Per l’edizione 2020 la Biennale di Shanghai, si dispiegherà in un crescendo, nell’arco di otto mesi, coinvolgendo artisti, activist, istituzioni, e si svolgerà in tre fasi tra novembre 2020 e giugno 2021 con la collaborazione di un team di curatori: YOU Mi, Marina Otero Verzier, Lucia Pietroiusti, e Filipa Ramos.
Dal titolo 水体 Bodies of Water, la 13a Biennale di Shanghai si impegnerà in processi di alleanza planetaria contando sulla collettività trans-pecie. Esplorando forme di solidarietà fluida, la Biennale invita gli artisti a pensare oltre le narrative incentrate sull’uomo e sulla nazione, mettendo assieme discussioni relative al corpo con quelle legate all’ambiente.
«Dalla profondità e dal tempo di un respiro fino all’evoluzione di un ecosistema – afferma il curatore capo Andrés Jaque – la Biennale riflette su come le collettività siano state rese tangibili e i corpi raccolti in una comunità umida, esplorando una varietà di forme di acquosità. Oltre i confini della carne e della terra, la proposta curatoriale considera quanto respirare, trasfondere, lavare, e decomporre siano modi con i quali i corpo esiste assieme».
La Biennale si addentra nella storia e nella geografia di Shanghai e il sito dedicato a questa Biennale. La città è connessa ai 5.000 metri che discendono dalla Mar della Cina nelle acque che intersecano i fiumi Huangpu e lo Yangtze.
Le particelle trascinate per più di 6,300 kilometri di sedimenti sono metabolizzati da piante commestibili al Delta dello Yangtze, il sito agricolo più fertile di tutta la Cina. Materia organica e minerale, in viaggio sospesa come parte del corpo dell’acqua, viene poi re-incorporata. L’acqua fluisce ricostruendo le geografie e vivacizzando gli organismi, non senza lottare.
Questa edizione è rivolta a nutrire l’arte come ecosistema di pratiche strettamente connesse a forme differenti di conoscenza, umana e non umana, ai sensi e all’intelligenza. In stretta collaborazione con le università e i network di Shanghai, di spazi indipendenti e attivisti, la Biennale sarà costruita sull’interdipendenza con la scienza, costrutti sociali, tecnologia e modi di spiritualità. Piuttosto che presentare l’arte come qualcosa di autonomo, fornisce una piattaforma per conoscere la diversità nella quale ricerca e conoscenza si avverano e si diffondono.
La Biennale, opererà in un crescendo nel corso di otto mesi e in tre fasi:
PHASE 01: A WET-RUN REHEARSAL. November 10–14, 2020. Un summit porta assieme lavori concepiti come assemblea performativa che ha luogo negli spazi dedicati così come tra i network e gli spazi lungo il fiume Yangtze, così come online.
PHASE 02: AN ECOSYSTEM OF ALLIANCES. November 15, 2020 – April 9, 2021. Il progetto confluisce in infrastrutture dove la vita comune online e offline prende luogo. Questo include canali per dirette TV, social media, programmi universitari, e una serie di interventi sulle dinamiche urbane.
PHASE 03: AN EXHIBITION. April 10 – June 27, 2021. La Biennial si dispiega con Festival e una mostra che si estenderà ad una serie di locations lungo il fiume Huangpu River e nella città di Shanghai.
13, Shanghai Biennale, a cura di YOU Mi, Marina Otero Verzier, Lucia Pietroiusti, e Filipa Ramos, Novembre 2020 – Giugno 2021