Il 15 giugno Barcellona apre le porte al suo ormai storico Sónar Festival, uno dei più importanti ritrovi per la musica elettronica che anima tutta la città catalana e che quest’anno avrà luogo al Palau de Congressos de Fira Montjuïc. Il Sónar Festival a Barcellona si riconferma punto d’incontro internazionale per connettere il mondo della musica con quello dell’arte, della tecnologia e dei nuovi media. E con questo in mente da qualche anno accanto al Festival è nata la sezione Sónar + D che, dal 2013, riunisce artisti, tecnologi, musicisti, registi, designer, pensatori, scienziati, imprenditori, maker e hacker per dare una visione completa su come la creatività sta cambiando il nostro presente ed immaginare le possibilità future.
Quest’anno il Festival, e in particolare la sezione di questa programmazione è dedicato all’Intelligenza Artificiale e al suo impatto sulle arti. Il programma prevede la partecipazione di esperti, organizzazioni e aziende provenienti da 30 Paesi, con un mix di rappresentanti delle comunità artistiche, scientifiche e tecnologiche internazionali e locali.
Quest’anno sono presenti l’artista visivo Weirdcore, collaboratore abituale di Aphex Twin, Stefanos Levidis di Forensic Architecture, il produttore, scrittore e pensatore Elijah, la specialista di etica dei robot Kate Darling, presentata da SEIDOR, gli studi creativi di Barcellona Domestic Data Streamers e Playmodes, oltre ad altri studi del Regno Unito e del Giappone, Universal Everything e Rhizomatiks. Sono presenti anche progetti dell’Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique (L’Ircam) di Parigi, del Barcelona Supercomputing Centre (BSC), dell’Università di Aalto in Finlandia, della Tokyo Denki University, dell’Università di Arti Applicate di Vienna, dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina di Barcellona e dell’Università Norvegese di Scienza e Tecnologia. Sónar+D continua inoltre la sua lunga collaborazione con l’Universitat Pompeu Fabra (UPF) e l’Universitat Politècnica de Catalunya (UPC), che saranno entrambe presenti in varie forme durante il fine settimana. Ci saranno anche progetti di nomi famosi come Pioneer DJ, Tribe XR e Teenage Engineering, oltre a startup e aziende locali come Befaco e Plankton Electronics. Tra le decine di esperti di vari settori ci saranno i direttori artistici del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e del più importante laboratorio di ricerca del mondo, il Centro europeo per la ricerca nucleare (CERN). A loro si uniranno i rappresentanti del Centro Digitale MEET di Milano, di Ableton, di SoundCloud, oltre ai membri dei collettivi Black Artist Database e Water & Music. Inoltre, il Sónar+D 2023 comprenderà una dozzina di masterclass e molteplici attività professionali e di networking. Completano un programma ambizioso e trasversale che si rivolge sia ai professionisti che ai curiosi del pubblico del Sónar.
Il programma comprende anche un secondo grande asse tematico, con attività che si concentrano su come la comunità artistica sta rispondendo, sensibilizzando e diffondendo informazioni sull’emergenza climatica. Attraverso spettacolari performance multischermo e spettacoli tecnologicamente avanzati, il pubblico sarà invitato a riflettere in modo nuovo sul nostro rapporto con il pianeta.
Il Sónar+D offre anche una sede per nuove narrazioni musicali e tecnologiche, che attraversano generi e formati. Qui il pubblico può incontrare la parte vitale del DNA di Sónar: la sperimentazione artistica.
Da Kode9 a Daito Manabe, da Nosaj Thing a Jokkoo Collective, da Max Cooper e Oneohtrix Point Never a Desert, CLARAGUILAR e Ryoji Ikeda. Senza contare gli headliner delle celebrazioni del Sónar by Night di quest’anno: il nuovo show di Aphex Twin e lo spettacolare spettacolo immersivo e tridimensionale HOLO di Eric Prydz.
Nell’ambito del programma SonarExtra di quest’anno, torna SonarMies al Padiglione Mies van der Rohe. Reprocessing… Piano+AI” vedrà diversi artisti di Sónar 2023 interagire con l’intelligenza artificiale attraverso il pianoforte. C’è anche Digital Impact, la prima mostra di arte interamente digitale a Barcellona, visitabile durante il festival presso il Disseny Hub Barcelona.
Project Area è la nuova area espositiva di Sónar+D, una vetrina di oltre 80 opere e prototipi, la maggior parte dei quali è stata selezionata attraverso una Open Call internazionale.
