Con la sua mostra dal titolo Digital Abysses, Miguel Chevalier occupa gli spazi monumentali della Base Navale Sottomarina di Bordeaux. La mostra presenterà, in oltre 3.500 metri quadrati, dieci installazioni digitali monumentali, oltre ad un gabinetto delle curiosità che racchiude più di 40 nuove opere.
Chevalier continua qui le sue esplorazioni naturalistiche attraverso il tema della flora e fauna sottomarine. La mostra offre ai visitatori una passeggiata attraverso il sogno e la realtà, dove possono addentrarsi nel cuore dell’ignoto, proprio come gli abissi dell’oceano, di cui il 95 percento resta ancora inesplorato. Lungo il percorso, scopriranno varie installazioni digitali interattive proiettate su parete, tra cui Liquid Pixels, Strange Attractors, The Origin of the World, e Fractal Seaweeds.
I visitatori potranno ammirare inoltre Digital Abysses, opera digitale interattiva totalmente originale. Questa nuova opera esplora il mondo sottomarino nella sua diversità, in particolare alcune forme di plankton, come i radiolari. Queste meraviglie della natura, composte di scheletri silicei con spicole taglienti dalle simmetrie radiali, possono assumere una varietà di forme che, nel corso del diciannovesimo secolo hanno affascinato scienziati come Ernst Haeckel, il quale ha ritratto le loro specie in numerose immagini. Chevalier traspone qui la geometria di queste straordinarie forme all’interno dell’universo digitale. L’installazione Digital Abysses è composta da numerose bolle d’acqua intorno la cui superficie si muovono vari radiolari.
Questi organismi “viventi” dalle forme diverse e dai colori luminescenti si muovono in tempo reale e reagiscono ai movimenti dei visitatori. Si spostano sotto i piedi dei visitatori, come ad enfatizzare l’effetto dell’uomo sulla natura. Chevalier inoltre riesamina, attraverso questa mostra, i “gabinetti delle curiosità,” che, nel sedicesimo e diciassettesimo secolo, designavano luoghi in cui si collezionavano e presentavano una moltitudine di oggetti rari, nuovi o strani, come conchiglie, scheletri, erbari, fossili o opere d’arte.
I visitatori troveranno qui gabinetti contemporanei delle curiosità. Le sculture realizzate con stampanti 3D, video, fotografie, un’immagine in resina Dacryl, disegni incisi a laser, e molto altro, sono ispirati alla fauna e flora sottomarine, in particolari i radiolari, i coralli, le alghe e le meduse. Attraverso la luce ultravioletta, queste versioni ingrandite degli organismi viventi diventano luminescenti, proprio come le varie specie che popolano gli abissi oceanici. Muovendosi fluidamente tra realtà e finzione, questi gabinetti creano per noi una sorta di diario di viaggi immaginari.
Al termine di questo itinerario, i visitatori scopriranno alcune nuove opere, come New Atlantis— una città immaginaria, in moto perpetuo e in auto-trasformazione, che evoca il mito di Atlantide, un’isola inghiottita dalle onde – e Binary Particles, un’installazione composta da un centinaio di 0 e 1 gonfiati con elio che formano un vortice di bolle d’aria binarie.
Attraverso il tema dell’Abisso, la mostra esplora in modo poetico e metaforico la nostra relazione con gli esseri viventi visibili e invisibili. Nell’investigare il concetto di vita artificiale, queste diverse installazioni e opere d’arte sollevano interrogativi sulla fragilità degli ecosistemi e sottolineano la necessità di preservare la biodiversità. In un tentativo di ricreare le condizioni per un rapporto simbiotico tra l’uomo e la natura.
Miguel Chevalier, Digital Abysses, 2018, Base sous-marine, Bordeaux, France, 08.03 – 09.10.2018
immagini: (cover 1) Miguel Chevalier, «Digital Abysses», 2018, installazione VR generativa e interattiva, musica di Michel Redolfi (2) Miguel Chevalier, «Digital Abysses», 2018, installazione VR generativa e interattiva, musica di Michel Redolfi, detail (3) Miguel Chevalier, «Cabinet de Curiosités», 2018 – serie dei Vortex