Domani apre il Sónar Festival di Barcellona dove arte e musica elettronica si incontrano sul palco e dietro le quinte dell’evento parallelo Sonar +D, che porta il pubblico vicino ai protagonisti della scena internazionale e apre a numerose possibilità di unione tra creatività e industria. Con Arshake, quest’anno media partner del SONAR + D, abbiamo curiosato tra la ricca e variegata programmazione delle due sezioni, «Congress» ed «Exhibition», prime due di una divisione in fasi che corrispondono a quelle della creatività. Ci addentriamo ora, a poche ore dall’apertura, nella programmazione di «Live performance», l’ultima di queste tre aree dedicata alla presentazione di progetti, performance e installazioni on stage.
Sarà presente Sónar Planta, l’iniziativa tra Sonar e la Fondazione Soriguè che, nell’intenzione di promuovere la ricerca di nuovi linguaggi creativi, ogni anno produce un’opera di grande formato per l’occasione della manifestazione. Con questo progetto, il 2016 vede arrivare a Barcellona il duo inglese Semiconductor con la spettacolare installazione Earthworks dove dati scientifici relativi ai processi di formazione della Terra e ai suoi costanti cambiamenti (rilevati da IRIS – Incorporated Research Institution for Seismology) definiscono e animano un’installazione che, strutturata in cinque grandi schermi posizionati a zig zag, si pone nella manifestazione con un grande impatto visivo.
Grande attesa anche per l’installazione presentata da Tristan Perich, Microtonal Wall. 1500 altoparlanti saranno disposti su un pannello rettangolare dove ognuno degli speaker suonerà una nota leggermente differente ma allo stesso tempo molto simile agli altri speakers circostanti. Creata nel 2011 ed esposta in numerosi musei, tra cui anche il Moma, il 14 Giugno è stata presentata in una location d’eccezione: il Padiglione Mies van der Rohe (Padiglione che quest’anno celebra i 30 anni di anniversario della sua ricostruzione). L’ascoltatore, muovendosi vicino alla superficie di Microtonal Wall vivrà un’esperienza uditiva diversa a seconda della propria interazione motoria.
Nell’ambito della sezione Tech Shows, altra parte fondante delle Live Performance, il quartetto 65daysofstatic Sheffeld nel 2001, suonerà al SonarComplex No Man’s Sky (il 16 Giugno), colonna sonora di PlayStation4game. Il loro sound distintivo si abbina perfettamente all’estetica del gioco e degli spazi rappresentati in esso.
Erre que Erre, compagnia di danza, celebra il ventesimo anniversario facendo incontrare musica e tecnologia sul palco del Mercat de les Flors (16/17) proponendo un tributo alla danza dal titolo Reset (con l’apporto anche del Rotor Studio e musica del trio Sincro e del duo Nuu), dove elementi organici ed elettronici si combineranno in una performance musicale scenograficamente unica.
bRUNA (aka Carles Guajardo) & Wooky (Albert Salinas) + Alba Coral, ci immergeranno nella sperimentazione elettronica insieme alla visual artist spagnola Alba G. Corral, con un live show il 18 che avrà la premiere durante Sonar by Day. Golden Bug (French producer Antoine Harispuru) & Desilence (the Barcelona studio of Tatiana Halbach and Soren Christensen) si cimentano in V.I.C.T.O.R. (il 17 presso il SonarComplex auditorium) un live show ispirato al gioco Rubik Snake, dove la techo si mixa con visual organici e un mapping retro-futuristico. Cyclo (ossia il giapponese Ryoji Ikeda e il tedesco Carsten Nicolai) il 18 si esibirà in uno spettacolo ad alto impatto sensoriale e tecnologico.
