«Cura il tuo Art Pod. Indossalo, Mettiti in mostra». Una recente proposta ripensa lo spazio dell’arte per creare nuovi mondi possibili, nuove strategie economiche, nuove formule comunicative. Si tratta di un minuscolo museo d’arte contemporanea disegnato da Giuseppe Princiotto per presentare il lavoro di alcuni artisti – Nicola Civiero, Nicola Evangelisti, Sabrina D’Alessandro, Collective Depth, Stefano Fioresi, Duilio Forte, Johnny Pixel e Vittorio Valente – che si interfacciano non solo con un Micromuseum (presentato, ad oggi, nello Skira BookStore della Triennale di Milano e nel MuseumShop della Biennale Architettura), ma anche per intensificare un programma teso a ripensare l’orpello quotidiano per elaborare «un concetto espositivo retail che integra museologia e gioielleria».
La proposta viene da Art Pod, un progetto fulgente che presenta dei gioielli ad arte, dei baccelli che nascondono al loro interno piccolissime opere site specific. MUSEOLOGIA, NON GIOIELLERIA, questa la formula scelta per invogliare al prodotto, per invitare il pubblico a collezionare e sostituire «le installazioni di arte contemporanea» nate appositamente per anelli, bracciali, pendenti. I prezzi sono vari (oscillano tra i 70 e i 180 euro, acquistabili su artpod.it) e, accanto all’oggetto di oreficeria – a preziosi oggetti d’ornamento – Art Pod avvita un social programme di natura interattiva che consente all’acquirente di entrare in un ambiente pubblico attraverso il quale compartecipare ad un piano di scambio con quanti posseggono, appunto, un piccolo ma prezioso gioiello ad arte. «Il tuo ART POD», si legge nella presentazione del progetto, «ti permette di incontrare altre persone che come te amano e vogliono bellezza: arte, design, tecnologia, curiosità, sperimentazione. Puoi geolocalizzare il tuo ART POD all’interno del network per chattare, incontrare e addirittura scambiare la tua micro-installazione con altri membri. Indossa la Mostra».
Tutto questo è possibile in sole tre mosse: (1) indossare «un ART POD» per curare la «collezione di micro-installazioni», (2) scaricare la App e convalidare il «prodotto inserendo una […] username e la password inserita nel prodotto», (3) mostrare infine «la micro-installazione nascosta all’interno» dell’ART POD e incontrare così «altri curatori per scambiare installazioni», per diventare «parte di una community di curatori» (o meglio di amatori!, si badi), parte di un disegno squisito, divertente, affascinante e davvero originale.
Artpod, a cura di Ronald Lewis Facchinetti, Bookstore Skira – Triennale di Milano, Milano 07-02.2014 – 31.01.2015
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(cover) Stefano Fioresi, re-Visiting Moma, 2014 (1) Artpod, installation view at Bookstore Slira, Triennale di Milano (2) Stefano Fioresi, re-Visiting Moma, 2014