Durante il Salone del Mobile 2014, Marsèlleria presenta OROBORO una mostra in cui Carlo Zanni mette in dialogo le proprie opere con una selezione di oggetti di design degli Raw-Edges, Ilaria Innocenti, Giorgia Zanellato e del producer Mirko Rizzi, in un percorso che si sviluppa sui tre piani dello spazio. L’esposizione è pensata come un viaggio, alla ricerca dei tre concetti-guida: nascita, vita e morte dell’individuo; formazione e declinazione della propria identità nel rapporto con gli altri; tensione e partecipazione politica. Simbolicamente Oroboro, il serpente che si morde la coda, rappresenta la natura ciclica delle cose, e nell’accezione alchemica, l’idea dell’infinitezza di un processo.
La disposizione dialettica tra le opere di Carlo Zanni realizzate con tecnologie digitali e i pezzi di design sono il terreno d’incontro tra opere «immateriali» e oggetti realizzati artigianalmente. Anche nella scelta del display i lavori dell’artista suggeriscono modalità inedite per collezionare video arte e new media, utilizzando canali di distribuzione differenziati, dove economicità, tirature potenzialmente illimitate e assenza di firma permettono una diffusione più ampia, e intercettano un pubblico più vasto.
A queste caratteristiche rispondono i ViBo (Video Book), composti da uno schermo custodito in un involucro a metà tra un libro e un digipak che contengono video e opere digitali, tra gli altri, Self-Portrait With Dog del 2008, Iterating My Way Into Oblivion del 2010, Self-Portrait With Friends (i fannulloni) del 2012, The Sandman del 2013. In mostra i ViBo sono montati sugli Adobe, gli accessori da scrivania disegnati da Ilaria Innocenti e realizzati con la tecnica di produzione manuale dei mattoni in argilla.
Una serie di opere e di oggetti selezionati dall’artista sono esposti su otto tavoli costruiti da Mirko Rizzi, secondo le istruzioni dell’Autoprogettazione di Enzo Mari. Sulla Plaid Bench degli Raw-Edges, l’installazione inedita Atlas (2014) di Carlo Zanni offre al pubblico dei fogli bianchi con dei puntini neri, corrispondenti alle posizioni delle basi militari americane sparse nel territorio italiano: unendo i puntini compare un’Italia con sembianze diverse da quelle geografiche.
La lanterna Balloon di Giorgia Zanellato illumina il lavoro di Zanni tictactoe (loser) che consiste nella distribuzione gratuita di una mail di spam che l’artista ha ricevuto dall’account del curatore Dan Cameron e che mostra le falle del sistema di protezione delle e-mail dagli attacchi hacker. Il separé Armando e Lia disegnato da Ilaria Innocenti diventa lo schermo per la proiezione del video my country is a Living Room, 2010, poesie «surrealiste» generate dal sistema Google Scribe (ora dismesso) composte automaticamente, accettando il suggerimento di google dopo aver scritto la prima parola o solo alcune lettere.
Nella logica dell’open source, dell’autoproduzione 2.0, del concetto di copyleft, e a dimostrazione che le opere d’arte e di design contemporaneo sfuggono ormai ai grandi sistemi di produzione e distribuzione, Zanni presenta Koh-i-N∞r, un video in cui un brano inedito musicale di Moby è stato ottenuto con licenza commerciale attraverso il progetto rivoluzionario mobygratis, che offre agli utenti la possibilità di utilizzare gratuitamente più di 150 tracce musicali. Il progetto prevede che in caso di vendita, una parte degli introiti sia destinata a the humane society, un’associazione per la protezione degli animali.La mostra è accompagnata da un testo critico di Laura Barreca (dal comunicato stampa).
Carlo Zanni è nato a La Spezia nel 1975. Dall’inizio degli anni 2000 la sua pratica comporta l’uso di dati prelevati da Internet per creare esperienze di coscienza sociale basate sul passare del tempo, che indagano la nostra vita. La pratica di Zanni trova le sue radici nella dichiarazione di Sol Lewitt, «L’idea diventa una macchina che produce l’arte», adattata a un più contemporaneo «L’idea diventa il codice che produce l’arte». Carlo Zanni ha esposto in gallerie e musei internazionali tra cui: Hammer Museum, Los Angeles; New Museum, New York; Tent, Rotterdam; MAXXI, Roma; P.S.1, New York; Borusan Center, Istanbul; ACAF Space, Alessandria; PERFORMA 09, New York; ICA, Londra; Wood Street Galleries, Pittsburgh; Science Museum, Londra. Ha fondato PeopleFromMars.org per sperimentare nuovi modelli di distribuzione per la video arte e i new media.
