Nel corso dell’’emergenza sanitaria, informazioni, mostre attività, ogni cosa imperversa online. E’ importante anche capire quale sia la natura di questo spazio dove stiamo tutti evaporando. Molti artisti si sono occupati del mondo informatico per rivelarne i retroscena, per portare sulla superficie la loro struttura così come le loro dinamiche. Alcune gallerie e istituzioni li hanno seguiti con particolare interesse. Arebyte Gallery è tra questi, realtà no profit londinese da diversi anni interessata a presentare e valorizzare artisti che hanno seguito questo mondo tecnologico dai suoi albori e lo ha fatto sempre con grande attenzione per il territorio. Olia Liana è tra pionieri di sperimentazioni su internet, quando esprimersi attraverso una mailing list era considerata una forma d’arte, quando con grande semplicità tecnica, sperimentava con il linguaggio html le potenzialità di internet per estendere la sua ricerca cinematografica in narrative ipertestuali e interattive. Il suo lavoro ha proseguito nel tempo, attiva e incisiva nei dibattiti che hanno dato forma alla teoria della media art.
La sua prima retrospettiva londinese Best Effort Network, programmata prima che il mondo cambiasse rotta con l’invasione di un virus, è ora online e include una serie di lavori realizzati tra il 2013 e il 2020.
Il suo lavoro – così leggiamo anche nel comunicato – indirizza la natura sistematica di internet attraverso manifestazione di intimità tra hardware, software e la mediazione umana. Internet diventa uno spazio narrativo ideale impiegando i suoi stessi strumenti: gif, browsers, hyperlink. Tutto può diventare uno strumento narrativo eccezionale con il suo impiego fuori dalle abitudini convenzionali di navigazione.
Network Portraits Series, per esempio, è un trittico da visualizzare, con tre diversi browser, uno per ogni componente, incluso Tor, il browser utilizzato per entrare nel dark web.
Summer (2013) è un’animazione dove l’artista nuota avanti e indietro in un loop infinito. Diciotto immagini sono collocate in 26 siti diversi. Ciascun sito ridirige il browser da un server all’altro, per farla diventare: ‘animazione ad domini incrociati’. La narrativa che costruisce l’animazione dipende dalla struttura del web. Se un anello di questo intreccio comunicativo si perde il lavoro si rompe.
Best Effort Network (2015/ 2020) si riferisce al viaggio che i pacchetti dati compiono per arrivare a destinazione. Il sistema di invio non garantisce nulla rispetto alla data di arrivo o alla qualità del materiale. Rende visibile così tutto ciò che accade nell’interregno e le responsabilità nei mondi della politica, dei social network e del consumismo. In questo progetto-esperimento sono complici diverse locations: HeK (Basel), The Photographers’ Gallery (London), the Open Data Institute (London) and BOM (Birmingham Open Media,Birmingham).
Hosted (2020) il lavoro più recente, è una animazione in 70 frame, ciascuno caricato da un host service diverso. Nella formalizzazione di un flip book Hosted «non è tanto sulla mancanza di controllo ma anche sulla sua riconquista». Si acquisisce consapevolezza dello spazio del browser, necessario mediatore per le nostre operazioni anche con materiali di nostra proprietà e fattura.
In questo momento di crisi dove internet è diventato il nostro spazio, prima ancora di essere investiti da grandi quantitativi di informazioni, attività e quant’altro è importante capirne la struttura e acquistarne consapevolezza, soprattutto alla luce del fatto che gli interessi in questo spazio si stanno moltiplicando esponenzialmente. Mettiamoci in ascolto con l’aiuto di artisti che questo mondo lo hanno seguito sin dalla nascita e che, avendone seguito tutte le sue evoluzioni, sono in grado di rivelarne funzioni e manipolazioni. Oltre alla mostra online sul sito potete sfogliare il booklet e prenotarvi per la sua conferenza online il 30 aprile, 2020.
Olia Lialina. Best effort network, Arebyte Gallery, London, online
immagini: (cover 1) Olia Lialina. «Summer», 2013, courtesy of the artist (2-3) Olia Lialina, «Hosted», still 2020 courtesy of the Artist (4) Olia Lialina, «best effort network», 2015 – 2020, courtesy of the Artist