Inizia, a breve, il TodaysArt Festival che quest’anno è incentrato sulla natura opaca e complessa dei sistemi algoritmici, traendo ispirazione da quanto affermato dall’artista svedese Jonas Lund:
“Sono bugie, dannate bugie e big data. Ogni aspetto della nostra vite quotidiana viene misurato e valutato – sia volontariamente, mentre ne siamo coscienti, sia in modo nascosto, dietro meccanismi opaci. Questi parametri rappresentano verità distorte, il fondamento e la giustificazione dell’intero processo decisionale. È la scienza dietro modelli apparentemente casuali e flussi d’informazione. Ma in che modo possiamo valutare, interrogare e criticare dati così ‘voluminosi’ che nessun essere umano sarà mai veramente in grado di afferrare?”
Con Dissense, gli artisti Chris Salter + TeZ presentano la loro nuova performance in cui le attività dell’organismo, i battiti del cuore, l’attività cerebrale e la contrazione muscolare, sono trasformate in uno spettacolo immersivo di suoni e luci. L’opera è ispirata alla famosa composizione Music for Solo Performer (1965), di Alvin Lucier, dove l’artista attivava una serie di strumenti a percussione con le sue onde cerebrali.
Quantum Music, creato da un gruppo di scienziati, ingegneri e dai pianisti LP Duo, apre il mondo della fisica quantistica a un pubblico più ampio e contribuendo alla creazione di un nuovo genere musicale e scientifico.
In Force Field, performance / installazione firmata dal duo creativo composto da Evelina Domnitch + Dmitry Gelfand, piccole gocce d’acqua lievitanti acusticamente, risuonano, vaporizzano e si ri-assemblano in sferoidi, toroidi e poligoni oscillanti mentre roteano quasi privi di deformazione. L’opera sfrutta contemporaneamente la tridimensionalità del suono, la fisicità elusiva dell’acqua, così come le dinamiche rotazionali dei corpi celesti e subatomici.
Centrale al tema di quest’anno è l’opera Happy or Not di Jonas Lund, appositamente commissionata per il Festival. Si tratta di una serie di opere a muro che sollevano domande su big data e algoritmi, invitando lo spettatore a lasciare dei feedback emotivi sulla propria esperienza con la mostra che sono raccolti, analizzati e integrati con altri dati per convergere nella video installazione si addentra in un futuro distopico.
Con la loro Predictive Art Bot Nicolas Maigret + Maria Roszkowska esplorano tematiche riguardanti l’Intelligenza Artificiale e la creatività in relazione all’arte. La loro installazione consiste in un computer con all’interno un algoritmo che combina i titoli di articoli sull’arte digitale, sull’hacktivism, sulla democrazia e sulle false notizie. Gli algoritmi generano titoli causali e radicali per opere futuristiche cyberpunk che non sono state ancora implementate o concepite da alcun essere umano.
Dietro Technoflesh c’è la designer e ricercatrice svizzera Simone C. Niquille. Nel suo progetto indaga i dati personali e la rappresentazione del corpo umano nello spazio virtuale. La sua installazione multischermo commissionata per l’evento, intitolata The Stranger, esamina l’applicazione della tecnologia del motion capture nelle indagini forensi. The Stranger interroga il potere dell’immagine decontestualizzata e dei raw data.
Greenscreen, un intervento-performance di Aram Bartholl nello spazio pubblico, cattura a caso i passanti attraverso uno schermo verde portatile, che diventano attori ignari di un set cinematografico. Con la sua opera, Bartholl tratta la tematica delle varie realtà alternative del nostro mondo di cui siamo parte in modo simultaneo.
Due opere filmiche sono proiettate nella Filmhuis: A lot of Sorrow di Ragnar Kjartansson, una pellicola che documenta la performance della band The National che ha suonato la canzone “Sorrow” per 6 ore ininterrotte al MoMA PS1. I Dance Alone di Bogomir Doringer è, invece, un progetto di ricerca a lungo termine che indaga il fenomeno del clubbing come un vero e proprio organismo utilizzando la documentazione area.
Il festival sarà distribuito in vari luoghi della città, accompagnato da un esteso “Context Programme” che presenta una serie di panel, workshop, presentazioni e talk che trattano il tema centrale della complessità algoritmica, dell’etica, della tecnologia blockchain, delle nuove democrazie e del futuro della musica.
Todays Art Festival 2017, 22-23.09.2017, The Hague, Netherland
immagini: (cover 1) TodaysArt 2016 – HiroakiUmeda – Intensional Particle ph_Jan Rijk (2) Chris Salter + TeZ – Dissense (3) LP Duo – Quantum Music (4) Evelina Domnitch + Dmitry Gelfand – Force Field (5) Jonas Lund_Happy or Not (6) Nicolas Maigret + Maria Roszkowska – Predicative Art Bot (7) Technoflesh- The Stranger (8) Aram Bartholl – Greenscreen (9) TodaysArt 2016, Theater aan het Spui, Den Haag, September 24th 2016.