Nostra Dimora è una mostra di un artista attivo a Roma, romano di adozione; un omaggio alla città eterna attraversata dal fiume Tevere dal quale, per molti storici, la città stessa prese il nome. Infatti l’antico corso d’acqua si chiamava Rumon (dopo aver avuto nome Albula, e poi Thybris).
La sede della mostra è un luogo privilegiato, adagiato sulla sponda del fiume Tevere, immerso in un parco di pini marini che rendono il paesaggio unico. Proprio con questo paesaggio, il video artista ha voluto relazionarsi. Le quattro installazioni da lui scelte dialogano con il luogo e mentalmente anche con la raccolta di arte contemporanea presente al Circolo. Invadono l’ambiente elaborazioni digitali, fotogrammi in movimento, coinvolgono lo spettatore sollecitando tutti i suoi sensi. L’effetto è ipnotico e onirico allo stesso tempo, lo spaesamento è accentuato dall’impercettibile confine tra elementi apparenti e occulti, la linea sottile tra vero, visibile e illusione.
Trimani crea installazioni video dai toni sobri e severi. È questa una delle principali caratteristiche dell’impostazione rigorosa e classica delle opere in mostra, che i visitatori della Sala degli Artisti avranno la possibilità di percepire attraverso l’eleganza formale delle sue composizioni.
Nel video, dal titolo Flussi, (girato sotto i ponti vicino all’isola Tiberina) vi è una forte attenzione ai capolavori della Storia dell’Arte: l’architettura dei ponti di Roma, sovrapposti l’uno all’altro, ricordano le architetture ardite di Piranesi. Una barriera illusoria li separa man mano che la luce dell’alba rivela uno scenario ricco di citazioni e di dettagli architettonici. Le immagini, apparentemente, al rallentatore trascinano lo spettatore in un mondo irreale. Solo gli ultimi fotogrammi riportano lo spettatore alla realtà.
Da altre sue installazioni emana una atmosfera onirica, dreamlike, evocatrice di un mondo fatto di sogni. La indiscernibilità emotiva ricercata da Antonio Trimani sottrae lo spettatore alla realtà abituale, più facilmente decifrabile. L’immenso masso sospeso a mezz’aria, nel video Rivelazione, sovrasta un paesaggio mediterraneo, svela e denuncia la fragilità del nostro mondo, la precarietà della nostra esistenza.
Negli ultimi anni la ricerca di Antonio Trimani si è concentrata su più recenti innovazioni tecniche: egli ha adottato gli schermi a LCD e a Led per poi modificarli/destrutturarli per i propri scopi artistici. Utilizza i media più moderni, i sistemi di registrazione più complessi e i video ad altissima definizione. Il risultato di questa sua passione per la tecnologia e per l’individuazione di nuovi strumenti espressivi è visibile sin dal primo impatto con le sue installazioni.
Come per le incisioni di Piranesi, alcune sue opere reinterpretano capolavori presi a prestito da correnti artistiche che hanno approfondito il tema dell’illusione immaginifica come Magritte e Salvador Dalì. La lettura delle installazioni di Antonio Trimani non è, tuttavia, mai univoca: dopo una prima lettura formale, attenta e completa, si può decidere di lasciar correre l’immaginazione, astraendosi dalla semplice percezione delle immagini in movimento, grazie alla forza evocativa delle sue architetture. (*Testo tratto dall’introduzione al catalogo della mostra dell’Ambasciatore Umberto Vattani)
Antonio Trimani. Nostra Dimora, Circolo del Ministero degli Affari Esteri, 06.07 – 06.09.2016
Il lavoro di Antonio Trimani, video artista italiano, si è formato e continua a formarsi, in un’instancabile ricerca di senso e completezza, lavorando per molti dei più rappresentativi artisti della scena internazionale. Tra essi ricordiamo Peter Campus, Alvin Curran, Bill Viola e Fabrizio Plessi. Da anni trasforma la sua grande competenza e conoscenza tecnica ed estetica in sperimentazioni personali, in opere e in esposizioni artistiche.Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive tra le quali ha partecipazione alla 54° Biennale di Venezia (padiglione Italia) alla Biennale Italia-Cina, a Beijing e più di recente alla 6° Moscow Biennale progetto speciale del National Centre for Contemporary Art (NCCA). Le sue opere sono presenti in collezioni private. Il prossimo 8 luglio inaugurerà una installazione site specific presso il Complesso Monumentale di Santa Maria della Scala, Siena nell’ambito della mostra Sound in Space Chiagina International Festival a cura di Inner Room. Il prossimo 30 luglio sarà presente, insieme all’artista Peter Campus ai fotografi Kathellen J. Graves e Ito Lim presso la Seoul City Gallery per la mostra De Bello Naturae. La stessa esposizione si sposterà dal 4 ottobre presso il Suwon Art Center a Suwon, sempre nella Corea del Sud.
Immagini (cover 1) «Antonio Trimani. Nostra Dimora», invito mostra Circolo del Ministero degli Esteri, Roma (2) Antonio Trimani, «Elegia», 2014, still da video (3) Antonio Trimani, «Flussi», 2015 still da video