Il Los Angeles County Museum of Art (LACMA) presenta Pierre Huyghe, la prima retrospettiva dedicata all’artista negli Stati Uniti che raccoglie oltre 50 lavori degli ultimi 25 anni. Spesso realizzata in collaborazione con esperti provenienti da ambiti disciplinari diversi, come scienza, letteratura, cinema, musica ed architettura, la poliedrica opera di Huyghe include performance dal vivo, mostre, film, oggetti e disegni.
La mostra enfatizza la dimensione vitale delle proposizioni di Huyghe, che immaginano lo spazio come un mondo che si evolve secondo ritmi propri. Con la creazione di ciò che egli stesso definisce come «sistemi auto-generativi», l’artista stabilisce un insieme di condizioni e lascia che gli eventi si sviluppino seguendo il proprio corso. Le comparse sono indefinite, e la loro esistenza non è subordinata alla nostra presenza; animali, macchine, oggetti ed esseri umani vengono considerati contingenti e in evoluzione, piuttosto che intesi come entità statiche. Invece di mostrare una selezione di oggetti, l’esposizione esplora le porosità e l’energia che si sviluppano tra gli elementi. Alla ricerca di quella che l’artista ha definito «una zona di non-conoscenza», Huyghe si avvicina ad un sistema esistente e crea una proposizione speculativa, ovvero «cosa potrebbe essere». Influenze e ruoli sono i materiali con cui lavora.
Alla mostra faranno il proprio debutto statunitense molte opere, esemplificative della metodologia originale dell’artista, già presentate nel 2012 in occasione dell’installazione allestita da Huyghe per dOCUMENTA (13), fra le quali ricordiamo Untilled (Liegender Frauenakt), la statua di un nudo disteso colonizzata da un alveare pulsante di vita; Human, un cane bianco di razza podenco ibicenco, e il film A Way in Untilled, girato in loco a Kassel, Germania. Inoltre, l’evento includerà la presentazione mondiale di un nuovo acquario e la premiere statunitense del film Untitled (Human Mask). Considerando la mostra e i rituali che la accompagnano come un oggetto in sé stesso ed un’entità vivente, Huyghe esplora le possibilità di questa esperienza dinamica e la mise-en-scène dei suoi confini. Gli incontri di Pierre Huyghe non sono studiati, bensì improvvisati.
Pierre Huyghe, Museo LACMA, Los Angeles, 23.11.2014 – 22.02.2015. La mostra è organizzata dal Centro Pompidou, il Museo Nazionale d’Arte Moderna di Parigi, in collaborazione con il Los Angeles County Museum of Art e il Museo Ludwig di Colonia.L’evento è sponsorizzato da Christie’s; Fondazione LUMA; Marian Goodman Gallery, New York; Esther Schipper, Berlino; Hauser & Wirth, Londra. Un supporto aggiuntivo all’evento viene in parte fornito dall’Institut Français.
Pierre Huyghe (nato a Parigi nel 1962) ha studiato alla Scuola Nazionale Superiore delle Arti Decorative di Parigi. E’ stato protagonista di numerose mostre personali internazionali, fra le quali ricordiamo, tra le più recenti, le esposizioni allestite presso il Museo Ludwig, Colonia (2014); il Centro Pompidou, Parigi (2013); il Museo Tamayo Arte Contemporaneo, Città del Messico (2012); il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid; l’Art Institute di Chicago (2010); la Tate Modern di Londra (2006). Nel 2001 ha rappresentato la Francia alla 49ma Biennale di Venezia con la sua mostra intitolata Le Château de Turing, aggiudicandosi in questa occasione il Premio Speciale della Giuria. Huyghe ha inoltre preso parte a svariate mostre collettive internazionali, fra le quali dOCUMENTA (13) (2012), Documenta (11) (2002), la Biennale di Istanbul (1999) e Carnegie International, Pittsburgh (1999). A premiare la sua opera, il Roswitha Haftmann Award (2013), il Contemporary Artist Award dello Smithsonian American Museum (2010) e il Premio Hugo Boss (2002). E’ stato inoltre fra gli artisti prescelti per il programma DAAD Artist-in-Residence di Berlino, per la stagione 1999-2000.