Le immagini si fonderanno con la musica, dando vita a uno spettacolo a cavallo tra arti visive e musica digitale. E poi ancora Byetone, vale a dire Olaf Bender e Carsten Nicolai (18 Giugno), da Berlino, sono il cuore e l’anima dell’etichetta Raster-noton, di cui si celebra il ventesimo anniversario proprio al Sonar. Figura chiave in tema di esplorazione nella musica elettronica e legata al ventesimo anniversario di «Raster-Noton» (l’etichetta fondata insieme a Olaf Bender e Frank Brettschneider nel 1996) è Alva Noto (ossia Carsten Nicolai), che il 18 scriverà un altro capitolo nella sua lunga e fruttuosa relazione con Sonar con una performance live.
Howling, il duo composto da Ry Cuming, voce espressiva e carismatica, insieme a Frank Wiedermann (che produce delicate strutture melodico-ritmiche), si esibirà il 18 Giugno, e insieme sono entrati a fare parte della prestigiosa lista Resident Advisor come best show live nel 2015, d’ottimo auspicio per il loro concerto presso il SonarHall, che comprenderà anche il lavoro del duo artistico Children of the Light.
Il loro primo disco insieme: Sacred Ground è una ulteriore prova della qualità del loro lavoro, e sarà la base per il loro debutto live al Sonar. Jean Michel Jarre, considerato il Padrino della Musica Elettronica, pioniere e titano allo stesso tempo di questo ambito sin dall’uscita del suo album di debutto Oxygene, ha lanciato il suo primo e doppio studio album (Electronica 1: The time machine) dal 2007, sul quale ha collaborato con altri 15 artisti con cui si sente di condividere lo stesso DNA, e ha già annunciato Electronica 2, fatto di altre collaborazioni con grandi nomi del mondo della musica elettronica. Un ulteriore contributo importante che Jarre ha dato a questo campo è il suo approccio visionario ai live shows, progettati sempre per essere una esperienza multisensoriale di vaste dimensioni, disegnata su scala cittadina, tanto che potremmo dire che è stato il primo ad inventare il concerto come esperienza multimediale come la concepiamo oggi, con una immersione del pubblico totale. Inoltre Jare terrà un talk speciale durante Sonar+D moderato dal giornalista Philip Sherburne.
Kode9, ossia l’inglese Steve Goodman, si esibirà live in un nuovo show audiovisivo creato dal tedesco Lawrence Lek: Nøtel (in programma per il 17), una sorta di hotel di lusso automatizzato dove le stanze e i corridoi saranno la piattafforma in cui verranno sviluppate le composizioni di Kode9 (che insieme a Lek terrà un talk moderato da Lisa Blanning). Gazelle Twin combinerà teatro, musica e nuove forme di narrazione in Kingdom Come ( previsto per il 16) evocando i mondi distopici di JG Ballard. Il lavoro dell’artista Elizabeth Bernholz (aka Gazelle Twin) si caratterizza per la creazione di universi inquietanti e situazioni non convenzionali. Il compositore, scultore e performer, Martin Messier (sempre il 16) creerà suoni e immagini a partire da campi elettromagnetici
Infine Myriam Bleau, da Montreal, farà girare i suoi Soft Revolvers, quattro dischi trasparenti che emettono suoni e luce. Ognuno di essi è associato ad uno strumento o un tipo di suono usato in composizioni elettroniche, tanto che il lavoro di Myriam somiglia molto a quello che farebbe un DJ sul palco a vedersi, mentre l’effetto creato dalle luci LED contribuisce a instaurare un mood ipnotico insieme alla musica. Nel complesso anche quest’anno SonarDplus si preannuncia ricco di occasioni di condivisione e si riconferma un luogo di sperimentazione e attenzione ad un pubblico giovane e cosmopolita.
Sónar + D, nell’ambito del Sónar Festival, 16 – 18 giugno, Barcellona
immagini (cover 1) UVA – artisan parallels (2) Tristan Perich – Microtonal wall – courtesy Tristan Perich (3) Alva Noto – by dieter wuschanski (4) Michelle Jarre – portrait (5) Kode9 – Lawrence-lek – The Notel (6) Myriam Bleau – Soft Revolvers