Abbiamo già annunciato su Arshake l’avvio dell’edizione 2017 del Sónar, il Festival di musica e arti elettroniche che ogni anno anima Barcellona (e il mondo nelle sue edizioni figlie) e al suo più recente evento complementare Sónar+D dove artisti, professionisti del settore tecnologico, performers (alcuni di loro impegnati nella più ampia programmazione del Sonar) si riuniscono e incontrano il pubblico per divulgare e dare profondità ai loro progetti.
Tra i vari eventi del del Sónar +D sarà presentata l’installazione Phosphere (‘sphere of light’) prodotta per SonarPLANTA dallo studio giapponese Rhizomatiks. Gestito quest’anno da Daito Manabe, una delle figure chiave che ruotano attorno al marchio Apple, e da Motoi Ishibashi, lo studio proietta la sua ricerca nell’esplorazione del potenziale tecnologico a 360 gradi.
Phosphere ci immerge nella realtà geologica sulla quale camminiamo quotidianamente. Si propone come versione ibrida di architettura e robotica dove specchi sincronizzati, macchine che creano fumo, luci e più di 24 video proiettori materializzano un’esperienza che oscilla tra danza, musica e video mapping. In particolare Phosphere riproduce i processi di cristallizzazione di alcuni minerali nello spazio fisico servendosi anche di dati estrapolati dai campi magnetici che circondano la Terra.
Ancora una volta SonarPlanta, iniziativa congiunta del Sónar e di Fundació Sorigué, iniziata nel 2014, porta avanti l’impegno di promuovere e celebrare la ricerca e la sperimentazione nel campo dei linguaggi creativi che ruotano attorno alla tecnologia, all’arte e al loro intrecciarsi. Il risultato è la promozione e il sostegno di lavori che, oltre alla grande spettacolarità delle forme in cui si incarnano, sono il risultato di ricerche approfondite e di un dialogo continuativo tra arte e scienza. L’edizione SonarPlanta2016 aveva prodotto Earthworks del duo inglese Semiconductor (con Arshake li avevamo intervistati in occasione della loro presentazione al Sónar 2016). L’installazione, visualizzazione audio-visiva di dati scientifici che tracciano la formazione della Terra e i suoi cambiamenti nel tempo, ha suscitato grande interesse ed è ora entrata a far parte della collezione permanente di arte contemeporanea della Fundació Sorigué come parte del PLANTA project.
Phosphere, quest’anno, propone un progetto che ci proietta nelle profondità della Terra da un’altra prospettiva ancora, immersione totale in un progetto multidisciplinare che sta creando grande attesa e che non vediamo l’ora di poter vivere nell’esperienza diretta.
Sónar Festival e Sónar + D, 14-15-16-17 giugno, 2017, Barcellona
immagini (tutte): «Phosphere», Rhizomatiks studio, ambiente immersivo creato per SonarPLANTA