Con la18a edizione del Festival Videobrasil compie 30 anni di attività. Un’istituzione importantissima, quindi, per aver anticipato, in Brasile, l’attezione per il video come strumento creativo in tempi non sospetti, per la sua storia vissuta nei diversi climi politici, a partire dal periodo di ri-democratizzazione che ha scandito la prima fase del Festival dal 1983 al 1989, ospitato all’epoca nel Museum of Image and Sound. Nella sua seconda fase (1991-1999), l’assimilazione totale del video nelle arti visive ha confermato la visione di Solange Farkas, fondatrice di Videobrasil, nell’individuare il potenziale di un medium come strumento artistico prima della sua entrata nei circuiti dell’arte e del mercato. Un’istituzione importante per noi, soprattutto per la sua apertura graduale verso tutti i linguaggi artistici del contemporaneo e per il suo grande interesse verso archiviazione e conservazione. Ci fa piacere segnalare ora, attarverso estratti del comunicato, l’imminente evento per riprendere poi il discorso con futuri approfondimenti.
L’edizione 2013 del Festival di Arte Contemporanea celebra un momento importante della biennale. Segna infatti il trentennale di un festival unico nel suo genere in Brasile, presentando mostre, proponendo attività pubbliche e offrendo premi agli artisti. Come nelle edizioni passate, una mostra, «Southern Panoramas», mapperà il Sud del pianeta attraverso l’arte. Oltre a questo la vera highlights di questa edizione saranno proprio i 30 anni di Videobrasil, tre decadi di attività di sperimentazione che dal 1983 ha intrapreso strade e portato avanti visioni, tutt’altro che sicure.
Nel corso della sua storia Videobrasil si è trasformato per poter agire in maniera innovativa, rispetto all’arte e all’immagine in movimento: quando la video arte era, in Brasile, un genere emergente, Videobrasil ha creato il primo festival del genere e ha preso così parte al processo del suo consolidarsi nel più ampio panorama del contemporaneo artistico. Dopodiché, Videobrasil si è aperto ad altri formati elettronici fino ad includere performance e pratiche ibride. Dal 2011 il suo interesse abbraccia tutti I linguaggi artistici della contemporaneità, tutti chiamati a sostenere l’impegno di mappare, attraverso l’arte, il Sud geopolitico (America Latina, I Caraibi, Africa, Il Medio Oriente, L’Europa dell’Est, Il Sud e il Sudest dell’Asia e dell’Oceania) in «Southern Panoramas», che presenta circa 100 artisti di 32 paesi differenti.
La giuria del 18° Festival della mostra «Southern Panoramas» è formata da Cristiana Tejo, Rifky Effendy, Koyo Kouoh, Pablo Lafuente, e Yolanda Wood Pujols. Oltre al primo premio in denaro, altri nove premi sono offerti nella formula di residenze in associazione con una varietà di istituzioni nel mondo (Brasile, Cina, USA, Libano, Messico, Polonia e Senegal) e consegnati con una cerimonia presso il Teatro Sesc Pompeia’s.
18th Contemporary Art Festival Sesc_Videobrasil 30 Years + Southern Panoramas, November 6, 2013- February 2, 2014, Sesc Pompeia + CineSesc, São Paulo, Brazil, imprensa@videobrasil.org.br
Immagini
1 (cover) Ali Cherri, Pipe Dreams, 2012, still from video
2 Akraam Zaatari, The End of Time, 2013, still from video