La piattaforma E-flux presenta il quinto appuntamento di Ecology After Nature: Industries, Communities and Environmental Memory, una serie di film, a cura di Lukas Brasikis, che, attraverso il lavoro di 22 artisti, esplora il rapporto uomo – natura, specialmente nel suo intrecciarsi nelle nuove ecologie post umane.
In un tempo «after nature», nuovi rendering dell’immagine della natura hanno molto più significato di quanto non si possa immaginare, come sostiene lo storico dell’arte e critico T.J. Demos. Come sottolinea Demos, la visualizzazione spettacolare della natura nell’epoca dell’Antropocene lavora ideologicamente a supporto della finanzializzazione neoliberale della natura, un’economia politica antropocentrica, un sostegno alla geo ingegneria come metodo prediletto – e con tutta probabilità catastrofico – come approccio al cambiamento climatico. Invoca quindi uno sguardo critico, e lo sviluppo di alternative creative della rappresentazione della natura.
Dopo aver indagato diversi aspetti legati al rapporto uomo –natura, in ultimo la Terra, questa rassegna arriva ndagare una varietà di sistemi di estrazione, in particolare quelli che si riferiscono alla creazione di economia virtuale, in gergo informativo definiti come data mining.
In The Harvest (2019) di Misho Antazde i riflettori sono puntanti sulla Georgia, seconda esportatrice di Bitcoins nel mondo. Kakheti è conosciuta per produrre vino, frutta, carne e ora anche criptovaluta. L’ecologia post-nature è ora rivelata attraverso una delle attività di maggior consumo energetico e inquinamento, quella legata alle tecnologie Blochain che producono criptovaluta. L’attività del computer che, per creare moneta e guadagnare, deve compiere una serie di operazioni matematiche, ha un consumo di energia straordinario. Nell’esplorare questa attività in una regione dove il data mining coesiste con la tradizionale attività agricola, il conflitto emerge con forza ancora più grande.
Se l’occhio e il ritmo di The Harvest sembra avvicinarsi a quello del cinema documentaristico, con grande attenzione anche al dettaglio e alle singole inquadrature, quello di The Flood (2018-19) accelera ad un ritmo molto diverso che oscilla continuamente tra immagini riprese da grandi miniere di cripto-valuta in Estonia e quella di misura più ridotta e immagini 3D che a volte si sovrappongono a queste e che richiamano l’impiego originale delle graphic cards per criptare e decriptare transazioni monetarie.
Nell’indagine tra uomo e natura, per indicare l’ecologia in una contrapposizione ormai già da tempo obsolete, le tecnologie Blockchain giocano un ruolo tanto invisibile quanto incisivo. Se ne parla infatti come argomenti di discussione legati al futuro, soprattutto relegati in un angolo dell’Universo. Film, video e discussioni ne rivelano tutti quegli aspetti che chiamano piuttosto a considerarli al centro dell’universo e strettamente intersecati con l’ecologia tutta di un’era che ancora dobbiamo mettere a fuoco.
Ecology After Nature: Industries, Communities, and Environmental Memory
An online series of film programs and discussions on e-flux Video & Film
immagini: (cover 1-2) Misho Antadze, «The Harvest», 2019 (3-4) Ivar Veermäe, «The Flood», 2018-2019