[…] pur ammettendo che la fotografia possa fungere da pittura, […]ritengo tuttavia che sia opportuno in primo luogo considerare la fotografia per quella che è la sua effettiva natura: quella d’una particolare tecnica fotochimica capace di riprodurre fedelmente il mondo esterno [1]
È totemico il Dorfles del ’70 per Gianpaolo Cacciottolo ed Eirene Campagna, curatori della collettiva fotografica «Apologie del Reale», allestita del 26 luglio al 10 agosto nell’atrio del II livello della Cattedrale di S. Maria della Pace (Campagna, Salerno) e nel suggestivo percorso catacombale della annessa cappella di S. Maria del Carmelo. La possibilità di coniugare il momento espositivo con il fascino della location si pone come una delle peculiarità più marcate di un progetto che coinvolge un gruppo di fotografi operanti da differenti postazioni, diversi per età e formazione professionale. La mostra dichiara nella sua totalità l’intenzione di rimanere fedele al carattere iconico del medium fotografico,«al suo valore di segno che ha in sé alcune delle proprietà dell’oggetto designato» (Dorfles), attraverso un ventaglio tematico che spazia da indagini antropologiche a documentazione di luoghi abbandonati, da concettualismi misurati ad accattivanti inquadrature naturalistiche.
Elio Di Pace propone un doppio ciclo, Abandon I (Ostana, Cuneo) and Abandon II (Candela, Foggia), un lavoro preciso realizzato con iPad, che esalta una sapienza tecnica esibita soprattutto nella pre-visualizzazione di dettagli spesso deuteragonisti. Il reportage sulla condizione umana di Giuseppe Fierro Ferrara concepito nell’agosto del 2013 in Burkina Faso è protagonista di un allestimento che gode del sapore mistico di un antico sito catacombale, per la prima volta utilizzato per fini espositivi, al quale viene aggiunta la potenza di scatti fotografici emozionanti, come nel caso di Amadou, un bambino dal cranio dilaniato da ustioni permanenti dovute ad un improvviso incendio della capanna in cui dormiva, o Shepherd, un piccolo pastore che mostra con decenza la sua ernia ombelicale. La mostra è completata dall’esperienza di Mario Velella, che propone scorci storici del paese in provincia di Salerno, Tiziano Aiello, Alfonso Maria Salsano e Rossella Di Concilio, avvezzi già da tempo alla pratica fotografica, ai quali si affiancano l’inventiva e la creatività dei giovanissimi Marco Battipaglia, Eirene Campagna, Chiara Izzo, Rosa Oliviero e Valentino Stassano.
«Apologie del Reale», a cura di Gianpaolo Cacciottolo ed Eirene Campagna, Cattedrale di S. Maria della Pace (Campagna, Salerno), 26.07 – 10.08.2014 (20.00 – 23.00)
Immagini
(cover) Giuseppe Fierro Ferrara, Brown,2013, photo by Paolo Calicchio (1) Apologie del real, exhibition view, photo by Paolo Calicchio (2) Giuseppe Fierro Ferrara, Amadou, 2013, photo by Paolo Calicchio.
[1] G. Dorfles, Le oscillazioni del gusto, Piccola Biblioteca Einaudi, Torino 1970, p. 119.