Esponenti della ricerca italiana e internazionale nell’ambito dell’audiovisivo sperimentale, della performance art e della musica alla quinta edizione di Ibrida Festival.
11 – 13 settembre torna Ibrida Festival all’Arena San Domenico, negli spazi antistanti i prestigiosi Musei San Domenico di Forlì,, con la direzione artistica di Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, la cura di Vertov Project e il contributo critico di Piero Deggiovanni.
«Ibrida – Festival delle Arti Intermediali nasce nel 2015 allo scopo di indagare e divulgare le produzioni e le ricerche recenti nell’ambito dell’audiovisivo sperimentale, accogliendo in maniera del tutto naturale al suo interno anche la performance art e la musica elettronica abbinata alla sperimentazione video» affermano gli ideatori della manifestazione organizzata dalla Vertov Project con il contributo critico di Piero Deggiovanni, docente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna «Le Arti Intermediali, nomen omen, prevedono l’utilizzo di diversi media contemporaneamente (il video, l’installazione, la musica, la performance live), in un’ottica di ibridazione».
Alcune anticipazioni, dal programma della quinta edizione.
Si parte la mattina di venerdì 4 settembre con un incontro sulla videoarte italiana, fruibile gratuitamente sia dal vivo negli spazi di EXATR a Forlì che in streaming, per approfondire i nuovi linguaggi prodotti nel nostro paese, con la presenza di critici e docenti universitari. Nella medesima doppia modalità sarà possibile partecipare, venerdì 11 pomeriggio, alla presentazione della recentissima Antologia critica della videoarte italiana 2010-2020 di Piero Deggiovanni.
Dall’11 al 13 settembre, date centrali del Festival, avrà luogo una doppia programmazione parallela: online una ricca e proteiforme scelta di video opere internazionali e, dal vivo, tre sere di eventi realizzati negli spazi dell’Arena San Domenico di Forlì.
A far da anello di congiunzione tra questi due modi/mondi sarà, venerdì 11 settembre alle ore 20.30, una performance realizzata in diretta, fruibile solamente online, di Mara Oscar Cassiani, artista italiana che lavora nell’ambito della coreografia e dei nuovi media (già ospite della Quadriennale d’Arte di Roma e dell’autorevole Romaeuropa Festival).
Nelle tre serate -in programma nel nuovo contenitore messo a disposizione dal Comune di Forlì- altrettanti live, molto diversi tra di loro, che vedranno alternarsi artisti di fama nazionale ed internazionale: una performance a cura del visual designer Kanaka insieme alla contrabbassista Caterina Palazzi (venerdì 11 settembre); l’audio-visual concert di Salvatore Insana con E-Cor Ensemble (sabato 12 settembre) e Archive Works con cui il percussionista e ricercatore sonoro Enrico Malatesta chiuderà l’edizione 2020 di Ibrida insieme all’artista spagnolo Carlos Casas (domenica 13 settembre). Tutti i live saranno preceduti da proiezioni di videoarte, selezionate dai diversi curatori delle sezioni del Festival.
«Dopo una riprogrammazione dovuta al lockdown» concludono Francesca Leoni e Davide Mastrangelo «ci sembra importante essere presenti anche fisicamente, per lanciare un segnale chiaro al territorio ed ai nostri artisti: quello che abbiamo vissuto ci ha sospesi ma non bloccati, dandoci un’importante occasione di riflessione sul rapporto che abbiamo con la tecnologia. Prima, durante e dopo il Festival».
Ibrida Festival, EXATR, via Ugo Bassi 16 – Forlì, L’Arena San Domenico si trova in piazza Guido da Montefeltro 12 a Forlì.
immagini: (cover 1) Kanaka (2) Francesca Leoni e Davide Mastrangelo – Ibrida Festival (3) krakatoa casas