dieci anni indaga la tematica del progetto artistico non realizzato, propone un convegno online dedicato alle nuove prospettive progettuali emerse in ambito artistico, espositivo e critico durante e a seguito della pandemia: a settembre saranno proposte tre date ricche di interventi e dibattiti su questi temi, che vedranno alternarsi le voci di artisti, ricercatori, storici dell’arte, curatori italiani e internazionali.
In questo particolare momento storico le ipotesi del non realizzato e le questioni legate alla digitalizzazione, due temi di ricerca per MoRE, sembrano essere centrali nel dibattito sulla progettazione artistica, sulla dimensione espositiva e sulla natura dell’archivio e del museo.
A nove anni dalla sua nascita e a otto anni dal primo dossier che raccoglieva gli atti del convegno presso il Museo del Novecento di Milano, MoRE vuole interrogarsi nuovamente sui temi del progetto artistico, sui motivi che possono mettere in discussione la realizzazione di un’opera d’arte, sulle potenzialità degli strumenti digitali per preservare, valorizzare e animare il patrimonio storico artistico.
The lockdown of the projects, una conferenza curata da Elisabetta Modena, Valentina Rossi, Marco Scotti, Anna Zinelli, organizzata dal MoRE. a Museum of Refused and Unrealised Art Projects, in collaborazione con il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Istituzione Bologna Musei e CAPAS – Università di Parma, sarà trasmessa in diretta ogni giovedi dal 16 al 30 settembre, su Zoom e sulle pagine Facebook dei partner ufficiali.
Nello specifico, ripartendo da una valutazione su quanto abbiano inciso le misure di contenimento della pandemia sulle attività espositive e in generale sull’intero sistema dell’arte, questo convegno vuole interrogarsi su come sono cambiati i progetti delle opere e le relative modalità progettuali degli artisti, sulle modalità con cui sono eventualmente state riformulate le opere e sulle relative pratiche digitali.
Alla luce di quanto avvenuto – la pandemia e l’isolamento – sono emerse nuove prospettive di lettura legate alle ricerche artistiche o alla conservazione e trasmissione della memoria del lavoro? Alternando voci di artisti, ricercatori, storici dell’arte e curatori questo convegno affronta un cambiamento radicale del nostro modo di pensare il progetto artistico e le sue possibilità di realizzazione.
Nel corso delle tre giornate di lavoro, articolate in conferenze, interviste e dialoghi a più voci e dedicate rispettivamente a Il progetto artistico non realizzato, Il non realizzato tra museo e archivio e Le istituzioni culturali e il digitale, più di trenta studiosi e curatori italiani e internazionali porteranno il proprio contributo.
Gli interventi di queste giornate di studio saranno raccolti in un dossier monografico pubblicato dalla rivista scientifica dell’Università di Parma “Ricerche di S/Confine”.
(dal comunicato stampa)
MoRE è un progetto prodotto dall’Associazione culturale Others. Il sito www.moremuseum.org è composto da un archivio di progetti interamente in formato digitale, uno spazio riservato a esposizioni temporanee, e una sezione destinata a ospitare interventi critici e approfondimenti sul tema del “non realizzato”. Con l’obiettivo di conservare e valorizzare progetti non realizzati di artisti intorno a MoRE si è costituito un network di professionisti provenienti dal mondo dell’arte contemporanea, storici dell’arte, critici, curatori e esperti del settore, che contribuiscono con le loro diverse professionalità alla crescita del progetto.
The lockdown of the projects, a cura diElisabetta Modena, Valentina Rossi, Marco Scotti, Anna Zinelli
16.09.2021 – 30.09.2021, 16.00 – 19.00, MoRE Museum of Refused and Unrealised Art Projects
Comitato Scientifico: Lorenzo Balbi (MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Istituzione Bologna Musei), Cristina Casero (Università di Parma), Sara Martin (CAPAS, Università di Parma), Cesare Pietroiusti (Artista, Azienda Speciale Palaexpo, Roma), Alberto Salarelli (Università di Parma), Francesca Zanella (Unimore Università degli studi di Modena e Reggio Emilia).
Immagine: Lorenzo Scotto di Luzio, «Scala mobile con deserto», 2012, courtesy l’artista e MoRE museum