Quiet Ensemble ha partecipato a DIGITALIVE 2018 con Back Symphony, concerto sinfonico di oggetti semplici e meccanici che prende vita dal backstage. Questo duo artistico (Fabio di Salvo e Bernardo Vercelli) è nato nel 2009 dall’unione di punti di vista ed esperienze differenti per esplorare le possibilità estetiche delle nuove tecnologie derivanti dalle tecniche dell’interattività. Fabio Di Salvo si è dedicato alla sperimentazione e ideazione di opere video interattive utilizzando moderni software di manipolazione audio video. Bernardo Vercelli si è laureato in scenografia teatrale in Norvegia e, successivamente, ha lavorato come light designer a Copenhagen, Danimarca. «Abbiamo cominciando facendo suonare i pesci rossi, seguendo poi il lento percorso delle lumache con la luce. Oggi stiamo sperimentando il suono della luce – così si racconta il duo intervistato durante l’evento – e tentiamo di svelare le microscopiche meraviglie nascoste al nostro sguardo distratto».
In Back Symphony si è assistito ad una graduale costruzione dello spettacolo. Il backstage è stato portato in scena un elemento alla volta, partendo da un palco inizialmente vuoto. Di Salvo e Vercelli si sono mossi tra cavi, microfoni, luci stroboscopiche ed altra apparecchiatura, facendosi registi di una performance di collaborazione tra umano ed inumano, figure complementari di una coreografia di luci che ritmicamente ha cominciato a squarciare il buio della sala.
Lo spazio si è quindi animato in un crescendo dinamico di alternanze coinvolgenti, contrasti di luce-ombra e sonorità inaspettate governate dalla ritmica del caso. Come un esercito marciante, le luci dominavano l’area, cadenzando il battito di un potente balletto meccanico di fari motorizzati, le cui intense vibrazioni risuonavano pervadendo la sala. Oggetti scenici e luci stroboscopiche, alternandosi hanno dato vita ad una complessa messa in scena, un concerto sinfonico che man mano ha assunto vita propria emancipandosi dal supporto umano non più necessario.
Da sempre impegnati nella ricerca artistica a cavallo tra musica, arti visive e nuove tecnologie, Bernardo Vercelli e Fabio Di Salvo lavorano al rapporto tra immagine e suono. Ancora una volta, sono luce e suono ad essere protagonisti di una performance live. Il duo da vita a soggetti composti da un perfetto connubio di elementi, unione tra immaginario, concreto ed astratto, equilibrio tra casualità e controllo, propri del rapporto tra natura e tecnologia. «Abbiamo sviluppato un forte interesse nell’universo della luce, nello specifico del ‘suono della luce’», così rimarcano i due artisti. «Gli oggetti si trasformano in soggetti – proseguono – e ci regalano diverse prospettive. La funzionalità meccanica dell’oggetto diventa metodo comunicativo, per alcuni incomprensibile per altri chiaro e definito».
In prima nazionale nello spazio della Pelanda al Mattatoio di Roma, dal 4 al 5 Ottobre, e nella cornice di DIGITALIVE18, i Quiet Ensemble hanno dato vita e rivelato l’anima di un’orchestra non umana, al confine tra luce ed ombra, palco e backstage. Back Symphony ha movimentato lo spazio scenico con un’insolita coreografia di luci e sonorità, in dialogo tra loro e proiettati in ogni direzione.
Noemi Saia
Questo articolo è parte della sezione speciale che Arshake dedica a BACKSTAGE / ONSTAGE, il progetto che ha portato 24 studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma dietro le quinte del DIGITALIVE18, nuovo format dedicato all’arte digitale curato da Federica Patti e parte del Romaeuropa Festival. Gli articoli, pubblicati con cadenza settimanale, costruiscono la memoria delle opere e degli artisti che sono stati presenti, catturando i momenti salienti della ‘vitalità’ dei lavori performativi, ma anche dei loro protagonisti. La struttura dei contenuti è stata concepita su ispirazione della Metodologia del Progetto di Antoni Muntadas, come proposto da Valeriana Berchicci.
immagini: (all) Quiet Ensemble, «Back Symphony», Digitalive, Romaeuropa Festival 2018, photo: Maria Giovanna Sodero, Eleonora Mattoni realizzate per il progetto BACKSTAGE / ONSTAGE, sinergia tra Accademia di Belle Arti di Roma, Romaeuropa Festival, con il supporto di Arshake. Video: Ambra Lupini e Alex Fanelli, grafica: Chiara Arena, Giulia Blasi, Davide Musitano