La collaborazione ufficiale tra Yael Mer & Shat Alkalay è cominciata dopo anni di vita, pensieri e idee condivisi. Il focus principale di Yael si concentra sulla trasformazione di materiali bidimensionali in curvilinee forme funzionali, mentre Shat è affascinata da come le cose si muovono, funzionano, reagiscono. Dalla loro mostra per la laurea al Royal College of Art nel 2006, hanno ricevuto numerosi premi tra cui: The British Council Talented Award, iF Gold Award, Dutch Design Award, Wallpaper* Design Award 2009 e Elle Decoration International Design Award per il miglior mobile 2008-09; sono stati premiati come i Designer del Futuro per il 2009 da Design Miami/Basel. I loro lavori sono stati esposti internazionalmente e si trovano all’interno della collezione permanente del MoMA, New York, e di altri musei. Collaborano con clienti quali Cappellini, Established & Sons, Moroso, Kvadrat, Stella McCartney, Arco, Mutina, Lema oltre a produrre ogni tanto edizioni limitate di oggetti e installazioni all’interno del loro studio a Londra. Il loro lavoro è stato presentato in importanti pubblicazioni di design e riviste internazionali, in tutto il mondo. Durante il Salone del Mobile 2014 i Raw-Edges presenteranno Islands, un’installazione di nuovi progetti per Caesarstone, a Palazzo Crivelli, nel Brera District.
Classe 1983, Ilaria Innocenti vive a Milano dove lavora nel campo del product e dell’interior design. Nel 2005 si diploma a pieno voti allo IED di Milano e, insieme ad alcuni compagni di corso, da vita a Studiomorinn. Per la prima volta, nel 2010, partecipa al Fuorisalone e da qui inizia il suo lavoro di ricerca sul linguaggio decorativo: un percorso creativo completo per trovare il perfetto connubio tra disegno a mano libera, texture e artigianato. Dal 2013 è art director di Karpeta, azienda specializzata nella produzione di tappeti artigianali e inoltre collabora con altre aziende nazionali e straniere nel campo dell’arredo e complemento oltre a portare avanti una sua linea di oggetti per la casa, autoprodotti con il marchio ilaria.i. Quest’anno durante il Salone del Mobile 2014 presenterà OVERLAY, una collezione di contenitori realizzati in terracotta e resina epossidica all’interno dell’evento Another Perspective 2 | Another Detail, e sarà presente al Triennale Design Museum con alcuni pezzi di sua produzione nella mostra AUTO DA SÉ – Il design italiano tra autarchia, austerità e autoproduzione, a cura di Beppe Finessi.
Nata a Venezia nel 1987, Giorgia Zanellato si laurea allo IUAV di Venezia nel settembre 2009. A ottobre dello stesso anno si trasferisce in Svizzera dove inizia un master in product design all’ECAL di Losanna che conclude nel luglio 2011 con il progetto “Narciso”. Nell’ottobre 2011 prende parte a Fabrica, il centro di ricerca del gruppo Benetton, dove lavora tutt’ora. Giorgia affianca attività di designer freelance a collaborazioni con varie aziende e gallerie come il brand francese Petite Friture e l’italiana Galleria Luisa Delle Piane. I suoi progetti sono stati esposti in diversi eventi internazionali, tra cui: il Salone del Mobile, Art Miami Basel, Maison et Objet, la Biennale di Venezia, il London Design Festival.
Convinto che lo stile sia una pratica ufficiale globale, contrario alla classificazione, Mirko Rizzi si muove facilmente tra le parti. Se il mix di linguaggi è l’essenza dello scenario contemporaneo, la pratica quotidiana di Rizzi è un’applicazione pratica della premessa. Mirko Rizzi trasforma i concetti in estetica, utilizzando quest’ultima come strumento di comunicazione. Gestisce l’immateriale trasformandolo in consistente. Asciuttezza, concentrazione, passione e partecipazione sono la chiave del suo linguaggio. Il lavoro di Rizzi parla di creatività senza frontiere, autenticità e estremismo, senza retorica. Tutta la forza va all’immaginazione perché la realtà è il prodotto della fantasia. Mirko Rizzi dirige campagne, cura spazi e generalmente inventa. È il creativo dietro le campagne pubblicitarie Marsèll, recluta artisti non ancora conosciuti e programma le attività di Marsèlleria Permanent Exhibition, la piattaforma multidisciplinare da lui creata nel 2009. È anche la mente di Gabbianacci, lo spazio in perenne trasformazione aperto nel 2011 in via Cadore a Milano. Se lo si vuole definire è un designer concettuale. Senza pompa e cerimonie.
immagini
(cover) Carlo Zanni, The KITZ + OF, 2014 (1) Carlo Zanni, Iterating My Way Into Oblivion, still from video, 2010 (2) Carlo Zanni, Self Portrait With Friends (i fannulloni), 2012 (3) Carlo Zanni, The Sandman ViBo,2014, video-artist book, open front (4) Raw-Edges, Plaid Bench, Dilmos Milano, 2011 (5) IlariaInnocenti, AdobeEnsamble, 2013 (6) Giorgia Zanellato, Balloon – ATIPICO, 2014.