STARTS- Science, technology and the arts, premio istituito dalla Comunità Europea per promuovere l’innovazione attraverso il connubio e la collaborazione tra arte e scienza, premia quest’anno, in partnership con il Festival Ars Electronica di Linz, Magnetic Motion di Iris van Herpen e il progetto di ricerca collettivo «Artificial Skins and Bones». I lavori sono stati presentati ad Ars Electronica il 9-12 settembre 2016 e sono ora presenti nell’ambito di un altro appuntamento europeo: il Festival Bozar in corso a Bruxelles dal 22 settembre al 2 ottobre 2016.
Con Magnetic Motion Iris van Herpen’ costruisce, in collaborazione con l’architetto Philip Beesley e l’artista olandese Jolan van der Wiel, vere e proprie architetture adattate ai tessuti. Le loro forme rigide e geometriche contrastano con le forme caotiche degli accessori cresciuti attraverso le forze magnetiche e sempre diversi uno dall’altro.
«Artificial Skins and Bones» è un collettivo di ricerca guidato dal Prof. Mika Satomi e il Prof. Wolf Jeschonnek. Si ispira al design naturale del proprio corpo per poterlo applicare a corpi artificiali proponendo progetti legati all’estetica del design ma anche ad una loro funzionalità sociale. L’idea si è sviluppata, infatti, attraverso il dialogo e la collaborazione con Ottobock, leader nella realizzazione di prodotto di prostetica, utilizzati in medicina. Nove sono i progetti scaturiti da questa ricerca:
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Visible Strenght di Jhu-Ting Yang e Lisa Stohn è un tessuto ispirato all’epidermide dei polipi, flessibile e camaleontica. Il tessuto cambia colore con il controllo muscolare, proprio come alcuni animali riescono a fare per sopravvivere.
Trans.fur è il tessuto intelligente di Natalie Peter e di Karina Wirth, in grado di progettere il corpo dall’ambiente e di regolarne la temperatura, una proprietà adottata anche da Stephanie Nattrass in Technology, Temperature and Textiles.
Design e fashion e architettura diventano complici per la realizzazione di Naturanslations Babette Wiezorekdi che esplora il potenziale di materiale architettonico ispirato al mondo organico con l’aiuto del linguaggio alogoritmico e della stampa 3D.
Audio Gait di Agnes Rosengren e di Bernardo Aviles-Busch è una soletta che aiuta il corpo a direzionarsi con il movimento ideale, traducendo dati in feed back acustici trasmessi allo smartphone in un processo definito anche come intuitive sound design (il crescere o decrescere del suono corrisponde ad una migliore o peggiore posizione del piede).
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Alcuni progetti aiutano i pazienti con protesi ad accelerare alcuni processi di adattamento utilizzando le proprietà stesse del rapporto tra corpo e mente, come la memoria che permette di attivare i neuroni legati ad alcuni movimenti e quindi possibilitati ad attivare comandi artificiale come in Shortcut di David Kaltenbach, Maximilian Mahal e Lucas Rex, un braccialetto che combina l’input dei movimenti degli organi fantasma a dei sensori ottici permettendo il controllo del computer a distanza.
Active di Hans Illiger accorcia il contatto tra fisioterapista e paziente con protesi trasmettendo i dati in tempo reale, mentre Tactile communication di Nina Rossow percepisce e traduce Il riconoscimento tattile dei materiale anche quando non è possibile il contatto diretto.
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Le opere fashion Magnetic Fields di Iris van Herpen’ e i progetti di ricerca di Artificial Skins and Bones ci portano sul nuovo piano dell’esistenza, quello che accosta organico e inorganico, e ci presentano le numerose potenzialità degli impieghi della tecnologia da poter sfruttare in maniera consapevole. Tutto sembra riportarci alla necessità di riconquistare coscienza di noi stessi, a partire dal nostro corpo (diciamo) organico.
STARTS Prize at Ars Electronica (Linz 09.12.09.2016, and Bozar Festival, Bruxelles 22.09.02.10.2016
immagini (cover 1) Nina Rossow, Tactile communication, 2016 (2) Iris Van Herpen – Magnetic Motion, 2016, photo style.com (3) Natalie Peter, Karina Wirth – trans.fur, 2016 (4) David Kaltenbach, Maximilian Mahal, Lucas Rex – Shortcut