Lo studio di arte e design Ultravioletto è stato invitato al Romaeuropa Festival. Digitalive19 con Con Sonic Arms, una danza di braccia meccaniche, luci e immagini, coreografia basata sulla musica generativa in cui i movimenti di un robot e il flusso sonoro si legano indissolubilmente. Attraverso un atteggiamento interdisciplinare e collaborativo, Ultravioletto esplora le possibilità che si trovano tra campi analogici e digitali, per esaminare il rapporto tra uomo e tecnologia.
Sonic Arms è un progetto in continua evoluzione che si presenta, nello specifico, attraverso quattro robot (in primo piano) e da altrettanti schermi retrostanti che prendono vita insieme ad una produzione audio – visiva.
Si è colpiti inizialmente dalla messa in azione dei 4 robot, composti da un braccio meccanico posto su un piedistallo e una luce al neon di tre intensità diverse che aprono letteralmente le “danze”. Nel corso dell’installazione i movimenti si legano al video riprodotto negli schermi: composizioni geometriche, più o meno armoniose, accompagnano il curioso e asettico comportamento dei robot guidando la vista dell’osservatore in una dimensione virtuale in cui non vi è una vera e propria narrazione; il continuo alternarsi del primo e del secondo piano rende l’intera installazione univoca e omogenea.
Per Sonic Arms Ultravioletto ha programmato il software di controllo delle robot arms, implementandone la cinematica inversa e i protocolli di comunicazione tra i media. Ultravioletto ha sviluppato un framework per la generazione delle coreografie robotiche audio reactive.
Sonic Arms è fedele alla linea di ricerca che caratterizza il gruppo: lo spazio viene ripensato partendo dall’analogico, in cui apparati meccanici, sensori fisici e cinetici, vengono accolti dal sistema dell’interaction design che definisce i processi di scambio tra gli esseri umani e i sistemi meccanico-informatici. Il tutto viene manipolato dal sistema digitale che ridisegna il lavoro donando un equilibrio esperenziale tra opera e spettatore.
Già dal 2015, anno in cui Ultravioletto realizzò il suo primo lavoro presso le Terme di Diocleziano in Roma per il Festival del Cinema, la percezione dello spazio e del paesaggio sono modificate attraverso l’opera. In 405 Dialogues (405 nanometri è la lunghezza d’onda della luce visibile in questa installazione), secondo modalità diverse ma proseguendo nello stesso senso di ricerca, vi è una riflessione più intima tra spazio e luce: un flusso etereo di cento laser in continua evoluzione che dialogano con lo spazio.
Alessandra Castaldi
Questo articolo è parte della sezione speciale che Arshake dedica a BACKSTAGE / ONSTAGE, il progetto che ha portato per due anni consecutivi (2018 – 2019) un gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma dietro le quinte del Romaeuropa Festival. Digitalive, nuovo format curato da Federica Patti e dedicato all’arte algoritmica in continuazione di un interesse per le arti digitali che il Romaeuropa Festival ha manifestato da diversi anni, tempi non sospetti. Anche quest’anno, pubblicati con cadenza settimanale, gli articoli costruiscono gradualmente la memoria delle opere e degli artisti che sono stati presenti, catturando i momenti salienti della ‘vitalità’ dei lavori performativi, ma anche dei loro protagonisti. Il tutto diventa parte di un archivio che approfondisce e ferma nel tempo il lavoro performativo degli artisti che nell’ambito del Digitalive si è consumato in una forma time-based; si riallaccia inoltre a temi e generi del Romaeuropa Festival e agli argomenti trattati all’ordine del giorno da Arshake. Crediti
Ultravioletto è uno studio creativo che applica il design alla tecnologia emergente. Un team di professionisti direttori creativi, designer e programmatori che lavorano insieme per portare le nuove tecnologie multimediali nel campo della comunicazione. Si tratta di un’agenzia al servizio completo dell’ideazione, della progettazione e della realizzazione di progetti speciali in mostre, fiere, musei, esperienza del marchio ed eventi. Max Zomparelli, Bruno Capezzuoli, Francesco Bruno Viteri, Giulio Pernice e Tito Cetroni, i fondatori dello studio provengono dall’informatica, dalla produzione video, dalla mappatura di proiezioni e di giochi, di tecnologie VR e architettura per creare delle esperienze estetiche. Ultravioletto è interessato nel condividere le conoscenze stabilendo collaborazioni arte / scienza insegnando Interaction Design in istituzioni come IED (Istituto Europeo di Design) e nell’università “Sapienza” di Roma.
immagini: (cover 1) Ultravioletto – «Sonic Arms», REF19, cover photo (1): Cosimo Trimboli DIGITALIVE19, photo: Zhan Lianglu per il progetto BACKSTAGE /ONSTAGE, grafica: Chiara Coppola, Danila Domizi, Elisabetta Matonti.