È un volume da non perdere REWINDItalia. Early Video Art in Italy / I primi anni della videoarte in Italia, dedicato alle origini delle sperimentazioni artistiche con il video in Italia. I curatori Laura Leuzzi e Stephen Partridge, che per l’Università di Dundee (Scozia) conducono una ricerca su video e film d’artista, propongono uno studio articolato che esamina con rigore le principali tematiche relative a quel complesso fenomeno artistico, profondamente connesso all’evoluzione tecnologica, noto come videoarte. Privilegiando un approccio transgenerazionale, il volume presenta le riflessioni di alcuni dei principali protagonisti della videoarte italiana, artisti, critici, curatori e galleristi che sono stati, e tutt’oggi sono, instancabili promotori degli studi sulle esplorazioni del video in ambito artistico.
Vittorio Fagone legge la storia della videoarte come «presente continuo» secondo diverse categorie e prospettive mentre il contributo di Renato Barilli si focalizza sull’esperienza bolognese di Gennaio 70. Degni di nota anche gli interventi di storici dell’arte, critici e ricercatori come Don Foresta, Silvia Bordini, Cosetta G. Saba, Mirco Infanti, Simonetta Fadda, Grahame Weinbren, Cinzia Cremona, Sean Cubitt, Marco Maria Gazzano, Valentina Valentini, Bruno Di Marino, Adam Lockhart, Emile Shemilt, Sandra Lischi, Valentino Catricalà, che prendono in esame diversi aspetti legati all’uso del video in arte, dalle attività espositive alla produzione, dai protagonisti all’interazione con altri linguaggi e aree geografiche, dall’estetica ai materiali, dalla fruizione alla documentazione. Di fondamentale importanza il ruolo svolto da gallerie e centri di sperimentazione votati all’arte elettronica e multimediale come art/tapes/22 fondato da Maria Gloria Bicocchi a Firenze, il Centro Video Arte di Palazzo dei Diamanti a Ferrara diretto da Lola Bonora, la Galleria del Cavallino di Paolo e Gabriella Cardazzo a Venezia, dove è ancora attivo l’ASAC, Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia, che vanta una pregevole raccolta di opere video. Tra innovazioni e mutamenti, scambi e contaminazioni, oltre a Nam June Paik, Wolf Vostell, Steina e Woody Wasulka, riconosciuti tra i fondatori della videoarte, il volume pone l’attenzione su artisti italiani dall’altissimo profilo, tra cui si annoverano Luciano Giaccari, fra gli autori dei testi presenti in REWINDItalia, Luca Maria Patella, Studio Azzurro, Gianni Toti, Fabrizio Plessi, Luigi Viola, Guido Sartorelli, Federica Marangoni, Claudio Ambrosini e molti altri ancora.
REWINDItalia, strumento utile e prezioso, traccia un quadro particolareggiato delle riflessioni maturate in ambito artistico e critico in merito al rapporto tra video e arte contribuendo a definire il panorama della video arte italiana non soltanto come fertile terreno di attività e ricerca ma anche come scenario di prim’ordine e rilevanza internazionale. Il volume, di 350 pagine edito in italiano e inglese, è corredato da un ricco apparato iconografico ed è distribuito in Italia da KINEMA.
Laura Leuzzi e Stephen Partridge (a cura di), Early Video Art in Italy / I primi anni della video arte in Italia, John Libbey Publishing; Bilingual edition, 2015
immagini (cover 1) Copertina del volume. Immagine: Studio Azzurro, Vedute (quel tale non sta mai fermo), 1985, Palazzo Fortuny, Venice. © Studio Azzurro Produzioni (2) Mario Sasso, La Gioconda Paintbox, 1986. Courtesy of the artist (3) Luca Maria Patella, Grammatica dissolvente – Gazzùff! Avventure & cultura, 1974-75. © Luca Maria Patella.