Most Dismal Swamp sarà prossimamente ad Arebyte Gallery per presentare Swamp Protocol, compressione di dati di 18 artisi che lavorano tra media digitali, installazioni, performance, machine learning, musica, film e poesia. Tutto sarà remixato e presentato come installazione filmica che include una lavoro sonoro in 8 canali realizzato da produces e DJ Anni Nöps.
Swamp Protocol è il primo progetto di Most Dismal Swamp, una piattaforma e un’etichetta musicale che esplora l’ecologia contemporanea per come questa si è configurata nella molteplicità di logiche, sistemi, temporalità e realtà: un paradigma di mixed reality; un orizzonte paludoso.
Swamp Protocol mette a fuoco le abitudini endemiche che caratterizzano i paesaggi pauldosi, come si costruisce una comunità, come ci si impegna in un ambiente di questa natura (e vice versa?) Cosa si può imparare dai rituali emergenti e dalle procedure necessarie per navigare un tale spazio condiviso? C’è una razionalità collettiva emergente?
Most Dismal Swamp propone l’immagine della palude nella riproposizione di un mondo incomprensibile, paludoso appunto, da dove partire per costruire attorno possibili futuri attraverso progetti di collaborazione.
(dal comunicato stampa)
Swamp Protocol, Guest curated da Most Dismal Swamp, arebyte Gallery, Java House, 28.03 – 13.04.2019
Il progetto include lavori di: David Atlas, Iain Ball, Lara Joy Evans, Samuel Capps, Holly Childs, Lea Collet and Marios Stamatis, core.pan, Porpentine Charity Heartscape, Marija Bozinovska Jones with MBJ Wetware, Will Kendrick, Rachel McRae, Benoit Ménard, Sarah Montet, Anni Nöps, Eva Papamargariti, Jakob Kudsk Steensen, Viktor Timofeev, Kyle Zeto Thorne