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A breve a Roma apre lo Spring Attitude, il Festival di Musica Elettronica, che dallo scorso anno abbraccia arte e media con la sezione Spring + On, curata da Caterina Tomeo. Ospitato nella cornice del MAXXI, il Festival inaugura il 19 maggio per proseguire il 20 maggio all’ex caserma Guido Reni. Si esibiranno protagonisti della scena elettronica mondiale, fra cui gli AIR, Gold Panda, Pantha du Prince, Matthew Herbert, Clap! Clap! Durante l’opening al MAXXI, John Duncan – il padre della sperimentazione sonora e performativa radicale – si esibirà con una performance audiovisiva e un concerto inediti in cui coinvolgerà attivamente i partecipanti del workshop che terrà il giorno precedente.
La performance site specific Altera LVSS, prodotta dalla società Catenate, altro sponsor del Festival, illuminerà per la prima volta nella storia del Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, attraverso l’uso sapiente delle tecniche di videomapping, le vertiginose geometrie realizzate dall’architetto Zaha Hadid.
Davic Nod porterà invece per la prima volta in Italia il live act che ha inaugurato il SONAR de dia di Barcellona nel 2015: un’esperienza percettiva e sensoriale, attraverso suoni sperimentali, drone music e rumori, che ciascuno spettatore vivrà in modo personale per esplorare la psicoacustica e i limiti percettivi dell’udito umano.
The Right Place Where Not To Be, il progetto audio/video sviluppato dall’album di Giorgio Gigli, in anteprima a Spring Attitude 2016, evocherà visivamente gli scenari descritti dalla sua musica e raccontati nel testo/concept all’interno del disco: il progetto video è dell’artista multimediale Alessandro Gianvenuti (aka Lord Z).
Deep Dream è il sogno profondo dei NONE, collettivo artistico con base a Roma che si muove sul confine tra arte, design e ricerca tecnologica: un’installazione multimediale e immersiva che prende spunto da un algoritmo scoperto involontariamente da Google. Un lavoro che procede per associazioni visive catturando file dal database google-immagini, interpretando la realtà attraverso un immaginario condiviso in costante evoluzione. Grazie ad un allestimento innovativo composto da un tunnel interamente formato da specchi, video e luci, il visitatore è immerso in uno spazio infinito di immagini randomiche, un bombardamento visivo e sonoro che lo proietta in uno streaming di dati senza dimensione. I contenuti dell’installazione sono il riflesso della nostra attività virtuale, una rielaborazione di ciò che condividiamo sulla rete. Un flusso di coscienza collettiva per restituire una visione psichedelica dei nostri post: gattini, selfie, fail, tutorial, pornografia.
La sezione Arts & New Media proseguirà il 20 maggio presso l’ex Caserma Guido Reni con la performance collaborativa Sound&Communities, a cura del musicista e sound artist Francesco Giannico e con il coinvolgimento attivo degli studenti della Rome University of Fine Arts che riprocesseranno in tempo reale i field recordings raccolti nel quartiere pinciano di Roma durante un suo workshop.
Fra performance e estetica relazionale, Alex Cremonesi – autore musicale e letterario, oltre che video-artista e fondatore dei La Crus – presenterà Vinyl in Canvas, il live set del suo nuovo progetto musicale realizzato in collaborazione con l’artista visiva sudcoreana Hye Rim Lee, il pittore tedesco Eckehard Fuchs, i video artisti italiani Masbedo, l’attrice croata Lea Mornar e la direttrice della Columbia University School of the Arts Carol Becker, alcuni dei quali hanno realizzato il “centrino d’artista” che l’acquirente di una delle 200 copie dovrà rompere per far suonare il disco.
Otolab, il collettivo milanese di musicisti, dj, videoartisti, web designer, grafici e architetti, presenterà per la prima volta a Roma Punto Zero, una performance di luce e suoni spazializzati che costituisce un’esperienza sensoriale in cui il paesaggio reale scompare e si dissolve nell’architettura di luce che avvolge lo spettatore, distorcendone e riconfigurandone la percezione dello spazio.
Echoes of the Crowd è l’installazione interattiva del collettivo Metapherein che, fra ricerca artistica e scientifica, studia il rapporto fra espressione creativa e nuove tecnologie. Attraverso un pavimento interattivo e un live visual, l’opera crea un ambiente immersivo in cui passato e presente coesistono in maniera evidente ai sensi, un meta-luogo nel quale gli elementi dell’ecosistema trasforma il pubblico in spettatore attivo.
Grande novità di quest’anno la Sezione «Educazione», diretta da Caterina Tomeo in collaborazione con la Rome University of Fine Arts, con 3 workshop sulla relazione fra suono e arti visive curati da 3 figure di spicco della ricerca artistica contemporanea: John Duncan, il collettivo Otolab, e Francesco Giannico che con i loro workshop animeranno la RUFA (Duncan e Otolab) e il Museo Explora.
Spring Attitude Festival, 19-21 Maggio, Museo MAXXI – Ex Caserma Via Guido Reni – Spazio Novecento, Roma
immagini (cover 1) Altera Lvss (2) Davic Nod – Performance (3) NONE – Deep Dream (4) Alex Cremonesi (5) Otolab – Punto Zero, Macao.