Suddivisa in aree tematiche, quest’anno sono stati esposti musica e suono, progetti visivi e immersivi (Realtà Virtuale e Realtà Aumentata), videogiochi, oltre a strumenti e utensili sviluppati da artisti, studi creativi, startup, centri di ricerca, università e aziende.
Tra i punti salienti, la miscela creativa di suono, luce e tecnologia al microscopio dell’artista neozelandese Antony Nevin, sviluppata durante una residenza presso l’Institut for Research in Biomedicine (IRB) di Barcellona, e una macchina del Museo Nacional de Ciencias y Tecnología de Madrid che converte le radiazioni cosmiche in musica e luce. Il collettivo di Barcellona Domestic Data Streamers – che terrà una masterclass al Sónar+D – propone un’opera sonora interattiva che abbandona la tecnologia digitale per oggetti sonori “analogici”, mentre gli innovativi strumenti di Playtronica reintroducono il senso del divertimento nel fare musica. I pezzi di Entangled Others e First Life esplorano il nostro rapporto con il mondo naturale utilizzando l’intelligenza artificiale; quest’ultimo è stato creato in collaborazione con la BBC e David Attenborough per riportare in “vita” virtuale specie estinte. Il famoso collettivo di progettazione creativa Universal Everything, che farà parte del programma di masterclass di quest’anno, porterà una selezione delle sue applicazioni di Realtà Aumentata (AR) per farle provare al pubblico.
A loro si aggiungono i lavori di L’Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique (L’Ircam) di Parigi, dell’Università di Aalto in Finlandia, dell’Università Denki di Tokyo, dell’Università di Arti Applicate di Vienna e dell’Università Norvegese di Scienza e Tecnologia, tra gli altri. Nell’ambito della sezione musicale, saranno presenti esposizioni di Pioneer DJ e Tribe XR; una vetrina di produttori di sintetizzatori modulari con artisti del calibro di Befaco e Teenage Engineering, e molti altri.
Sónar+D ospiterà anche due forum aperti al dibattito e alla riflessione. Il primo, organizzato in collaborazione con HacTe, esplorerà l’intersezione tra arte, scienza e tecnologia, mentre il secondo si concentrerà sull’innovazione nell’industria musicale. Ci saranno anche due simposi: l’International Symposium on Soundscape, Advanced Music & AI, organizzato in collaborazione con l’Universitat de Barcelona (UB), e l’AI & Web3 Creatives Summit, organizzato in collaborazione con l’Universitat Pompeu Fabra (UPF).
Tra le decine di esperti di vari settori, i principali invitati sono i direttori artistici del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e del più importante laboratorio di ricerca del mondo, il Centro Europeo per la Ricerca Nucleare (CERN), oltre a ospiti di istituzioni come la Fondazione Spagnola per la Scienza e la Tecnologia (FECYT), il Centro di Supercalcolo di Barcellona (BSC) e il Centro Digitale MEET di Milano. Inoltre, rappresentanti di aziende come Ableton e SoundCloud e membri dei collettivi Black Artist Database e Water & Music.
Oltre all’IA e alle connessioni tra arte, scienza e tecnologia, altri due temi costituiscono la spina dorsale del programma di quest’anno. Lo studio creativo Playmodes (Spagna) insieme all’UPC, Stefanos Levidis di Forensic Architecture (Grecia) e Jana Winderen (Norvegia) mostrano come la comunità artistica stia lanciando l’allarme e diffondendo informazioni sull’emergenza climatica. Ci saranno anche interventi incentrati sulla controcultura digitale e sui nuovi linguaggi visivi del web, con gli artisti visivi Weirdcore – che collabora regolarmente con musicisti come Aphex Twin – e Parafeno, quest’ultimo in conversazione con l’icona queer e performer spagnola Samantha Hudson.
Di anno in anno, il Sónar+D offre uno spazio, attraverso i palchi del festival, a nuove narrazioni musicali e tecnologiche, che attraversano generi e formati. È qui che il pubblico entra in contatto con una parte vitale del DNA originale del Sónar: la sperimentazione artistica.
Da Kode9 a Daito Manabe, da Nosaj Thing a Jokkoo Collective, da Max Cooper e Oneohtrix Point Never a Desert, CLARAGUILAR e Ryoji Ikeda. Senza dimenticare gli headliner delle celebrazioni del Sónar by Night di quest’anno: un nuovo show di Aphex Twin e lo spettacolare spettacolo immersivo e tridimensionale HOLO di Eric Prydz.
Sónar Festival, Sónar+D, Barcellona, maggiori info sul calendario degli eventi sul sito, 15 – 18.06.2023