“TG1 TG2 che confusione
Ma almeno rimane il pregio dell’informazione
E tra una smentita e l’altra e un sorriso ministeriale
Ci fa capire che le cose non vanno poi
Troppo male”
Antonello Venditti – Il telegiornale, 1978
“[…] tutto nel mondo è in continuo aumento.
Cresce la popolazione ma crescono anche le automobili. Aumenta la fame ma aumentano anche le provviste a disposizione. Aumentano anche i dubbi. Ma soprattutto ci sono sempre più dati, sempre più informazioni.
Ci troviamo davanti a una contraddizione che la nostra immaginazione non è in grado di risolvere: la contraddizione tra un accumulo di dati addirittura smisurato e l’incapacità – o l’impossibilità? – di sfruttarli.”
Ryszard Kapuściński – Lapidarium, 1994.
Oggi non c’è penuria di notizie, anzi. Le notizie sono tante, una di seguito all’altra. E noi le sappiamo tutte, le notizie. E le informazioni? Le conosciamo davvero tutte?
Il flusso dell’informazione è senza sosta, assieme alle notizie scorrono le immagini una dietro l’altra sia che si tratti di politica, cronaca, guerra o sport. Perché le immagini dei servizi nei telegiornali aiutano la notizia a essere fruita come fosse esauriente, completa di tutte le sue parti e informazioni. Eppure completa non può esserlo, per necessità di tempo e di forma dell’emissione.
Quale conoscenza posso trarre dalle informazioni che arrivano dallo schermo? Oltre lo schermo, c’è vera trasparenza?
(Angelo Di Bello)
Angelo Di Bello, nato a Taranto, 1976. Dopo una lunga esperienza nel teatro di ricerca, nel 2010 si trasferisce a Roma e frequenta l’Accademia di Belle Arti per proseguire una ricerca, particolarmente attenta al mondo dell’informazione, alla politica, alla letteratura.
Qui di seguito, l’archivio dei video pubblicati sul banner di Arshake tra dicembre e marzo, 2020