Villa Medici propone «Festival de Lumières» come nuovo format di installazioni temporanee che prende avvio con la mostra «Ouvert la nuit», a cura di Chiara Parisi. L’iniziativa è la concretizzazione del grande interesse per la luce come materia creativa che Muriel Mayette – Haltz ha sempre dimostrato di avere sin dal suo insediamento come Direttrice dell’Accademia di Francia.
«Ouvert la nuit» porta, per la prima volta, i visitatori all’interno dei giardini nelle ore serali, accompagnati in un percorso di installazioni luminose realizzate da artisti internazionali: Rosa Barba, Camille Blatrix, Christian Boltanski, Nina Canell & Robin Watkins, Maurizio Cattelan, Trisha Donnelly, Jimmi Durham, Elmgreen & Dragset, Félix Gonzales – Torres, Douglas Gordon, Joan Jonas, Hassan Khan, Lee Mingwei, François Morellet e Octobo ng Njanga.
Dal giardino prende forma una sorta di labirinto vegetale strutturato dalle siepi. Per la curatrice Chiara Parisi «l’idea è di utilizzare il grande palcoscenico che Villa Medici rappresenta nell’immaginario della città, ma anche giocare con l’immaterialità della luce e con lo splendore dell’oscurità.» Il titolo Ouvert la nuit si riferisce alla raccolta di racconti di Paul Morand, dove ogni storia è ambientata in una notte e un luogo diversi.
Il percorso sensoriale di Christian Boltanski e il light designer Jean Kalman, le ghirlande di luci di Felix Gonzáles – Torrez, lo squarcio cinematografico di Rosa Barba e la sua poesia di luce, la scultura luminosa di Joan Jonas che evoca la fragilità della natura. E poi, ancora, gli interventi ironici del duo Elmgreen & Dragset e il progetto per ‘ascoltare’ la luce di Nina Canell e Robin Watkins. Paesaggio sonoro è anche il progetto del taiwanese Lee Mingwei per far rivivere la presenza degli insetti dell’isola dove è cresciuto.
Sulla statua della Dea Roma, un’opera dell’artista scomparso François Morellet, ricostruzione della sua idea di matrimonio tra ordine e disordine che qui acquista particolare forza nell’ordine geometrico dei giardini. Il percorso prosegue con le poesie scultura di Hassan Khan, fino a quando non ci si imbatte con lo scavo archeologico di Octobong Nkanga, vetri illuminati fissati sul terreno su cui leggere poesie e interventi dell’artista.
L’intervento di Maurizio Cattelan propone l’acquisto di una sciarpa con l’effige di Villa Medici, ri-proponendo un rituale calcistico, mentre Jimmi Durham celebra la festa di luci con un fuoco cerimoniale di legno aromatico.
La mostra di luci, che sarà visitabile nei week end, e nelle ore serali fino al 28 gennaio, valorizza il luogo che la ospita portando a sé un gruppo eterogeneo di artisti affermati sulla scena internazionale dell’arte: inno alla luce, ma anche alla magia dell’ombra e delle tenebre.
«Ouvert la nuit– Festival des Lumières», concept del format di Muriel Mayette-Holtz (Direttrice Accademia di Francia); mostra a cura di Chiara Parisi
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici,Roma, dal venerdi alla domenica, 17.00 – 22.00
immagini: (cover 1) François Morellet – Lamentable-Daniele Molajoli (2) Villa Medici illuminata da Yann Kersalé (3) Elmgreen & Dragset – ph Daniele Molajoli (4) Félix González-Torres, Untitled (America)- ph Daniele Molajoli (5) Otobong Nganga – Terrain archéologique. ph. Daniele Molajoli (6) Lee Mingwei – Small Conversation